Dopo il viaggio in Olanda giriamo nuovamente le nostre biciclette verso est. Obiettivo la Slovenia, che raggiungeremo partendo da Dobbiaco (Toblach), in Alto Adige. Come per il viaggio Vienna - Budapest, nel quale avevamo costeggiato le rive del Danubio, anche quest'anno seguiremo una via d'acqua, questa volta la Drava (Drau), che ci accompagnerà fino a Maribor in Slovenia.

La partenza da Dobbiaco ci consentirà di rivedere il primo tratto della ciclabile della Drava (Dobbiaco - Lienz), che già conosciamo perchè è stato il nostro "battesimo delle due ruote" qualche estate fa.

Per organizzare il viaggio abbiamo consultato il sito dell'Ente Turistico Sloveno, a cui è possibile anche chiedere l'invio gratuito di materiale informativo. Per la prima parte del viaggio (ciclabile della Drava) abbiamo utilizzato la mappa DRAURADWEG, molto dettagliata, della Schubert & Franzke, e una cartina che si può trovare a Lienz, nel chiosco situato proprio sotto lo striscione di benvenuto alla fine del segmento Dobbiaco - Lienz. Per il resto del viaggio in territorio sloveno abbiamo trovato una mappa della Freytag & Berndt, Slovenien 1:150.000 (si può trovare in qualsiasi negozio anche in Austria). Per le note turistiche ci affidiamo come al solito alla collaudata Lonely Planet.

Partiamo in treno da Brescia nel pomeriggio del 7 agosto sotto un cielo incerto, ma le previsioni meteo della Provincia di Bolzano promettono bene. Arriviamo a Dobbiaco in serata e l'aria fresca della montagna si fa subito sentire! Ci accampiamo nell'attrezzato camping sul lago, dove arriviamo in pochi chilometri di pedalata sullo sterrato parallelo alla statale di Alemagna. Cena a base di stinco di maiale, con la scusa di immagazzinare energie per il giorno successivo. Notte inquieta causa drastico abbassamento della temperatura, del resto siamo a 1.300 metri di quota (al mattino vediamo la brina sulle auto e sulle moto parcheggiate nel campeggio!)

 


Prima tappa: Dobbiaco - Greifemburg, 92 km

Lunedì 8 agosto 2005

 

Tempo effettivo di pedalata: 4h e 53’

Media: 19,89 km/h

Prima parte del percorso molto tranquilla, dai 1.250 m slm di Dobbiaco si scende fino ai 670 m di Lienz.  Qualche saliscendi nell'ultimo tratto, in prossimità di Greifemburg. parte del percorso si svolge su strada bianca.

Partenza da Dobbiaco dopo abbondante colazione a buffet in un albergo in città. Quella del buffet mattutino sarà la costante della vacanza; mangeremo di tutto, dal salato al dolce (uova, pancetta, formaggio, salumi, yogurt, cereali, ecc.) spesso a pochi euro, facendo scorta di energie per la giornata. Primissima parte delcampagna_prime_di_lienz.jpg (114885 byte) viaggio al gelo, tra i boschi, i prati e bellissimi scorci delle dolomiti. Poi a Lienz esce il sole. Breve sosta presso un gentilissimo meccanico che effettua gratuitamente una riparazione al cambio della bici di Anto. Dopo Lienz troviamo alcuni saliscendi; la fatica è ripagata dal bellissimo paesaggio. A Greifemburg troviamo un campeggio situato in una vasta piana circondata dai monti. Quasi tutti gli ospiti praticano il parapendio; davanti al campeggio infatti c'è un pratone che funge da pista di atterraggio.


Seconda tappa: Greifemburg - Villach, 84 km

Martedì 9 agosto 2005

 

Tempo effettivo di pedalata: 4h e 45’

Media: 17,80 km/h

Tappa tranquilla, con saliscendi non impegnativi. Anche qui diversi chilometri sono su strada bianca.

Anche questa mattina, come ieri, difficoltà a far asciugare la tenda, a causa dell'umidità della notte: nel corso di questa vacanza scopriremo che il clima umido è una costante... Cominciamo a pedalare, prima nel bosco, al fresco, con leggeri saliscendi, poi lungo la ferrovia. Il paesaggio è cambiato, la valle si allarga, attraversiamo campi di cereali, le montagne attorno sono più dolci. La Drava, che abbiamo visto ieri "in fasce", poco più chea fianco_della_ferrovia.jpg (200744 byte) un torrentello di montagna, ora è un fiumone placido e azzurro. Anche le case cambiano aspetto, ci siamo lasciati alle spalle il Tirolo e siamo entrati in Carinzia. Arriviamo a Villach, graziosa cittadina, dove troviamo alloggio in un piccolo albergo in centro. I campeggi sono qualche chilometro fuori, sulle montagne che sovrastano la città.


Terza tappa: Villach - Klopein, 87 km

Mercoledì 10 agosto 2005

 

Tempo effettivo di pedalata: 5h e 05’

Media: 17,46 km/h

Alcune brevi salite un po' impegnative sparse qua e là.

Il percorso di oggi è molto bello, perchè restiamo quasi sempre lungo l'argine del fiume, su sterrato. In diversi punti la Drava si allarga a formare dei laghi, chiusi da dighe che fungono da centrali idroelettriche. Arrivati a Seidendorf prendiamo una deviazione per salire verso il Klopeiner See, (3 km di salita) dove sappiamo che troveremo due campeggi. Noi ci accampiamo nel primo che troviamo, quello a nord del lago. Il campeggio èsul_lago.jpg (85066 byte) brutto, mal frequentato (casinisti!) e male attrezzato. Ciò che ci aspetta fuori è decisamente peggio; ci immaginavamo un tranquillo laghetto di montagna immerso nella natura e ci troviamo un lago su cui si affaccia un'infilata di alberghi e pensioni, ciascuna col proprio accesso riservato alla spiaggia. La cosa veramente strana è che non esiste la possibilità di accedere liberamente al lago (almeno nel pezzo su cui passeggiamo noi).


Quarta tappa: Klopein - Lavamund, 52 km

Giovedì 11 agosto 2005

 

Tempo effettivo di pedalata: 3h e 28’

Media: 15,50 km/h

Oggi pochi chilometri ma molto sofferti, con un po' di salitone e strappi, soprattutto vicino a Volkermarkt, nei primi 20 km... non proprio l'ideale per iniziare una giornata in bici. Paesaggio molto bello anche oggi: colline,chiesetta.jpg (150912 byte) campi enormi di girasoli e segale, piccoli paesi agresti, alcuni tratti nel bosco tra gli abeti e il profumo di resina. Attraversiamo la Drava su un ponte ferroviario di altezza impressionante, dove ponte_sospeso.jpg (192401 byte) assistiamo ad alcuni lanci con il bunjee jumping, da vertigine solo a guardarli! Subito dopo passiamo su un ponte sospeso sopra un canalone di altezza anch'esso considerevole. Da qui in poi la ciclabile costeggia la strada (n.81), molto poco trafficata, e arriva in pochi chilometri a Lavamund, piccola città situata proprio sulla Drava. Il giorno dopo, vista la pioggia torrenziale, decidiamo per una giornata di ozio completo, come Annibale a Capua (beh... più che Annibale sembravamo i Simpson...).


Quinta tappa: Lavamund - Maribor, 89 km

Sabato 13 agosto 2005

 

Tempo effettivo di pedalata: 5h e 55’

Media: 15,28 km/h

Partiamo da Lavamund, nonostante il cielo incerto, in direzione della frontiera con la Slovenia che finalmente varchiamo. Dopo Dravograd, la prima città slovena che incontriamo, abbiamo due opzioni: prendere la R1, la statale che costeggia il fiume a nord, sul lato sinistro della valle, oppure scegliere il percorso a mezza costa sul lato sud. Ovviamente optiamo per la seconda, perchè troviamo più affascinante proseguire su una strada secondaria tra boschi e pascoli! Una volta arrivati a Tribonje decidiamo di addentrarci tra i monti, lungo unapersa_nella_valle.jpg (190116 byte) strada che in pochi chilometri dovrebbe portarci a Vuzenika. Da qui cominciamo a inerpicarci per i monti su sterrato che sale, sale... a un certo punto, presi quasi dal dubbio di esserci persi, chiediamo informazioni agli abitanti di una fattoria (l'unica forma di vita nel raggio di qualche chilometri). Una ragazza gentilissima che parla inglese prima ci guarda stranita, chiedendoci perchè mai per andare a Maribor siamo passati di lì, poi ci mette sulla buona strada, spiegandoci come arrivare a Vuzenika e consigliandoci di proseguire poi per Podvelka. A Vuzenika incontriamo un gruppo di ragazzi svizzeri, che si sta recando in bici a Ptuj dove è in corso il festival europeo degli artisti di strada, a cui parteciperanno anche loro (infatti viaggiano portandosi sulle bici anche i ... ferri del mestiere!). A Podvelka, esausti per le mille fatiche dello sterrato sconnesso, abbandoniamo il lato sud, attraversiamo la Drava e prendiamo la R1 per gli ultimi 33 km. Arriviamo a Maribor verso le 17.00, quando ormai l'ufficio informazioni è chiuso, quindi ci dirigiamo verso l'ostello della gioventù, che ha l'ingresso in comune con un hotel... Senza rendercene conto prendiamo una stanza all'albergo anziché all'ostello, poi dopo una cena frugale facciamo un giro per la città, molto graziosa (è la seconda città più importante della Slovenia, subito dopo la capitale), anche se dobbiamo camminare sotto la pioggia. 

 


Sesta tappa: Maribor - Ptuj

Domenica 14 agosto 2005

 

Tempo effettivo di pedalata: 1h e 51’

Media: 17,90 km/h

Tappa di trasferimento tutta su strada (R9), abbastanza noiosa. In una Ptuj già invasa da artisti di strada di ogni genere e nazionalità, troviamo alloggio in un campeggio ben attrezzato annesso alle terme, che sonoponte_ptuj.jpg (105953 byte) molto frequentate. Il campeggio allestito per gli artisti di strada è proprio di fronte... e la musica ci terrà "compagnia" fino alle sei del mattino... La città è veramente molto bella, e si merita la sua fama di "gioiello della Slovenia". Da consigliare il ristorante che si trova all'ingresso della città, subito dopo il ponte pedonale sulla Drava; non particolarmente costoso e di qualità, con una bella terrazza sul fiume.

 


Settima tappa: Ptuj -Podcetrtek, 49 km

Lunedì 15 agosto 2005

 

Tempo effettivo di pedalata: 2h e 33’

Media: 19,35 km/h

Dopo una notte di pioggia e vento (ma la tenda Quechua ha retto benissimo!) ci apprestiamo ad abbandonare la Drava, che procede placida verso est, fino ad incontrare il Danubio, mentre noi ci dirigiamo verso sud. Oggi è ferragosto, ma non si vede... Cielo grigio, nuvole basse e temperatura autunnale ci accompagneranno per tutta la tappa. Attraversiamo Podloze e proseguiamo lungo la strada n. 432 verso Poljkane, da dove ci immettiamo sulla n. 219 che scende verso sud. Quindi passiamo da Podplat fino ad arrivare alla meta di oggi, Podcetrtek. Il paese è formato da un incrocio con poche case. Poco fuori si trova il complesso delle terme Olimia, molto noto e molto frequentato. Noi siamo in un campeggio situato poco prima del paese, con annesso un parco acquatico che però non sfruttiamo, visto che nel pomeriggio piove. Dall'altra parte della strada c'è una trattoria - ostello della gioventù dove ceniamo abbondantemente pagando molto poco e dove facciamo colazione l'indomani. Il nostro vicino di tenda, che viene da Forlì, non ci fa ben sperare per il futuro, perchè ci dice che da una settimana piove tutti i giorni... . 


Ottava tappa: Podcetrtek - Krsko, 50 km

Martedì 16 agosto 2005

 

Tempo effettivo di pedalata: 2h e 55’

Media: 17,56 km/h

La tappa di oggi è un vero calvario, ogni paese è una stazione della via Crucis! Sarà perchè ci siamo svegliati alle 7.00 ma non siamo riusciti a partire prima delle 9.30 a causa della pioggia, sarà perchè dopo due ore fermi nella lavanderia del campeggio siamo infreddoliti come due pulcini, il morale è proprio basso. Di conseguenza la prestazione sportiva odierna ne risente notevolmente... Partiamo da Podcetrtek, passiamo da Imeno, poi Prelasko, Bistrica, Obsotli, Podsreda e Senovo. L'obiettivo della tappa era Otocec, vicino a Novo Mesto, tuttavia vista la giornata storta decidiamo di fermarci a Krsko (più ci addentriamo in Slovenia e più le vocali spariscono...), sicuramente la città più brutta vista in questa vacanze e sede, lo scopriremo poi, dell'unica centrale nucleare della Slovenia. Ci fermiamo al Pacific Hotel dove dormiamo e ci prepariamo per il tappone del giorno dopo.


Nona tappa: Krsko - Lubiana, 120 km

Mercoledì 17 agosto 2005

 

Tempo effettivo di pedalata: 5h e 56’

Media: 19,03 km/h

A Krsko impostiamo il percorso da seguire: possiamo dirigerci verso Lubiana seguendo la valle del fiume Krka, oppure scegliere la strada che passa più a nord; entrambi sono indicati come panoramici dalla nostra mappa, ma visto che il leit motiv della vacanza è seguire le vie d'acqua, scegliamo di pedalare sulla strada lungo la Krka. L'idea è di seguire il fiume fino a Gabrovcec, da lì imboccare la strada 216 verso nord e arrivare a Ivanka Gorika dove potremo prendere il treno per Lubiana. Cominciamo sotto una pioggia che non ci molla per 50 km. Pedaliamo lungo la strada n. 5 e poi la n. 673. In corrispondenza di Malo Mrasevo ci immettiamo sulla 419 in direzione sudovest; attraversiamo la Krka e, sempre pedalando sulla 419, ci dirigiamo verso Novo Mesto. Da lì cominciamo a costeggiare il fiume, in un paesaggio veramente bello, nonostante la giornata, e che ci mette di buonumore. Riattraversiamo la Krka poco dopo Vavta Vas, dove prendiamo la strada n. 216. Arrivati a con_fienile.jpg (105505 byte) Zuzemberg comincia a balenarci il pensiero che possiamo arrivare in bici fino a Lubiana. Rimandiamo la decisione a Gabrovcek; visto che le gambe girano bene e siamo molto carichi decidiamo di proseguire almeno fino a Grosuplje, perciò, anziché proseguire verso nord sulla n. 216, per arrivare alla ferrovia, prendiamo la strada 647 che per alcuni chilometri attraversa il bosco su sterrato (bellissimo questo tratto!). Da Grosuplje a Lubiana mancano ancora pochi chilometri, che facciamo in volata! Arrivati in città proseguiamo verso nord per altri 6 km (come dire... dopo 114 km cosa vuoi che siano altri 6!) fino al campeggio della città, molto grande elubiana.jpg (115874 byte) molto bello, pieno di alberi, in riva al fiume. Forse proprio per questo la mattina dopo ci svegliamo all'alba in piena nebbia! Ma dopo che la nebbia si è diradata la giornata volge al bello e nei due giorni di sosta riusciamo a vedere con calma la città, facendo anche un'escursione alle bellissime grotte di San Canziano, che raggiungiamo in treno (sono vicino alla stazione di Divaca) passando attraverso un paesaggio bellissimo. 


Decima tappa: Lubiana - Belsko, 81 km

Sabato 20 agosto 2005

 

Tempo effettivo di pedalata: 4h e 38'’

Media: 17,89 km/h

Partiamo da Lubiana e decidiamo di attraversare le paludi a sud della città (Ljubljansko Barje), muovendoci verso Rudnik. Poi giriamo verso sud ovest, verso Crna Vas, Lipe e Podpec. Da lì prendiamo la 642 verso Borovnika, passiamo dal bel borgo di Bistra, dove c'è un castello, e da lì verso Vrhnika, poi Logatec (impegnativo questo tratto di percorso, con molte salite!), Kalce, Grcarevec fino a Planina, dove usciamo dalla strada principale e facciamo una deviazione passando da Lohaca e Studeno, il che ci richiede parecchio sforzo perchè dobbiamo pedalare per tratti di salita piuttosto duri. Ci fermiamo nell'unico albergo che troviamo dalle parti di Belsko, una sistemazione molto triste, con arredi anni '50-60 e un proprietario che ricordava per simpatia e verve il maggiordomo degli Addams. Comunque siamo stanchi, c'è un temporale all'orizzonte... e perlomeno abbiamo un tetto sulla testa! Una volta sistemati, a bici scariche andiamo a visitare il bellissimopredjama.jpg (175283 byte) castello di Predjama, che si trova a pochi chilometri da lì, costruito proprio a ridosso delle rocce. Si possono visitare anche le grotte sotto al castello, molto diverse da quelle di San Canziano, perchè hanno un'atmosfera più cupa, ma molto affascinante! La sera, prima di andare a dormire, sulla rete TV slovena in lingua italiana di Capodistria vediamo le previsioni del tempo. La nostra intenzione era di andare verso l'Istria, passare un paio di giorni di relax a Isola e Pirano, poi tornare a casa via Trieste e Monfalcone, arrivando a Grado. Purtroppo le previsioni, mai così azzeccate, non ci danno speranza, pare che proprio lì sia in arrivo un nubifragio che dovrebbe durare anche nei giorni successivi. Decidiamo perciò di andare verso Trieste e tornare a casa con una settimana di anticipo; domani, purtroppo, sarà la nostra ultima tappa!


Decima tappa: Belsko - Trieste, 54 km

Domenica 21 agosto 2005

 

Tempo effettivo di pedalata: 2h e 58'’

Media: 18,68 km/h

Dopo la colazione, non compresa nel prezzo della camera (lo scoprono con disappunto anche gli altri avventori, che se ne vanno imprecando in strane lingue!) ci dirigiamo sotto la pioggia verso Trieste. Partiamo subito con una bella salita, in direzione Landol. Il paesaggio oggi cambia completamente, perchè attraversiamo il Carso, molto spettacolare. Passiamo da Hrusevje, poi a Slavinje, Senozece, Divaca e Basovizza, da dove entriamo in Italia tra l'indifferenza delle guardie di frontiera che neanche ci guardano. Scendiamo verso Trieste, superando le auto ferme in coda a causa del traffico del controesodo, e arrivati in Piazza Unità d'Italia ci facciamo immortalare alla fine di questo viaggio, sotto un cielo minaccioso.

arrivo_a_trieste.jpg (108744 byte)

Commenti:

- tempo pessimo quest'estate, ma è stato così in tutta Europa, anche in Italia. In Slovenia la pioggia ci ha fatto compagnia tutti i giorni, anche se il papà che ho incontrato fuori da un supermercato a Lubiana mi assicura che di solito le estati sono soleggiate... 

- abbiamo attraversato paesaggi molto belli, sia in Austria che in Slovenia. Se amate i boschi e il verde questa è la vostra vacanza!

- In Slovenia non ci sono piste ciclabili, ma in bici si può viaggiare tranquillamente sulla viabilità ordinaria.

- Alcune tappe sono state impegnative, con parecchi sali scendi, ma anche per questo molto più ricche di soddisfazioni; ogni giorno un duello con le salite, la cui conquista ripaga lo sforzo e poi ti regala lunghe discese!

- come sempre incontriamo persone molto disponibili; alla nostra terza vacanza in bici ci viene il sospetto che non sia una caratteristica della popolazione dei Paesi che attraversiamo, ma che siamo proprio noi con le nostre bici a suscitare la loro solidarietà!

Hosted by www.Geocities.ws

1