LA PASTA ASCIUTTA CON LE VONGOLE
Durante il mese che passo coi ragazzi al mare, son rari i
nostri pasti che non abbiano un piattone di pesce per base.
Laggiù, nel piccolo porto, posso infatti sempre comperare e, ad
ogni tramontar del sole con pochi soldi, molta
merce
ancora tutta guizzante e palpitante nei suoi cesti; e poiché i
ragazzi, al mare, sembrano di continuo affamati, così con poca
spesa posso loro porgere pasti vari, copiosi e , sopratutto molto
nutrienti.
Quando poi, ogni sabato, arriva il "Papà" allora io
cerco di sfoggiare tutta la mia scienza cucinaria peschereccia,
anche nella speranza di farmi così perdonare labbandono
nel quale egli viene lasciato (poverino!) per un mese intiero!
Se anche voi foste coi figlioli al mare
se anche voi
attendeste la visita maritale
se anche voi voleste sfoggiar
per lui un po di cucina peschereccia
se,
insomma voleste imitarmi
io, la scorsa domenica, ho fatto
la pasta asciutta con le vongole.
Sorridete, voi che siete della nostra Italia meridionale, per
questo mio accenno alla vostra napoletanissima pasta?
E sorridete anche voi, italiane del settentrione, al poetico
ricordo che vi desta questa prosa di minestra? Al ricordo,
cioè, di quel tal giorno, quando (in una tappa del vostro
radioso viaggio di nozze) avete
conosciuta la pasta
alle vongole, sulla terrazza di una di quelle civettuole
trattorie che invitano e adescano là, sul golfo chè il
più bello del mondo?
E
vorreste ora sapere, come io lho ammannita?
Ecco; così: ho comperato le vongole, cioè quelle
conchigliette a due gusci di color chiaro, e ne ho comperato 2
chilogrammi (giacché, quando costa pochi soldi, si può
abbondare nel condimento) e le ho messe al fuoco in una pentola
vuota.
In un tegame ho fatto poi il relativo sugo.
In olio abbondante ho, cioè, cucinato 4 pomodori privi dei semi
e tagliati in grossi pezzi; quando i pomodori furono quasi cotti,
ho aggiunto tutta lacqua del mare che le vongole, fra gli
spasimi dellagonia, avevano abbandonato spalancando le loro
valve; uno spicchio daglio (al mare si digerisce persino
laglio); alcuni pezzettini di peperone rosso; basilico,
prezzemolo ed origano triti; ed un pizzico di pepe; ho fatto
cucinare per cinque minuti e infine, aggiunte le vongole che, con
un po di pazienza, avevo tolte dai gusci, ho messo il
tegame in credenza.
Allora del desinare ho cotto in acqua leggermente salata un
chilogrammo di spaghetti sottilissimi e compatti; li ho scolati e
infine conditi col mai abbondante sugo e con poco
formaggio pecorino trito, giacché il pesce non ammette
dessere avvicinato dai formaggi che odorano di mucca! Che
successo!
Per pietanza poi (vorreste sapere anche questo?) avevo comprato una fetta di tonno fresco e andate a vedere come si deve prima preparare e come si dovrebbe poscia arrostire una bella fetta di pesce da servire con linsalatina!