PAOLINA SOTTO L'ULIVO


di Monello

Con questo titolo si apriva qualche giorno fa il TG3 delle 19. L' occasione di questa ennesima sviolinata nei confronti di Walter Veltroni e dell' Ulivo, veniva offerta dalla, sempre tardiva, riapertura della Galleria Borghese. Un gioiello di cui solo l'incultura della nostra classe dirigente aveva potuto privare per cosi' lungo tempo Roma ed il mondo.

Ora finalmente, grazie anche al personale interessamento del mai troppo lodato Ministro della Cultura Popolare (era questo pressappoco il senso che ho percepito delle parole del presentatore), il miracolo si era compiuto.

Leggermente nauseato decido che era meglio Telekabul e mi sintonizzo sulla BBC dove ai giornalisti nessuno chiede di fare i piaggiatori dei potenti di turno. Piu' tardi, "zappando" su un altro telegiornale Rai, non ricordo bene quale, faccio appena in tempo a godermi il Walter nazionale che si schernisce a mo' di scolaretto affermando di aver fatto solo il proprio dovere.

Evidentemente, cosi' ho interpretato, stava rispondendo ad una leccata con risucchio di un qualche giornalista o spettatore che o per propensione personale alla cortigianeria o perche' comandato, tentava di attribuirgli dei meriti per la riapertura al pubblico della Galleria di cui sopra.

Disgustato ricambio canale. Mi godo cosi' un bel servizio della CNN sulla sonda spaziale Pathfinder in procinto di sbarcare su Marte. Non so esattamente quanti decenni siano serviti per riaprire la Galleria Borghese, ma so per certo che pochi anni sono bastati a quegli incolti degli Americani per ideare, progettare e realizzare questa missione su Marte.

Mi interrogo sul significato di cultura, e sulla relazione cultura-propaganda-politica. L'occasione per nuove riflessioni mi viene di nuovo offerta qualche giorno dopo, sempre grazie alla RAI (di tutto, di piu') in occasione di uno spettacolo canoro-canzonettistico realizzato, mi pare, ma potrei sbagliare in quanto ho subito ricambiato canale, fra Roma e Napoli.

Pur cambiando velocemente canale, e forse poi ritornandoci per sbaglio, faccio in tempo ad apprezzare l'elogio di un presentatore per la piazza del Campidoglio graziosamente messa a disposizione dal sindaco Rutelli, che non sapevo possedesse Piazze o ne potesse disporre a suo piacimento. Una piazza degno palcoscenico per quella grande espressione di cultura popolare che e' la canzone italiana.

Anche su Napoli si va giu' pesanti: " grande segno di civilta' partenopea" la folla che assiepa piazza del Plebiscito per ascoltare Zucchero, cosi' o quasi si esprime il presentatore. Mi e' sfuggito se anche Bassolino avesse un qualche merito in questa espressione di grande civilta'.

Colpito da sempre piu' forti conati mi salvo di nuovo con la famigerata CNN dove seguo le ultime notizie sulla sonda marziana. Atterra la sonda su Marte, notizie e commento a sfotto' ad opera di un comico, un certo D'Agostino, mi pare. Cosi' viene seguito l'evento su uno dei TG RAI.

Penso ad una caduta di stile, succede qualche volta, non bisogna infierire. Ma il giorno dopo la storia si ripete su Televeltroni. Questa volta ci sono pure dei problemi per la sonda. Forse la missione (si spera?) si risolvera' in un fiasco. Sembra ci siano delle difficolta' di comunicazione. Altro commento ironico sulla missione americana: si intuisce un " ma in fondo a che serve?, che ci vanno a fare?".

Ricambio su CNN per seguire in diretta la conferenza stampa di alcuni tecnici della NASA. Problemi? Certo, ma atmosfera di grande rilassatezza, grande competenza: il guasto verra' certamente riparato. Si scherza e si ride fra tecnici e giornalisti. Si fan delle battute, lo si fa' per la soddisfazione di essere protagonisti di un evento eccezionale, non per sfottere gli altri. Dopo sei ore il guasto viene riparato: la missione continua. Quanti italiani possono dire la stessa cosa subendo una perdita di communicazione al loro telefono? Quanti giorni per ripararlo? Nessuno ride? Comunque vuoi mettere la canzone italiana? Cultura, politica, propaganda.

Durante i 19 anni del Fascio, si e' restaurato gran parte del patrimonio artistico italiano, sono stati costruiti innumerevoli nuovi musei, ristrutturati di antichi, compiute opere di scavo archeologico, ristrutturati centri storici e costruite intere nuove citta'. Non si e' andati su Marte, ma basti pensare ai record aeronautici di velocita' e di altezza, alla trasvolata atlantica. Grandi contributi in una tecnologia che era ai suoi inizi.

Se l' Ulivo e la sua corte vogliono competere con quel passato, in un anno e' un po' pochino l'apertura di una Galleria e qualche happening canzonettistico. Sul piano della propaganda di regime direi invece che siamo gia' ad un buon punto.
Auguri, soprattutto a noi.

P.S. Per gli ulivisti sfegatati tengo a precisare che sono contento ed orgoglioso che sia stata riaperta la Galleria Borghese. Ed in genere non passo tutto il mio tempo di fronte alla televisione.
Pero' devo dire che, quando lo faccio, imparo tante cose.

Pagina successiva

Sommario Pagina di copertina Commenti alla Redazione

Hosted by www.Geocities.ws

1