CARO COMPAGNO, L'AMERICA E' FINITA!

di Monello

Cosi' il vecchio segretario di una sezione romana del P.C.I. soleva rivolgersi ad un mio amico, iscritto alla stessa sezione, ogni volta che l'incontrava. Questo accadeva nei lontani anni sessanta, quando Krusciov lanciava la sua sfida agli Stati Uniti d'America.

D'allora n'e' passato di tempo. L'Unione Sovietica e' scomparsa dalla scena mondiale, sparita nel nulla, senza tanto chiasso, come vittima di un maligno prestigiatore, cosi' come si e' volatilizzato il suo impero, tale si e' rivelata la sua inconsistenza. Qualcosa ha lasciato: miserie umane, ed un uomo nuovo che stenta a ritrovare l'uomo e la sua morale. L'America, l'Impero del Male fondato sullo Sfruttamento e sul vile Denaro, e' sempre li' piu' viva e vegeta di prima, disprezzata e odiata dai nostri intellettuali organici, orfani dell'utopia comunista.

I nostri intellettuali, invece di prendere atto dei propri errori di valutazione, si sfogano negando che esista una cultura ed un' identita' americana, continuando a vedere i padroni del mondo come bambini cattivi, un po' viziati e soprattutto molto stupidi, salvo poi ad andare in delirio quando gli ignoranti americani gratificano qualcuno di loro con un qualche riconoscimento, come nel caso degli Oscar al film di Benigni.

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L'intellettuale organico nostrano e' un tuttologo per definizione. Esperto quindi anche di questioni strategico-militari, si e' sforzato nei mesi passati a cercare di spiegare agli americani che, ignoranti come sono, di strategia militare poco ne masticano, che non si possono vincere le guerre senza conquistare il paese nemico mediante l'impiego di truppe di terra. E' vero, infatti il Kosovo e' oggi occupato militarmente dall'esercito della Nato.

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Gli Stati Uniti con una politica economica che e' l'opposto di quella praticata dal nostro governo, marciano da anni ad un ritmo di crescita del 3-4% l'anno, ne' si intravede la fine di questa crescita. Tale crescita ininterrotta e' talmente straordinaria da far parlare, forse con troppa fantasia, di una nuova era che, grazie anche ad un efficace sfruttamento del mercato globale, ha liberato l'economia dalle sue crisi cicliche.

Lo sviluppo tecnologico americano, che va di pari passo con lo sviluppo economico, comincia ad acquistare, specie agli occhi del nostro paese arretrato, degli aspetti da fantascienza. Lo si e' visto anche durante la recente guerra del Kosovo. L'Italia che si affida a Ciampi, Prodi ed Amato stenta, anzi arretra, e' ormai un paese vecchio, e facilmente sta vincendo la gara per l'ultimo posto fra i paesi industrializzati. Forse che i nostri economisti ed intellettuali hanno preso un granchio? Certamente no, e' l'America che non capisce niente d'economia.

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Forse non c'entra niente con gli intellettuali e men che meno con l'America, ma c'entra con il modo di ragionare di molti uomini della sinistra. Sono stato recentemente pesantemete redarguito da un lettore di un altro giornale che aveva ripubblicato un mio articolo, perch� avevo, tra le altre cose, accusato il governo di comportamento schizofrenico durante la guerra del Kosovo.

Quando scrissi l'articolo accusando la maggioranza di governo di schizofrenia, pensavo ad episodi tipo l'incontro, con relativo bacio, fra un noto esponente della maggioranza ed il capo del governo serbo che come si sa e' ricercato da un tribunale internazionale per crimini contro l'umanita'. Episodi del genere, a mio avviso, mettevano in risalto le contraddizioni di una maggioranza che da una parte fa la guerra a Milosevic, dall'altra lo gratifica con baci e abbracci. Se questa non e' schizofrenia, allora ho qualche dubbio sul suo significato.

L'articolo terminava con un'invocazione al Signore perche' salvasse l'Europa dalla guida (si fa per dire) di Prodi. Il mio gentile lettore era soprattutto scandalizzato dal fatto che mentre tutti ammiravano Prodi, io ne parlavo male, segno evidente della mia stupidaggine. Mi son ricordato allora di quando ero giovane ed ascoltavo radio Tirana, e soprattutto di quando l'annunciatrice ci rendeva edotti che in occasione delle elezioni il 99,99% degli elettori si era recato a votare e di questi ben il 99,99% aveva confermato la sua fiducia ad Hoxa, che evidentemente, a seguire il modo di ragionare di questo lettore, doveva senz'altro essere stata una persona ammirevole, avendo avuto cosi' tanti estimatori.

Non credo proprio che, specie in politica, il gran numero di estimatori sia garanzia delle capacita' di un politico, altrimenti dovremmo smetterla di parlar male di Berlusconi che all'ultime elezioni ha ricevuto la stima di ben 3.500.000 elettori. Io continuo a credere che i politici debbano essere giudicati dai fatti e non dal numero degli estimatori. Comunque devo ammettere che, a proposito di Prodi, il Signore non mi ha ascoltato.

Infatti pochi giorni dopo la pubblicazione della lettera del mio lettore, Prodi, con perfetto tempismo, annunciando la possibile uscita dell'Italia dalla moneta unica a causa della sua scarsa competitivita', faceva bruscamente cadere l'Euro che (The Economist, June 26th-July 2nd, pag.34, prima colonna) da allora non si � pi� ripreso. Meglio quindi continuare a sperare che Dio ce la mandi buona, almeno fino alla prossima gaffe.

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