ULTIMO TANGO A MOGADISCIO

(Zibaldone Italiano)

di Eros Capostagno

"Andremo ad Amsterdam a testa alta!" ha detto Prodi in procinto di partire per il vertice europeo, al quale avrebbe portato "undici punti irrinunciabili" per l"Italia. Supponiamo che sia tornato a testa un po' più bassa, avendo dovuto rinunciare a quell'irrinunciabilità annunciata.

A testa ancora più alta si scagliavano nello stesso momento esponenti della sua maggioranza di governo contro l'Esercito Italiano, domandando (sic) lo scioglimento degli unici corpi di una certa professionalità, per le presunte violazioni dei diritti umani in Somalia.

Certo, questo slancio moralizzatore ci sembrerebbe più genuino se questi stessi personaggi lo avessero applicato sempre, magari anche nei riguardi dei corpi speciali che sulla piazza Tienanmen spararono con i carri armati contro una folla inerme. Ma non sottilizziamo: vogliamo solo ricordarlo, visto che proprio nelle scorse settimane cadeva il triste anniversario di quel triste episodio e la nostra libera stampa ha purtroppo dimenticato di farne cenno, troppo occupata probabilmente dalla cronaca attuale.

Confessiamo di restare un po' perplessi davanti a certi tipi di scoop, come quello realizzato da Giuliano Ferrara sulla storia delle torture in Somalia. In questi giorni si sta celebrando in Belgio un processo a dei soldati accusati di violenze gratuite su dei somali, ma nessun giornale, e tanto meno nessun parlamentare si è sognato di lanciarsi contro il proprio esercito, simbolo e garante supremo del proprio Paese. Analogamente avvenne lo scorso anno in Olanda, quando alcuni soldati finirono sotto processo per comportamenti ingiustificati in Bosnia.

E saremo anche un po' ingenui forse, ma non riusciamo proprio a capire perchè mai questi soldatacci avrebbero dovuto perpetrare uno stupro con un razzo illuminante cosparso di marmellata: che stessero girando un remake intitolato "Uultimo tango a Mogadiscio"?!
Ci si perdoni per l'irriverenza.

Comunque sia, esiste un procuratore militare preposto a questo genere di inchieste ed è giusto e doveroso lasciarlo lavorare per appurare eventuali eccessi e discernere la verità dall'eventuale scoop bidone.

Che cosa c'entri invece l'immediata istituzione di una commissione guidata da Tina Anselmi, sì proprio lei, quella della commissione P2, davvero non sappiamo. Fosse per noi, la manderemmo in Albania ad indagare su cosa ci stanno a fare i soldati italiani, visto che non devono distribuire viveri, in assenza di affamati, non devono fermare i finti profughi, in assenza di un mandato in tal senso, non devono evitare assalti della criminalità locale, in assenza di compiti di polizia, non devono difendere il presidente Berisha dai continui attentati, in assenza di... di che?, boh, forse di ordini da parte del sottosegretario Fassino.

Distratti da questi avvenimenti epocali, gli Italiani, i loro onorevoli rappresentanti e le Grandi Firme sembrano non degnare di uno sguardo certi articoletti di cronaca relegati nelle pagine interne dei giornali, dai quali apprendiamo che tre ragazzetti stuprano un'amica, poi la uccidono e la gettano in un pozzo, poi, nel timore che possa essere ancora viva, la lapidano dall'alto del pozzo; oppure che due ragazzini uccidono a bastonate un loro coetaneo per rubargli centomila lire; oppure che giornalmente si spara a tutti quegli stupidi anticonformisti che ancora rifiutano di farsi rubare, consensualmente, il motorino; oppure che azzardarsi ad uscire per la spesa in certe zone del napoletano senza giubbotti antiproiettile è da pazzi suicidi; oppure che individui vengono ancora rapiti e tenuti in ostaggio, molti poi uccisi, senza soluzione di continuità dagli anni 70; che si violentano bambini disperati, per farne oggetto di films per pedofili, in cambio di 1500 lire!

E ci fermiamo qui!

Per questi episodi di normale vita quotidiana, in Italia, non ci sono degli Arlacchi a darci consigli e spiegazioni sulle cupole, non ci sono pool di magistrati a perseguire i colpevoli, magari pieni di sicumeriche certezze, non ci sono giornalisti a raccontarci gli scenari che li accompagnano e, naturalmente, non ci sono parlamentari a inorridire per le violenze che certi cittadini italiani commettono (e, ahimè, che certi altri cittadini italiani subiscono) e a chiedere scioglimenti di corpi. Né tardivi fotografi a vendere a peso d'oro le foto ai settimanali per i loro scoop.

Prima di sbiancarsi la coscienza a basso prezzo, strappandosi semplicemente le vesti e lanciando i propri "crucifige!", i vari farisei in servizio permanente effettivo farebbero bene a guardarsi intorno e a chiedersi come e perché si sia lasciata imputridire la società italiana sino a tal punto, e a richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica su questi fatti, ben più carichi di conseguenze di ogni eventuale eccesso di un esercito in missione operativa, anche perchè quasi tutti destinati a restare impuniti.

Abbiamo già scritto su questa rivista che è soprattutto questa "immoralità" della società italiana a tenerci lontano dall'Europa, più di qualunque parametro economico.

In tema di stupri e violenze, che dire del processo ai "Bambini di Satana", accusati da una vittima di violenze sessuali e altro su ragazzine e lattanti, e prosciolti l'altro giorno perchè, udite, "il reato non sussiste"? Ci è stato spiegato che la gentile PM ha svolto ben due anni di indagini per raccogliere quel dossier d'accusa che il Tribunale ha poi trovato evidentemente inconsistente, se è arrivato a dichiarare che addirittura non vi è traccia di reato! Saremo sempre più ingenui, ma ci chiediamo...
Beh, lasciamo perdere.

Visto che è il momento delle gentili PM, come non menzionare quella di Milano che, dopo trenta anni e non sappiamo più quanti processi e controprocessi, scopre gli autori della strage alla Banca dell'Agricoltura, e ne richiede l'arresto scrivendo nella motivazione "...si trattò di una strage di Stato, contro lo Stato!" ?

Si chiede Tito Livio in questo stesso numero (v. In che anno siamo?): ma in che anno siamo? Ce lo chiediamo anche noi, circondati come sembra da leoncavallini, sessantottini, e relativi nipotini.

Chissà poi se l'altra PM che sta indagando su quell'orrendo crimine che è la pubblicità occulta in TV (tipo un sorriso più marcato quando si parla di un certo prodotto) indagherà anche su quel fatto di cui ci é giunta Eco, per cui un tal semiologo consulente del Ministro della Pubblica Istruzione, tenta di vendergli i suoi prodotti, sia multimediali che umani, definendo la concorrenza come un cumulo di porcheria!

Obbligati dalle pari opportunità e dalla par condicio (Utinam memores... Voglia il cielo che si ricordi di me... scriverebbe oggi Tibullo riferendosi al suo Capo di Stato), citiamo anche un PM che purtroppo, in prossimità dello scadere dei termini per la sua decennale indagine su Ustica, non è riuscito ad acquisire le certezze delle sue colleghe di cui sopra, e rischia quindi l'archiviazione delle indagini ad opera del GIP. Per sua fortuna, salta fuori al momento giusto il solito Andrea Purgatori, che tra libri e articoli ha scritto più racconti sui misteri di Ustica di quanti ne abbia scritti Peter Kolosimo sui misteri degli extraterrestri, e rivela nuovi (nuovi?) scenari di portarei (ma quante ce ne sono in giro per i nostri mari?) e aerei di ben cinque Paesi a sparacchiarsi all'ombra del povero DC9.

E il Corrierone lo gratifica del titolone di prima pagina. Povero GIP! Come farà ora a decidere serenamente tra l'archiviazione e la proroga delle indagini?

Chiudiamo qui, ringraziando ancora una volta la stampa italiana per i servizi di obiettiva informazione che rende, per lo sprone che dà al miglioramento della società italiana e per la fustigazione delle sue debolezze.

Così, con un esercito torturatore in Somalia, reticente ad Ustica, al campo estivo in Albania, Scalfaro convoca il Consiglio Superiore della Difesa, mentre i Comunisti, inorriditi dal Panorama di violenze somale, reclamano lo scioglimento dei corpi, anche senza la dolce Euchessina.

Immersa nella bratta sino al collo, l'Italia può andare ad Amsterdam a testa alta!

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