GLI AMERIKANI

di Tito Livio

E' di questi giorni la notizia che negli Stati Uniti la famiglia di una ragazza, travolta da un'auto della Polizia durante l'inseguimento di un ubriaco, ha chiesto un risarcimento alla locale emittente TV. Sembra infatti che il poliziotto alla guida venisse incitato alla folle, nonché stupida corsa, dall'operatore di quella TV ospitato a bordo dell'auto, ed interessato solo a realizzare uno scoop spettacolare , in diretta, lungo l'autostrada.

Ovviamente ci rammarichiamo per quella vittima innocente ed inutile, tuttavia saremmo felici se quell'operatore, per sfuggire alle eventuali sanzioni amministrative americane, chiedesse asilo in Italia, e qui continuasse la sua professione.

Sanguinari, appassionati dei films cosiddetti d'azione (amerikanate insomma)? No, al contrario.

Gli è che ci piacerebbe avere tanti di questi operatori che, sguinzagliati presso ognuna delle stazioni di carabinieri, polizia, GdF ecc., dislocate nei territori che si affacciano sui 600 Km della Salerno-Reggio Calabria, incitassero i locali capipattuglia ad inseguire tutti i criminali (anche non ubriachi) che spadroneggiano su detta autostrada.

Certo tutti ricordano con commozione il caso del piccolo Nicholas Green, ucciso tre anni fa dai colpi sparati durante un'assalto banditesco all'auto in corsa, tragica riedizione degli assalti alla diligenza con un secolo di ritardo.
Emozione di breve durata e che comunque non ha intaccato la libera circolazione dei criminali di tutte le cosche in quello stesso territorio, se è vero, come è vero, che episodi criminali continuano a ripetersi nell'indifferenza generale (comprensibile) e in quella del Ministro degli Interni (un po' meno comprensibile), ed ovviamente nella totale impunità. Ennesimo episodio, l'assalto al furgone portavalori (30 miliardi pare) dell'altro giorno.
Si dice che questa situazione sia favorita dall'assenza del pedaggio e dei relativi caselli su questa autostrada, che ne rende difficile il controllo.

Sarà, ma se non si chiama "pedaggio", come si chiama il prezzo che i camionisti devono pagare ogni volta che vogliono percorrere questa strada, per intenderci, il furto del camion e/o della merce per gli ignari, l'intimidazione armata per i recalcitranti, e finalmente il pizzo alla varie cosche che si spartiscono il controllo del territorio per tutti gli altri?

Situazione che costituisce la regola locale tacitamente accettata, sia detto per quanti magari pensano a episodi occasionali che possono succedere ovunque.

Benvengano dunque questi operatori TV, se possono servire di sprone alle pattuglie delle forze dell'ordine, pattuglie che certamente ci saranno, anche se per la verità, noi non ne abbiamo mai incontrata una, diconsi una, nei nostri viaggi vacanzieri notturni verso il Sud Italia.

Temiamo tuttavia che questo non potrà accadere, almeno in tempi brevi, o comunque al tempo degli ulivi. A differenza degli Stati Uniti infatti, non ci sembra che corra buon sangue tra operatori TV e forze dell'ordine italiane, a giudicare dallo slancio con cui queste si sono gettate sulle telecamere e relativi operatori, rei di documentare le violenze gratuite sugli allevatori del Nord-Est ed i loro trattori.

Anzi, pare che dei solerti questori abbiano denunciato, secondo la moda attuale, gli autori delle trasmissioni TV che hanno mandato in onda quelle immagini!

Rallegriamoci comunque, ed apprezziamo la buona volontà: non riuscendo a tenere sgombre le autostrade dagli operatori del crimine, accontentiamoci che le si tengano almeno sgombre dai puzzolenti operatori del letame! Operatori del letame che "compiono più reati in un colpo solo", come dice oggi, in tempo d'Ulivo, un'alta personalità dello Stato che invece, da Ministro degli Interni, la pensava evidentemente in altro modo, visto che evitava di intervenire con la forza contro i dimostranti.

Chissà, difronte alla denuncia verso la TV americana, si sentiranno sollevati i nostri ulivisti, che dell'attacco all'informazione scritta e TV hanno fatto una ragione di sopravvivenza, e anzi, nel loro piccolo, si sentiranno anche un po' amerikani. Del resto anche loro, quando inneggiavano a Stalin, Fidel e compagni(a), in privato già sognavano Coca Cola e Kennedy...
Ricordate? ...tu vo' fa' l'amerikano...merikano...

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