GRAZIE KOSSIGA

di Monello

Cosi' veniva scritto il nome di Cossiga verso la fine degli anni settanta da coloro che oggi l'ex Picconatore ha contribuito a portare al potere. Chissa' se il comunista Diliberto, oggi Ministro di Grazia e Giustizia, era fra quelli che si divertivano a storpiare il nome dell'allora Ministro degli Interni. Di certo era fra quelli che nutrivano una grande avversione per Cossiga, e questo fino a qualche settimana fa, quando giurava che mai sarebbe andato al governo con l'ex Capo di Gladio.

Oggi Diliberto e' uno dei massimi responsabili del gran casino in cui si trova questo nostro disgraziato Paese. Se non lui direttamente, alcuni dei suoi compagni comunisti e verdi sembra abbiano invitato il Capo del PKK in Italia, garantendogli impunita' e liberta'. Poco conta che sulla testa di costui pendessero due ordini di cattura internazionale, il Ministro di Grazia e Giustizia, il nostro diligente Diliberto, si e' dato da fare affinche' la Magistratura garantisse a costui almeno gli arresti domiciliari. La Magistratura pero' per non far vedere di subire le pressioni del Ministro ha pensato bene di lasciarlo libero del tutto, salvo invitarlo gentilmante, se non fosse di troppo incomodo, a non abbandonare la citta' di Roma.

D'Alema intanto, leggermente imbarazzato, ma appena appena, di quel tanto che si addice ad un gentleman, assicura che il capo del PKK, fintanto che stara' a Roma non fara' politica contro la Turchia. Ed infatti costui appena libero ha gia' invitato i suoi militanti a continuare la lotta di liberazione contro quel Paese.

Tutto questo ci sta costando nell'ordine:
1) il pericolo di attentati,
2) un isolamento internazionale per aver tradito (ancora una volta, per non perdere l'abitudine) gli alleati e la lotta che costoro conducono contro il terrorismo internazionale,
3) l'inimicizia della Turchia e, come sta emergendo, anche quella degli Stati Uniti,
4) la perdita' di centinaia se non migliaia di posti di lavoro per il boicottaggio delle nostre industrie,
e per finire (5) stiamo facendo un immenso favore ai nostri concorrenti tedeschi che, visto il cinismo (non per niente anche loro sono guidati da ex sessantottini) che stanno mostrando in questa faccenda, non mancheranno di approfittarne per sostituirsi a noi nelle commesse con la Turchia.

I lavoratori italiani perderanno grazie ai comunisti molti posti di lavoro tecnologicamente avanzato, e che non potranno essere compensati con lavori di bassa tecnologia, perche' qui e' fortissma la concorrenza degli extracomunitari, che sempre grazie ai nostri comunisti ed agli utili idioti che portano loro la borsa, a frotte stanno invadendo il nostro paese.

Il bello e' che Diliberto e compagni stanno facendo solo quello che onestamente ci si aspetta da loro, ovvero dai comunisti, perche' loro sono comunisti dichiarati, e solo chi ha in grande disprezzo la parola, gli ideali ed i sentimenti, puo' pensare che costoro siano comunisti per scherzo. Eppure e' questo che hanno tentato di far credere, con qualche successo, i vari Dini, Prodi e Ciampi ai loro elettori o estimatori, ovvero che il comunismo e' finito, e chi oggi ancora si dichiara comunista lo f� cosi' solo per scherzo.

A questi oggi si sono aggiunti i vari Mastella, Buttiglione, Scognamiglio ed altri professori. Costoro ci hanno "fregato" i voti in nome della lotta all'Ulivo e non hanno nessuna intenzione di restituire il maltolto. In pratica hanno reso privo di significato il voto popolare. Se nel collegio dove costoro si son presentati ci avessero detto che in tutti i casi essi sarebbero andati al governo con i comunisti, probabilmente avremmo votato direttamente per il candidato dell' Ulivo: meglio un comunista che un poltronista. Sono invero i poltronisti vari la vera tragedia dell'Italia. In massa con il Polo perche' si pensava che questi avrebbe vinto facilmente, veloci saltafossi non appena si e' presentata l'occasione di una poltrona. La scusa morale e' che tanto i nostri nuovi alleati non son comunisti come si credeva, anzi in questo modo si contribuisce a recuperare alla democrazia una gran parte del paese che finora era stato escluso dal processo decisionale.

Cosi' si dice ma la realta' e' un altra: i cattoclericocomunisti mai sono stati esclusi dal potere, anzi sono 30 anni almeno che governano direttamente o indirettamente il paese, ed il nuovo governo e' semplicemnte, in versione radicaleggiante, quello che rimane da rottamare ancora della Prima Repubblica. Son tutti li' uniti da una nevrotica paura di perdere il potere, di essere cacciati prima o poi a calci dagli Italiani, che per troppe volte han tradito. Pronti a far si' che l'Italia diventi la Cuba del Mediterraneo.

Che questo lo voglia la componente comunista dell'Oscena Alleanza e' piu' che giusto. I comunisti hanno una loro visione del mondo che non si preoccupano di nascondere, anzi con orgoglio ne fan propaganda. Noi non siamo d'accordo con la loro visione, ma finche' questa visione viene propagandata democraticamnte, altrettanto democraticamente dobbiamo combatterla. Chi non ha visioni, se non di poltrone, son gli altri, i lacche', gli utili idioti, son loro in realta' che stanno portando l'Italia allo sfascio.

Eppure la loro ora e' irrimediabilmente suonata. Giusto il tempo di eleggere il nuovo Presidente, probabilmente cattolico di sinistra con forti simpatie verso i Democratici di Sinistra, e ritorneranno in gioco gli uomini di Bertinotti. A quel punto ci si potra' liberare dell'ingombrante ed imbarazzante presenza dell'onorata Ditta di Poltrone Mastella & C.

Ed in quel momento avremo un governo fortemente spostato a sinistra guidato da un ex (?) comunista, ed allora dovremo solo sperare che ancora ci venga concessa la possibilita' di tornare a votare. L'affare Ocalan e' stato solo una prova, ben riuscita, di quella che sara' l'Italia di domani. E la prova e' riuscita bene, nessuno ha protestato, ne' i grandi giornali nazionali, ne' i grandi industriali, ne' i ministri cosiddetti centristi. La paure di perdere e del redde rationem mette quest'ultimi in una situazione di tale panico che li rende inabili all'azione.

Eppure tutti costoro ed i vari poltronisti, data la loro meschinita' politica, pochi danni avrebbero potuto fare al Paese, se non avessero trovato una guida piu' intelligente di loro.

Grazie Kossiga

Gli Italiani eternamente riconoscenti.

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