CORSI E RICORSI

di Tito Livio

Ricordate? Nel maggio del 1996 (cfr. L'Italia - N.1) avevamo appena letto un testo di Storia ed eravamo stati colpiti da alcuni fatti relativi a cinquant'anni prima, al primo dopoguerra in Europa. Leggevamo:

" Il 4 novembre 1945 si svolsero le elezioni politiche generali nell'Ungheria da poco liberata. Nonostante gli sforzi del rifondato Partito Comunista, vinse il partito dei Piccoli Proprietari Terrieri guidato da Zolt�n Tildy. Venne proclamata la Repubblica e Tildy eletto Presidente. Fu formato un Governo di coalizione, guidato da Ferenc Nagy, eminente esponente del partito dei Piccoli Proprietari, e con M�tyas R�kosi, segretario generale del Partito Comunista, quale Vice-Presidente del Consiglio.

Circa un anno dopo, alcuni leaders del Partito di maggioranza furono accusati dai Comunisti di cospirare contro lo Stato e furono quindi arrestati. Successivamente, il premier Nagy fu costretto alle dimissioni, mentre parallelamente alcuni alti ufficiali dell'esercito, accusati di tradimento, vennero rimossi. Nel luglio del 1947 furono indette nuove elezioni: il partito Comunista raccolse solo il 22% dei voti, ma fu nettamente predominante nella coalizione di Governo, e qualche mese dopo costrinse il Partito Socialdemocratico ad integrarsi con esso nel Partito dei Lavoratori.

Dopo un'ulteriore purga di dissidenti, nel maggio del 1949 furono indette nuove elezioni, ma questa volta con una sola lista, quella appunto del Partito dei Lavoratori. Ad elezioni finalmente vinte, venne modificata la Costituzione ed indetta la Repubblica Popolare: per i dissidenti ed ex alleati iniziarono esecuzioni ed internamenti (dal cardinal Minsdzenty in carcere a vita, a un Primo Ministro, Imre Nagy, impiccato....)".

E ancora: "Nel maggio del 1946, in presenza dell'Armata Rossa liberatrice, la rinata Cecoslovacchia and� alle urne: il Partito Comunista ottenne circa il 33% dei voti. L'anziano leader storico Benes fu eletto Presidente della Repubblica ed il leader del Partito Comunista, Klement Gottwald fu incaricato di formare il Governo, nel quale i dicasteri dell'istruzione, interni e comunicazione andarono ad esponenti del suo stesso partito. Le industrie furono presto nazionalizzate e gli esponenti dei partiti conservatori tradizionali finirono uccisi, esiliati o in carceri rieducative. Quindi, con l'uso di polizia e tribunali e con la minaccia di guerra civile, i Comunisti costrinsero il Presidente Benes a dimettersi, sostituendolo naturalmente con Gottwald. Per il resto del copione, vedi l'Ungheria".

Nella notte vivemmo il sogno di un fantascientifico insegnante di Storia che, cinquant'anni pi� tardi, nel 2046, leggeva agli allievi:

"...Il 21 aprile 1996, dopo un rocambolesco rovesciamento dei risultati delle precedenti elezioni del 94, furono indette in Italia nuove elezioni. Il Partito Democratico della Sinistra, erede del vecchio Partito Comunista, ottenne circa il 22% dei voti ed entr� nel Governo di coalizione (sostenuto anche dai Rifondatori Comunisti) assieme con i centristi del Rinnovamento Italiano e del Partito Popolare, erede della vecchia Democrazia Cristiana. Fu nominato premier il tecnico di provata fede democristiana Romano Prodi, mentre ad esponenti del PDS andarono met� dei Ministeri tra cui, in particolare, i dicasteri dell'istruzione, interni e cultura...."

Nel descrivere il sogno, concludevamo realisticamente:

"Ci rendiamo conto che fare questi accostamenti, nell'Italia di oggi, � ovviamente assurdo. Certo per� che [...] restiamo un poco perplessi".

Bene, sono passati due anni e mezzo e la settimana scorsa, addormentandoci un poco perplessi, abbiamo rivisto in sogno quello stesso immaginario insegnante che, nel 2046 continuava a spiegare la Storia d'Italia:

"...due anni dopo, con trabocchetti e giochi di Palazzo, i Comunisti (Italiani, Rifondati e Post) costrinsero il Primo Ministro Prodi a dimettersi, sostituendolo naturalmente col leader dei Post-Comunisti Massimo D'Alema. Il tutto nel totale disprezzo della volont� popolare, ed in combutta coi vertici delle Istituzioni democratiche (?) le quali, in risposta alle denunce di scarsa costituzionalit�, invitavano irridenti ad andare a scuola di costituzionalismo, o rispondevano che le elezioni sarebbero state forse giuste, ma non convenienti!
I Comunisti Italiani occuparono anche il Ministero della Giustizia, piazzandoci un tizio che si era sempre battuto perch� ai Ministri suoi predecessori fosse impedito di verificare i comportamenti di quei magistrati che si battevano fieramente contro l'opposizione di centrodestra.
Per gli oppositori e gli ex alleati (Rifondazione) iniziarono tempi ancora pi� duri: con l'uso di polizia e tribunali, e con le condanne per diffamazione, furono imbavagliati i giornali e le Tv dell'opposizione e represse a manganellate le manifestazioni di piazza.
Finalmente, al vecchio Presidente della Repubblica fu dato il benservito ed al suo posto fu insediato un veterano dell'ex glorioso Partito Comunista Italiano..."

Saremo forse invecchiati in questi due anni e mezzo, ma non riusciamo pi� a renderci conto se e quanto sia assurdo fare questi accostamenti, nell'Italia di oggi.

Pagina successiva

Sommario Pagina di copertina Commenti alla Redazione

Hosted by www.Geocities.ws

1