IL RAGIONIER MONORCHIO E L'ESTINZIONE DELLA STIRPE ITALICA

di Monello

Un piano cosi' nella lunga storia della relazione degli uomini col potere non si era mai sentito.

Aveva cominciato tempo fa la Rosy nazionale, ma pochi vi avevano fatto caso. Aveva infatti dichiarato la signorina Ministro della Sanita', che siccome in Italia nessuno faceva piu' figli, entro poche decine di anni la popolazione italiana si sarebbe dimezzata, e composta soprattutto da vecchietti, e quindi le schiere italiche andavano rimpolpate con schiere di giovani extracomunitari. Forse la Bindi nel suo fervore terzomondista e antitaliano spera che tutta l'Italia prima o poi sia abitata da extracomunitari, ma a dire il vero una cosa del genere non ha mai avuto il coraggio di dichiararla.

Come si diceva, solo pochi avevano fatto caso a simili dichiarazioni. Ma fra quei pochi qualcuno avra' pensato che in fondo la sostituzione degli Italiani con extracomunitari poteva dar luogo ad un evento straordinario: la conservazione del potere ancora per lungo tempo.

Qualcuno dell'Ulivo naturalmente.
Infatti l'Ulivo, diretta emanazione di chi ha governato l'Italia negli ultimi 35 anni, ha un grosso problema.

Dalla fine degli anni sessanta all'altro ieri, i catto-integralisti-comunisti avevano potuto contare grosso modo su circa il 90% dei voti: il cosiddetto arco costituzionale. Certo, fra quei voti c'erano anche quelli di milioni d'Italiani che questa situazione da regime la sopportavano abbastanza malvolentieri. A questi ci pensava la DC che raccoglieva voti a destra per governare di fatto con le sinistre. Quando poi la DC era in difficolta' e c'era il pericolo che i suoi voti potessero veramente andare a destra era pronto l'intervento delle truppe ausiliare del regime.

Fra queste si distingueva Montanelli, pronto ad invitare i suoi lettori a turarsi il naso e continuare stoicamente come prima. Montanelli, che data la sua bravura e simpatia, ha sempre avuto una notevole influenza, per inciso, il ruolo di sostenitore del regime lo svolge tuttora: infatti ha invitato ancora lo stesso tipo di elettori a votare Ulivo, salvo poi a parlar male dell'Ulivo in nome della sua indipendenza e libert� di spirito, esattamente come faceva con la DC. Tanto, a parlar male dei governanti fa molto meno male che non cercare di non mandarli al potere.

La storia � vecchia, basta riportarsi ad un altro regime.

Molti di quegli antifascisti che ci hanno fatto la predica per cinquant'anni con la loro dirittura morale, durante il regime al massimo hanno fatto un po' di fronda. Fronda di cui comunque soltanto loro si sono accorti. Portavano s� la camicia nera, ma da frondisti!

Chiuso il grande inciso, torniamo al nostro argomento principale.

Negli ultimi tempi questo grande consenso per i partiti di regime o del cosiddetto arco costituzionale si e' letteralmente dimezzato. Anzi ricordiamo che milioni di pensionati terrorizzati, a torto, all'idea di avere le loro pensioni, non certo favolose, falcidiate dal cattivo Berlusconi e dai suoi (...stavo scrivendo "prodi", ma evidentemente non e' il caso, diciamo dai suoi e basta), hanno votato, sotto questa spinta emotiva, in gran maggioranza per l' Ulivo. Se togliamo questi voti e' probabile che non piu' del 25-30% delle forze produttive abbiano votato per l'Ulivo, ovvero nella stragrande maggioranza per i comunisti resuscitati e non. Probabilmente il 70-75% delle forze produttive hanno invece votato, ignorando il richiamo per allodole rappresentato da Dini e Maccanico, per il Polo o la Lega.

Ed ecco il piano diabolico: sostituiamo questi italiani inaffidabili con gli extracomunitari che per riconoscenza daranno il loro voto, quando avranno ottenuto la cittadinanza, all' Ulivo. Anzi il voto diamoglielo subito, per ora alle amministrative, ben presto alle politiche.

Gli Italiani all' estero, soprattutto quelli che vivono in Europa, stanno aspettando da anni di poter votare, mai i catto-integralisti-comunisti-excomunisti si sono mobilitati, come stanno facendo ora per gli immigrati, per rimediare a questa vergogna.

Chiaramente la sostituzione degli italiani con gli immigrati ha bisogno di una qualche giustificazione razionale. Ecco allora, come per la Bindi, l'attuale bassa natalita' del Paese viene estrapolata molto scientificamente ai prossimi 50 anni, periodo in cui si suppone che continuino a permanere le stesse identiche condizioni di oggi.

Si sa che in cinquant'anni non succede niente: negli ultimi abbiamo avuto solo terrorismo, guerra fredda, guerre calde, la rivoluzione sessuale, la rivoluzione delle telecomunicazioni etc etc. e dimenticavo la caduta del piu' famoso muro della storia. Per i primi 50 anni bastino le due guerre mondiali.

Come si faccia ad estrapolare per cinquant' anni le condizioni odierne, rimane un po' un mistero. Ma tanto agli italiani si possono benissimo dare tutti i numeri che si vuole. Il popolo per i nostri reggitori non ha mai contato nulla, mai in Patria figuriamoci da emigrato.
Adesso pero' emigrazione ed immigrazione sono egualmente incoraggiate: gli Italiani se ne vanno, gli altri arrivano. Se gli Italiani non possono andar via tutti, una saggia politica di scoraggiamento delle nascite pensera' alla loro estinzione.

In fondo amche questa e' storia vecchia.
Fin dai tempi di Costantino, immeritatamente detto il Grande ( ma e' solo una mia opinione), imperatori ed autorita' ecclesiastiche hanno pensato bene di usare i barbari per tenere a bada quei rompiscatole degli abitanti della penisola, e bisogna dire che un qualche successo l'hanno ottenuto.

Finito lo scherzo finiamo con una nota piu' seria: ma non sarebbe meglio se invece di emigrare od estinguerci cacciassimo una volta per tutte, magari con qualche pedatina, tutti quelli che non solo approfittano di noi e ci sfruttano, ma pretendono anche di farci la morale?

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