Raccolta, discreta, appartata: sono le prime cose che vengono in mente appena entriamo nella piazza Mercanti, il centro medievale di Milano. Un angolo della vecchia città si è qui miracolosamente conservato, lontano dagli sguardi indiscreti, oltre il rumoredel traffico caotico, aldilà delle strutture moderne delle nuove costruzioni. Sistemata a partire dal 1251, ebbe forma quadrata, con sei porte che corrispondevano ad altrettanti quartieri. Al centro vi sorse il Palazzo della Ragione o Broletto Nuovo, fatto costruire dal 1228 al 1233 da Oldrado da Tresseno, il podestà milanese che per primo condannò gli eretici al rogo. Il podestà è qui rappresentato a cavallo, in un altorilievo, sul quarto pilastro del palazzo, e denuncia nel vigore plastico l'evidente influsso di Benedetto Antelami. In una iscrizione sottostante di cinque versi latini, vengono esaltati i numerosi meriti del podestà: quello di aver innalzato il palazzo e quello di aver mandato gli eretici al rogo. Il Palazzo della Ragione, semplicissimo, consta di tre file di arcate su pilastri e di un piano superiore, in cotto, con finestroni a trifora. Alla sua severità fa riscontro la pittoresca Loggia degli Osii, costruita per ordine di Matteo Visconti da Scoto da San Gimignano nel 1316. La piazza è completeta dal barocco palazzo delle Scuole Palatine e della gotica Casa dei Panigarola, uno accanto all'altra in un bel contrasto di stili. E infine, davanti alla Loggia degli Osii, come per un ultimo tocco di bellezza, un pozzale del XVI secolo, con colonne e trabeazione aggiunte nel Settecento.