il Rimino 2018


Rutelli, fuori (tempo) dal Pd. Da "il Rimino" del 31 Ottobre 2009


Sfogliando la Margherita dà l'addio a Bersani e gli dice che è un vecchio comunista. Sembra Berlusconi
Lo strappo, intitola oggi il "Corrierone" annunciando che Rutelli lascia il Pd: "Questo non è il mio partito". Un partito che non è mai arrivato, ovvero "mai nato", confessa Rutelli a Marco Cianca.
Inevitabile, verrebbe da commentare. Ma inevitabile non da oggi, bensì dall'altro ieri. Da quando cioè lo stesso Rutelli s'era orientato verso il Pd, non vedendo che per compagni di strada aveva quei personaggi che ora giudica scomodi perché nel loro sangue politico hanno le cellule di Pci, Pds, Ds.
Se n'è accorto soltanto ora. Il Pd è nato dall'incontro di due chiese, quella comunista e quella democristiana. Punto e basta. Adesso siamo al bere od affogare, lo dimostrano i tre milioni di partecipanti alle primarie. Finora Rutelli è stato un vertice del Pd, da oggi gli spara a palle incatenate.
La Margherita non rispunterà, promette Rutelli. Ma lo dice fuori tempo massimo. Il suo addio doveva scattare prima delle primarie. Sarebbe stato meno melodrammatico e più serio.
Rutelli è stato atteso sull'uscio del Pd da Casini che mira a prendere assieme a lui 5 milioni di voti. Ma ad occhio e croce, in linguaggio impolitico, forse mettere d'accordo due partiti moderati risulterà alla fine un'impresa non troppo facile, se non verrà un aiuto esterno, magari da Fini. Per arrivare allo scopo, abbattere il partito del cavaliere.
Fra ex dc sanno comprendersi, ma anche terribilmente mettersi in competizione (il verbo odiarsi è forte ma non fuori luogo). Due partiti, uno di Casini ed uno di Rutelli, a quante correnti sapranno dar vita?
Adesso siamo curiosi di sentire quanti Margheritini che seggono in parlamento si schiereranno con Rutelli. Molti sono di antica fede democristiana lavata in quella retorica del "bene comune" che li portava a decretare il superamento della divisione fra destra e sinistra. Il progetto di questo centro che vorrebbe condizionare tutto e tutti, non dà loro ragione, gli offre solamente una nuova casa dove trovare ristoro. Se c'è un centro, ci debbono essere anche le altre zone politiche che quel centro vuol riassumere o superare.
Sfogliando la Margherita, Rutelli dà l'addio a Bersani e gli dice che è un vecchio comunista. Sembra Berlusconi.
Antonio Montanari



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