DOPPIOCRETINISMO

di Monello

Assistevo pochi giorni fa a quella buffa trasmissione di RAI3, Prima Serata, mi pare. Ma non e' della trasmissione in se' che voglio parlare, oggi parlero' solo di cretinismo doppio, a quello semplice dedichero' un articolo a parte. Quello che mi ha dato lo spunto per questo articolo e' stato il comportamento del popolo olivastro, in passato detto anche popolo della sinistra o cattocomunista o anche trinariciuto.

Si discuteva del problema della Giustizia ed una sala era affollata da cosiddetti "Amici di Sofri", mentre in un'altra saletta, in un'altra citta' c'erano tre, dico tre, rappresentanti delle vittime del terrorismo, cui ad un certo punto e' stata anche data la parola, ma per poco, per essere subito interrotti da un perentorio, ed anche leggermente annoiato: "Basta cos�", o qualcosa del genere.
Comunque per sgombrare il campo da equivoci, non ho nessuna intenzione di parlare dell'innocenza o colpevolezza di Sofri, ma del fatto che per i suoi autoproclamatisi "amici", fosse assolutamente fuori discussione l'innocenza dello stesso, indipendentemente dal giudizio di terzo grado della Cassazione.

Rimasi colpito da questo atteggiamento perche' mi venne in mente un'altra trasmissione sulla Giustizia in cui si discuteva anche di Craxi. In quell'occasione intervenne Craxi stesso, il quale in qualche modo cercava di difendere il suo comportamento.

Apriti cielo! In nome della Costituzione, alcuni sacerdoti della sinistra cominciarono ad urlare ed a strapparsi le vesti a mo' di Scriba e Farisei. Bestemmia!
Si faceva perlare uno che, si badi bene, non tanto per quel che diceva, ne' tanto perche' convinti della sua colpevolezza, doveva star zitto solo perche' condannato definitivamente da sentenza della Cassazione.

C'e' stata una sentenza della Cassazione! Era il grido che ricorreva piu' spesso. In altre parole si difendevano le Istituzioni. Il popolo della sinistra era diventato il guardiano delle Istituzioni e della Costituzione. Anche se non c'e' scritto da nessuna parte che un condannato non possa far sentire la propria voce.

Nel caso di Sofri, pure lui condannato da sentenza definitiva della Cassazione, e quindi colpevole secondo la Costituzione, quelle stesse Istituzioni diventavano ora maligne organizzazioni al servizio della reazione, o della vendetta di qualche poliziotto. Notammo anche, nei giorni seguenti, che mentre Mancino e Violante con assoluto tempismo si mossero per difendere le Istituzioni da un presunto attacco di Pannella, nel caso della suddetta trasmissione fecero prontamente sentire il proprio silenzio.

In fondo tutto questo non e' una novita'. Abbiamo altri esempi dal recente passato del comportamento schizofrenico dei nostri amici progressisti: difensori di valori assoluti quando torna comodo; invocare invece, in altre circostanze, valori assolutamente relativi e di parte e con la stessa passione e pretenziosa onesta' intellettuale.

Prendiamo il caso della Pace. Questa era un valore assoluto, che aveva in se' la propria ragion d'essere, e che quindi doveva essere difesa ad ogni costo, soprattutto quando a sparare erano gli odiosi imperialisti. Quando invece a sparare provvedevano i sovietici, o i loro alleati, la Pace diventava un valore secondario, soppiantato dalle giuste lotte di liberazione dei popoli oppressi.

Le istituzioni militari sono state sempre considerate con disprezzo e combattute con il fine della loro eliminazione in nome della pace e della fratellanza dei popoli. Questo era tanto piu' vero se si trattava dell'esercito nazionale. Ma se si trattava dell'Armata Rossa? Il solo nominare questa valorosa istituzione, riempiva di lacrime gli occhi dei nostri romantici futuri seguaci dell' Ulivo. Budapest, Berlino, Praga, Kabul? Al massimo tragiche necessita' per contrastare l'avanzata dell'imperialismo.

Cosa dire della verita', quella con la "V" maiuscola? Un valore assoluto da ricercare e venerare soprattutto se si chiamava Pravda. Da distorcere e nascondere se era semplicemnte una verita' borghese.

D'altro canto, coloro di cui stiamo parlando sono gli stessi che un giorno credettero ciecamente che l'Unione Sovietica fosse il Paradiso dei Lavoratori. Il guaio e' che hanno cercato in tutti i modi di convincere anche noi. La tragedia e' che alcuni di costoro fanno parte oggi del governo della Repubblica.

Vi ricordate quando in Unione Sovietica non c'era ne' criminalita' ne' prostituzione, frutto delle decadenti societa' occidentali? Nel paradiso dei lavoratori era nato il nuovo uomo socialista, libero da questi mali.

Radio Tirana conosceva bene i suoi polli italiani, quando nelle sue trasmissioni radio per l'Italia proclamava, senza nemmeno ridere, che il 99,99% degli aventi diritto al voto s'era recato alle urne, e di questi il 99,99% aveva votato per i candidati del partito. E questo era da mettere a confronto con la pseudo democrazia americana dove solo il 50% della popolazione partecipa al voto.

Ed i missili? Oggetti del male per s�, ma solo se americani, tristi idoli il cui scopo era la distruzione dell'umanita'. Ma quelli sovietici? Come tutte le persone dotate d'intelletto sapevano, i missili sovietici facevano addirittura bene alla salute, e miglioravano l'ecosistema.

Doppiopesismo? No! Il doppiopesismo richiede un briciolo di malafede cosciente. Il popolo della sinistra, oggi popolo dell'Ulivo, e' in assoluta buona fede: crede, obbedisce, combatte. Per la Patria (scoperta recente), per Prodi e per Soros.

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