L'11 Novembr 1984, il cardinale Joseph Ratzinger (Benedetto XVI.),
rilascia un’intervista alla rivista
"Jesus", edita dalle
Suore Pauline. L’intervista s’intitola "Perché la fede è in
crisi", ed è pubblicata col suo esplicito
permesso.
Nell’intervista
egli afferma che la crisi della fede affligge la Chiesa in tutto
il mondo. In questo contesto,
l’attuale papa rivela di aver letto il
"Terzo
Segreto",
e che
esso si riferisce ai "pericoli
che minacciano la fede e la vita dei cristiani; e, di
conseguenza, la vita del mondo".
Il
cardinale Ratzinger, dunque, conferma la tesi di padre
Joquim Alonso riguardo alla diffusione dell’apostasia nella
Chiesa. E, nel corso dell’intervista,
afferma che il
Terzo
Segreto
di Fatima si riferisce anche "all’importanza
dei Novissimi",
(la Fine dei Tempi; le Ultime Cose), e che:
"Se non lo si pubblica — almeno per ora — è per evitare di far
scambiare la profezia religiosa con il
sensazionalismo."
Fotocopia della rivista Jesus:
Ecco l'intervista rilasciata ed approvata dal
Cardinale:
—
«A
una delle quattro sezioni della Congregazione spetta l'occuparsi
di apparizioni mariane.
Cardinal Ratzinger, lei ha letto il cosiddetto
"Terzo Segreto di Fatima",
quello inivato da suor Lucia a papa Giovanni
che non volle rivelarlo, e ordinò di
depositarlo negli archivi?»
—
«Sì, l'ho letto.»
—
«Perché
non viene rivelato?»
—
«Perché, stando
al giudizio dei pontefi, non aggiunge nulla di diverso a quanto un
cristiano deve sapere dalla rivelazione: una chiamata radicale
alla conversione, l'assoluta serietà della storia, i pericoli che
incombono sulla fede e la vita del cristiano, e dunque del mondo.
E poi, l'importanza dei Novissimi.»
—
«Se
non lo si publicò – almeno per ora – è per evitare di far scambiare la profezia
religiosa con il sensazionalismo; ma i contenuti
de quei Terzo Secreto,
corrispondono all'annuncio della
Scrittura
(1),
e sono ribaditi da molte altre apparizioni mariane, a
cominciare da quella stessa di Fatima
(2),
nei suoi contenuti noti. Conversione, penitenza sono condizioni
essenziali alla salvezza.»
1.)
Nel libro del'apocalisse.
2.)
Quello che
quello che
rivelò Suor Lucia;
e quello che rivelò
Giovanni
Paolo II:
"I miei
predecessori
proporzionarono informazione
in maniera
diplomatica".
Cioè, il cosidetto
"Terzo
Segreto" –versione
diplomatica–, che, di fronte alla minaccia
d'un olocausto atomico fra il blocco de l’Est
e l’Occidente, Papa Giovanni XXIII.
fecce inviare alle principale potenze mondiale nel 1963.
Ne l'intervista, il cardinale,
inoltre, rivela che "i contenuti del "Terzo
Segreto", corrispondono a
quello ch'è annunciato nella Scrittura,
(nel libro dell'apocalisse), e
viene ribadito da molte altre apparizioni
mariane, a cominciare da quella stessa di Fatima:
La Salette,
Fatima,
Akita, Kibeho, Amsterdam, Garabandal etc.
Questa intervista della rivista "Jesus",
si pubblicò sul libro "The Ratzinger Report",
giugno 1985,
con più di 1.000.000 di copie stampate, in
inglese, Francese, tedesco ed italiano. Ma i riferimenti al
"Terzo
Segreto" erano stati
eliminati.
Nonostante, nel libro si
ammette che "la crisi della
fede, segnalata per il Padre Alonso nel suo studio su
Fatima, fu profetizzata nel Terzo
Segreto, e sta già su di noi,
per tutto il mondo intero."
Nella parte
d’intervista riportata sopra, il cardinale afferma che il
"Terzo
Segreto" contiene una "profezia religiosa" che non può essere
rivelata "per evitare di far scambiare la
profezia religiosa con il sensazionalismo".
Ciononostante, il 26 giugno
2000, lo stesso Cardinal Ratzinger afferma che il Terzo Segreto si
riferisce unicamente a vicende già avvenute (culminate nel tentato
omicidio del Papa nel 1981) e non contiene alcuna profezia
riguardante il futuro.
–
Cos’è che ha indotto il Cardinal
Ratzinger a modificare la sua precedente testimonianza?
Perché il 26 giugno 2000 lascia
intendere che il
"Terzo
Segreto"
potrebbe essere soltanto il frutto
dell’immaginazione di suor Lucia?
C'è sempre una ragione per tutto, ma
quale è la più giusta in questo caso? La risposta ce la potrebbe
dare propio quel
Terzo
Segreto –versione
diplomatica–
(vedi anche Versione
ufficiale vaticana, giugno 2.000.)
Il cardinale Ratzinger,
l'attuale papa Benedetto XVI, disse
nel suo discorso di presentazione del
Terzo
Segreto, giugno 2.000,
che
«quella era
la sua interpretazione personale, e forse altri ci arrivano ad
altre conclusioni.»
–
Non è dogma di
fede, credere nelle apparizioni di Fatima; neppure
è un dogma di fede credere quello che il Vaticano ci presentò
a giugno 2.000,
–
molti
confondono
intenzionatamente.
Non
è un documento del Magistero della Chiesa,
e quindi non obbliga nessuno a credere ciò che esso
contiene
(Il Magistero della Chiesa è
l’autentico ufficio dell’insegnamento del Papa, o del Papa insieme
a tutti i vescovi in unione con lui. Ma il Papa
preferì non parlare.)
Ricordiamo che né il papa Giovanni Paolo
II., né Suor Lucia di Fatima, non fecero
nessuna dichiarazione sul "Terzo
Segreto",
in giugno del 2.000;
nemmeno più tardi.
–
Seguendo le parole del'attuale
Papa Benedetto XVI, ognuno è libero di investigare ed operare
in verità e serietà,
secondo la sua coscienza.
Il Vaticano disse già quello che
voleva dire.
(v.
Versione
ufficiale vaticana.)