I POLTRONISTI DI CEPPALONI

di Monello

Uno dei motti piu' famosi della cosiddetta rivoluzione studentesca del '68 era stato : "Una risata vi sommergera'". Ironia della sorte oggi i reduci del sessantotto, dopo aver conquistato finalmente il potere, rischiano l'autoaffondamento, vittime della loro stessa comicita'. Purtroppo non potranno essere sommersi dalle risate degli italiani, perche' a questi nonostante gli sforzi dei loro governanti, di voglia di ridere ne e' rimasta ben poca.

E non e' da dire che i nostri non ce la mettano tutta. Anche nelle dichiarazioni ufficiali ormai vanno avanti a battute. In effetti da quando sono stati costretti ad allearsi con quello spiritosone di Cossiga, per non essere da meno di questi, e' tutto uno sciorinare di battute di una comicita' indescrivibile, peccato solo che per i tanti guai che ci affliggono non siamo proprio nello spirito. Una delle migliori l'aveva tirata fuori Bassolino, quando all'indomani della firma sul cosiddetto patto per il lavoro, se n'era uscito dichiarando che l'Italia era diventata un esempio per l'Europa, e che questa avrebbe dovuto copiare da noi. Forse gli Italiani non hanno afferrato il forte umorismo di questa battuta. Gli Europei si.

E se il problema degli immigrati non fosse cosi' tragicamente serio, come non ci sarebbe da morire dalle risate alla battuta del nostro ineffabile Primo Ministro, il politico piu' intelligente d'Italia. Questi, durante una visita in Puglia, dichiarava che non esisteva un problema immigrati perche' dai registri dei centri d'accoglienza pugliesi risultava che solo il 5% di quelli che arrivano in Italia rimangono nel nostro Paese, il resto si sparge per l'Europa.

A parte che in seguito a questa dichiarazione sembra che si sia preso una denuncia per violazione degli accordi di Schengen, ma ve l'immaginate l'organizzazione dei centri di raccolta, che non solo tiene conto degli arrivi, ma anche delle partenze? Ma come , non si sa quanti sono i clandestini in Italia, pero' si sa che sono solo il 5% di quelli che arrivano.

C'e' poi un piccolo problema di aritmetica. Anche ammesso che i clandestini in Italia siano solo 500.000 (stima non molto lontana dal vero, per difetto, se si considera che in 350.000 hanno chiesto la sanatoria), ebbene vorrebbe dire che in Italia sono arrivati clandestinamente almeno 10.000.000!! di stranieri. Ed infatti quella di D'Alema era solo una battuta, si sa che il nostro ha un forte senso dello humour. Anche a questa comunque gli Italiani hanno riso poco, anche perche' dopo due giorni il problema clandestini e ordine pubblico e' scoppiato in tutta la sua tragicita'.

Il Procuratore Generale ha parlato di vera e propria invasione, il Ministro della Difesa ha chiesto immediati provvedimenti, il Ministro degli Interni ha chiesto l'intervento della Marina ed il popolo di Milano e' sceso in piazza per due giorni consecutivi. L'unico per cui l'immigrazione clandestina non e' un problema e' il nostro spiritosissimo Presidente del Consiglio.

Per lui veramente non ci sono mai problemi. "Ocalan? e qual e' il problema? Avete visto? E' tutto finito. Alla fine e' ripartito dall'Italia. Come dice? Dove sta? E che ne so io. E poi sinceramente a me dove sta non interessa niente." Ma come, un terrorista, il capo di una grossa organizzazione terroristica, sta a spasso per il mondo e dichiara che spera di poter rientare presto in Italia, ed al capo del nostro governo non interessa sapere dove sta, n� quali sono le sue mosse?

C'e' da chiedersi in quali mani ci siamo messi. La riforma della scuola. Dopo due anni e mezzo finalmente il governo ha varato una grande riforma: da oggi in poi tutti a scuola fino a quindici anni. Cos'e', una battuta? Purtroppo no, anche se ci sarebbe da ridere. E se non si ride e' perche si pensa a tutti quei bambini che a scuola non ci vanno, compresi quelli, per lo piu' stranieri, che la nostra solidarieta' parolaia lascia ai semafori a chiedere l'elemosina.

Succede dapertutto? Anche in Europa, come vorrebbero farci credere? No, e' solo una vergognosissima vergogna italiana. Negli altri paesi i bambini vanno a scuola, e si e' abbastanza generosi, basta poco, per far si' che non ci sia la necessita' che alcuni di loro siano costretti a chiedere l'elemosina, magari al servizio di sfruttatori che li tengono in schiavitu'.

Ho un po' deviato, quest'articolo doveva vertere sull'onorato Club degli Amici della Poltrona, e in particolare doveva parlare di quella comicissima commedia che si riferisce all'ultima pseudo crisi di governo, quella dal titolo :"Ulivo si, Ulivo no!" ovvero: "Io mi dimetto, no io no!". Ma ora me ne e' passata la voglia. Per ridere sulle nostre disgrazie ci vuole veramente uno stomaco di ferro.

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