ASSOCIAZIONE DEGLI EX ALUNNI DELL'I.T.C.G. "E. CESARO"

TORRE ANNUNZIATA (NA)

 

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INDICE DELLA PAGINA:

I.T.C.G. "E.Cesàro"

Ricordando E. Cesàro

 

ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE E PER GEOMETRI

ERNESTO CESARO

Via A.Volta, 2 - 80058 TORRE ANNUNZIATA (NA)

 

     L'Istituto "Ernesto Cesàro"  ha 75 anni; nacque, infatti, nel 1931 come  Istituto Tecnico  inferiore.  La scuola, frequentata da 46 alunni,  si trovava in un piccolo edificio ai margini del quartiere "Polveriera" e precisamente in via Eolo. La nostra città, in quegli anni, era caratterizzata da un buon tessuto industriale che assorbiva, anche, manodopera impiegatizia a livelli di media specializzazione. L'Istituto Tecnico nacque per soddisfare tale richiesta di mercato del lavoro locale ed anche come naturale processo di emancipazione degli strati di piccola borghesia locale, che trovava nell'istruzione dei propri figli un veicolo di promozione sociale. Tale aspetto si rafforzò a partire dal 1939, quando la scuola ottenne dal Ministero anche il ciclo di studi superiori (in totale 8 anni).

     Con il dopoguerra la sede dell'Istituto venne spostata da via Eolo alla vicina via Parini, in un edificio ampio e bello (sede  attuale della Scuola Media Manzoni). Gli studenti, quasi tutti maschi, non superavano il numero di 150;  i diplomati trovavano tutti facile accesso o in molteplici attività di tipo impiegatizio o nella libera professione. La scuola incominciò a crescere rapidamente, soprattutto per fattori economici e sociali quali: la ripresa del dopoguerra, la forte domanda di istruzione, da "leggere" come espressione di emancipazione sociale da parte dei ceti popolari della città, l'iniziativa dinamica di un preside, monsignor Gennaro Castaldi, determinato nel fare "decollare" l'Istituto.  

     Le tappe dell'espansione del Cesàro furono due:

1 - L'istituzione nel 1955 di un corso per geometra (inizialmente come sede distaccata del "Della Porta" di Napoli) che allargò l'offerta formativa e ripose,  in maniera tempestiva, alla domanda di tecnici a medio livello rispetto alla fase di forte sviluppo urbano ed infrastrutturale che interessò, in quegli anni, anche il territorio di Torre Annunziata.

2 - La costruzione di un nuovo edificio scolastico moderno e polifunzionale (l'attuale via A. Volta). Siamo nel 1958, Torre Annunziata ha il primo vero e proprio edificio scolastico a livello di istruzione superiore. Il "Cesàro" divenne un polo di riferimento, a livello intercomunale, per gli studi superiori, in virtù di una funzionalità ricca anche di contenuti. La scuola crebbe, si arrivò, alla metà degli anni sessanta, a superare i mille studenti e l'edificio si ampliò di una nuova ala che ben fu inserita nel corpo centrale. Fu quello il periodo di massimo sviluppo dell'Istituto, in quanto era inserito in una dinamica di forte promozione sociale dei ceti popolari di Torre Annunziata e di un mercato del lavoro locale che assorbiva quasi il 100% dei diplomati (sia ragionieri che geometri).  

Negli anni settanta esplosero le contraddizioni della società italiana: c'era stata una crescita economica forte, ma squilibrata territorialmente, a cui non si accompagnò un razionale riassetto dell'organizzazione di tutta la società. Iniziarono i "mali" anche del sistema scolastico italiano; il Cesàro, oggettivamente, fu dentro tale processo. L'Istituto cresceva, perché la domanda di scolarizzazione era forte (si arrivò a 1600 studenti) ma le risposte a tale crescita furono inadeguate od addirittura assenti. Un esempio per tutti: durissimo fu il periodo del post-terremoto nel 1981 nell'Istituto. Alla dovuta solidarietà a 20 famiglie occupanti tutto il piano terra dell'Istituto, le istituzioni preposte lasciarono sola la comunità scolastica a gestire per 5 anni la situazione creatasi. In tale contesto, negli anni immediatamente seguenti, si sviluppò la crisi materiale e morale di Torre Annunziata, da cui con fatica la città cerca di uscire.

Il Cesàro, in questa "uscita", pur fra mille contraddizioni, si è sforzato di fare la sua parte, in una realtà in cui le soluzioni locali dipendono, spesso, anche da contesti nazionali ed internazionali. Per concludere, se è vero che gli esempi positivi accendono gli animi dei giovani, allora è bene chiudere queste note ricordando che il nome della nostra scuola viene da lontano, da Ernesto Cesàro, torrese morto nel 1906, conosciuto in Europa per la passione e per il rigore dei suoi studi di analisi infinitesimale.

                (A cura del prof. Raffaele Cosentino)

 


                                   

 

RICORDANDO     

Ernesto Cesàro

  

Nacque: 12 Marzo 1859 a Napoli (Pal. Fondi)

Morì: 12 Sett 1906 a Torre Annunziata (Napoli)

      Il Cesàro nasce a Napoli e cresce a Torre Annunziata, abita precisamente a Corso Umberto I, Palazzo Filippone. Va avanti con gli studi fino a frequentare l’Università di Liegi. Al quarto anno d’Università, però si trova in improvvisa mancanza di mezzi per terminare gli studi. Chiede ed ottiene un sussidio dai Membri del Consiglio Comunale di Torre Annunziata. Il Cesàro ebbe molti sostenitori, in quanto gli furono riconosciute le proprie capacità Ernesto Cesàroe la sua bravura. Nel 1886, ancora studente, si presenta al concorso di professore ordinario con oltre cento lavori, meritando alta lode e facendosi denominare come un "prodigio di precoce operosità scientifica". Pubblicò diversi saggi di matematica e geometria per la quale ebbe molti riconoscimenti. Morì il 12 settembre 1906 sul nostro litorale, tuffandosi nelle acque agitate, pur non sapendo nuotare, nello slancio amoroso di salvare il figlio in pericolo di annegare, ma viene anch’egli travolto dalle onde.

       Il Comune, non solo si accollò le spese per i funerali, ma concesso a suo figlio Mario un sussidio per continuare i suoi studi liceali.

Ernesto Cesàro studiò a Napoli, poi a Liège e dopo qualche tempo all' École des Mines di Liège. Studiò con Catalano che lo aiutò a pubblicare il suo primo articolo di matematica.

Cesàro ritornò in Italia per un po' di tempo dopo la morte del padre ma poi riandò in Belgio per continuare i suoi studi a Liège. Visitò Parigi e frequentò le lezioni di Hermite, Darboux, Serret, Briot, Bouquet e Chasles alla Sorbonne.

Tornò a Roma dove scrisse 80 lavori e ricevette un dottorato dall'Università di Roma nel 1887. Cesàro tenne la cattedra di matematica a Palermo fino al 1891, quando si trasferì a Roma dove tenne la cattedra fino alla morte.

Il contributo principale di Cesàro fu nella geometria differenziale. Influenzato da Darboux mentre era a Parigi, egli formulò la “geometria intrinseca”. Questo è il suo più importante contributo, da lui descritto nella Lezione di geometria intrinseca (Napoli, 1890). Quel lavoro contiene descrizioni di curve che oggi hanno il suo nome. Il libro tratta anche di superfici e spazi ad n dimensioni.

In aggiunta alla geometria differenziale lavorò su molti soggetti quale la teoria dei numeri, serie divergenti e fisica matematica.

     Ernesto Cesàro non fu solo un semplice ingegno versatile; egli fu un creatore. A venti anni, già insegnava a Bruxelles, celebrando là il nome d’Italia. Da tutto il mondo civile è stimato sopra ogni credere". Queste sono le parole pronunciate da un contemporaneo del Cesàro, che ci aiutano, non solo a conoscere meglio quest’illustre matematico di Torre Annunziata, cui è dedicato l’I.T.C.G. del nostro paese, ma soprattutto queste parole ci fanno comprendere come fosse stimato da tutti.

       Ritrovandoci tutti a leggere la targa marmorea presente all’interno dell’Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri di Torre Annunziata, noi non potremo far altro che migliorare noi stessi, prendendo come esempio il suo stile di vita.

 

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