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A. VERNIERO
NOTA INTRODUTTIVA
alla III/IV EDIZIONE 
Giuliano Kremmerz "Angeli e Demoni dell`Amore" 
Società Editrice Partenopea Napoli 1946 ca.
 

 

 

 

Nota Introduttiva

 

"Con questo volumetto che riproduce un attraente studio di P.Bornia sul "Zanoni del Bulwer,tanto letto e tanto poco compreso,La Libreria Detken e Rocholl di Napoli inizia una collezione di attraenti pubblicazioni in cui si alternano scritti spiritualisti di ogni fede.Mentre il secolo XIX si spegne,dai ruderi del materialismo arido risorge la mistica Psiche,e dal fanciullo al sacerdote, dal medico al matematico,dalla credente alla donna peccatrice la certezza in un`ora migliore dell`umanita`diventa universale.Chi sei tu che leggi? un curioso che sogni vagamente di sentire la tua anima nel tuo pensiero?oppure un predestinato all`iniziazione ed ai segreti della natura animista? o una creatura satolla di mondanita` che cerchi per istinto la tua patria ideale? Chiunque tu sii,leggi attentamente gli scritti che si pubblicheranno in questa biblioteca esoterica: vi troverai in ogni libro ,certamente,una riga che ti astrae dalla sudiceria della materia e in quel sogno di un minuto, forse di un palpito ,sentirai o intuirai una parola o un saluto di Elia.quell`Elia,spirito di Luce,che i Rosacroce salutavano come nunzio della intelligenza di Dio.Ricordati pero`che quelli che tu non intendi,non desiderai:i classici,cioe` quelli che sono scritti in linguaggio chiuso ai grammatici volgari,hanno bisogno di essere meditati nel silenzio :affinche`,come si legge nei salmi,sulla tua pietra la verga di Mose`batta e l`acqua zampilli! Queste pubblicazioni,conchiudento,sono un`opera buona che i librai coraggiosi danno in pasto all`attivita` degli intelligenti - ed io le raccomando a tutti gli spiritualisti italiani,l´unione dei quali in una sola "Luce ideale" io aspiro di raccogliere come in una famiglia sola,pel bene della societa`abbrutita dall`egoismo selvaggio della materia."

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E`probabile che l`iniziativa della "Biblioteca esoterica italiana " e l`accenno a raccogliere in un`unica famiglia gli spiritualisti italiani,fosse in accordo con quanto era stato stabilito ,nel 1897,dall`"Unione Esoterica Italiana" della quale il Kremmerz faceva parte,come membro del comitato esecutivo centrale,con Giovanni Hoffmann U.Frenchel,Giacomo D.Scotti,Pietro Bornia e Fulgenzio Bruni. Il Kremmerz,nella sua opera di propaganda ,ha iniziato,almeno nella forma,con l`adattarsi per quanto rara possibile alle idee piu`diffuse in quel tempo,riguardo gli studi esoterici,in modo da introdursi ed affermarsi, senza far strillare troppo i seguaci delle varie correnti che allora dominavano.Solo poco alla volta, in un lento processo di paziente evoluzione,e`giunto a dire con mggior chiarezza quale fosse il suo pensiero a riguardo.Ed e`cosi`che partendo in breccia contro l`egoismo materialista e cercando di non urtare troppo le varie forme di credenza religiosa,e`giunto poi,per opporsi al dilagare delle piu`fumose ed inconcludenti nuvolaglie spiritualiste,a dichiarare che la Scuola da lui fondata era materialista.Su questo materialismo del Kremmerz vi sarebbe molto da dire,se non altro,per distinguersi in due grandi periodi separati fra loro dalla data 1910 epoca della pubblicazione della "Porta Ermetica" e rinnovamento della Scuola da lui formata.Nel primo periodo il Kremmerz e`piu`vicino a quelle che possono considerarsi le idee e gli atteggiamenti di una delle correnti occultiste francesi,che facevano capo attraverso il De Guaita,il Papus,ecc. ad Eliphs Levi.Nel secondo periodo invece,si libera decisamente da queste influenze,sia pure prese in prestito come abito semplicemente formale ed entra decisamente in quella linea di tradizionalita`italica che particolarmente lo distingue da tutti gli autori sia italiani che stranieri . 


La monografia "Angeli e Demoni dell`Amore"fa parte del primo periodo.Non e`quindi da meravigliarsi se in essa l`opposizione fra il nascente cristianesimo e la decadente romanita`pagana venga presentata piu`sotto l`aspetto comune e caro alle folle credenti nella"buona novella",che non sotto l`aspetto veramente sacro e iniziatico.Era come abbiamo gia`detto nel program ma del Kremmerz,rimarra`meravigliato, se ha preso alla lettera questa posizione cristianeggiante dell`autore,nel leggere frasi come queste: "come dire ai neofiti che il cristianesimo e il giudaesimo,religioni o sette o eresie,non hanno niente a vedere coi salmi davidici,le croci,le parole schematiche che abbonderanno nelle operazioni iniziatiche? come spiegare che la Miriam non e`la Concezione del cattolicesimo..."e? "chi avrebbe osato una definizione nuova nella carita`e dell`amore dopo il dilagare dei secoli di eresia cristiana ?" Si noti che questi passi sono tratti dagli scritti che riguardano l`"insegnamento segreto", esclusivamente riservato agli appartenenti alla Scuola Kremmerziana,e pertanto liberi da ogni considerazione di propaganda e convenienza.Del resto anche nei lavori di volgarizzazione come l`"Avviamento alla Scienza dei Magi"la"Porta Ermetica" la "Ricerca della verita`ermetica",i"Dialoghi sullèrmetismo"ecc. si possono facilmente cogliere accenni che corrispondono allo stesso concetto. Non abbiamo fatto le sue esposte citazioni per il gusto di far apparire il Kremmerz come un anticristiano, un antigiudeo,un mangia preti e simili,ma semplicemente per mettere in chiaro la sua posizione iniziatica e il suo atteggiamento di equilibrata neutralita`e benevola tolleranza verso tutte le forme religiose. Sempre pronto,quando e`necessario,a prendere il buono dove si trova,senza spirito di parte,ma nello stesso tempo senzafare come tanti occultisti che si appoggiano esclusivamente ad un qualunque aspetto religioso per cantare allegramente come le cicale in estate. 


Il Kremmerz,lo dichiara nei suoi scritti non si atteggia ad innovatore e tanto meno a creatore di nuove teorie ,ma espone in forma moderna alcuni aspetti di quell`insegnamento tradizionale che sia oralmente che per isritto si e`conservato nelle varie organizzazioni a carattere iniziatico. Pero`,a differenza della maggior parte degli scrittori che si occupati di tali studi,il Kremmerz non e`il semplice erudito ricercatore e volgarizzatore delle dottrine ermetiche.Egli,prima di tutto e` sopra tutto e`stato un paziente ,tenace,accorto ed appassionato sperimentatore,che ha fatto della pratica magica il continuo ed il piu`importante scopo della sua vita.E molte ragioni inducono a far ritenere che la sua formazione di provetto sperimentatore non sia stata acquistata per tentativi, piu`omeno fortunati,in direzioni diverse,ma dovuta al fatto della sua regolare appartenenza ad un ramo partenopeo di un vecchio gruppo iniziatico.Proprio come nelle antiche scuole iniziatiche era in uso. Cosicche`mentre per gli altri autori,in generale,tutta la loro attivita`,o per lo meno quella piu´importante, s`inizia e termina coi loro scritti,per il Kremmerz,la sua opera di volgarizzazione,per quanto tenga un posto di primo piano nella letterarura al riguardo ,in realta`non e`che una parte,e non la maggiore,della sua attivita`. Ci troviamo di fronte non ad un teorico,che nel campo propriamente magico e`pressoche`come chi pretendesse di fare il pittore leggendo le Vite del Vasari,ma di fronte ad un realizzatore,un vero maestro di magia. Ed e`forse per questo che in alcune parti delle sue opere si possono ancora avvertire le genuine risonanze delle antiche iniziazioni misteriche ed il sottile fascino della misteriosa magia tradizionale. Per lo studioso che voglia rintracciare i sottilissimi fili che formano la pressoche`invisibile trama dell`incredibile trasmissione,fino ai nostri giorni,delle antiche tradizioni sapenziali,il Kremmerz, specialmente per quanto riguarda l`Italia e`un punto di riferimento di grandissima importanza. Non solo,ma anche per lo storico che vuole rendersi conto delle manifestazioni palesi dei vari movimenti che sono sorti alla fine del secolo passato ed al principio del presente, e`certo che deve interessare il movimento che,in Italia,faceva capo al Kremmerz. E cio`sia detto non solo per cio`che riguarda la storia dell`occultismo in Italia,ma bensi`per la storia dell`occultismo in generale.E`cosi`non puo`destare meraviglia il fatto che il De Gèrin-Ricard,nella sua recente "Historie de l`Occultisme"non solo non accenna neanche con la piu`piccola nota al Kremmerz,ma mostra d`ignorarne persino l`esistenza. 


Data questa posizione del Kremmerz di volgarizzatore e continuatore della tradizione magica, e`cosa difficilissima lo stabilire quale sia il suo personale contributo rispetto a cio` che e`da farsi risalire alla Scuola dalla quale Egli proviene.Non vale certo il considerare come argomenti originali quelli che non figurano in altri autori,precedenti o contemporanei, poiche`cio`potrebbe indicare che sono stati comunicati per la prima volta in pubblico,ma non per questo meno strettamente legati all`insegnamento di una Scuola.Percio`vediamo piuttosto quale sia la forma che il Kremmerz ha tenuto nella sua opera di volgarizzazione.E`nostra impressione che,il Kremmerz sia di un abilita`sorprendente.Presenta gli argomenti con frasi scorrevoli, con motti d`arguzia,con un senso di critica garbata che avvincono il lettore e lo inducono a proseguire piacevolmente nella lettura,sempre in attesa che da un momento all`altro,i`autore mette le carte in tavola, e finalmente porga l`ultima,la definitiva vera chiave di tutti gli enigmi che a mano a mano si sono accumulati nella mente del lettore.Finita la lettura rimane la sensazione come se in conclusione il Kremmerz dopo averci avvinti e tenuti sospesi ,non avesse detto niente di definitivo. Eppure anche questa sensazione non risponde a verita,poiche`il Kremmerz in realtà ha detto molto più di quello che il lettore non sospetti. Soltanto lo ha fatto con tanta abilità che, solo una più accurata indagine, può dare il modo di accorgersene ad avviare il lettore ad afferrare quasi in un lampo, le basi su chi poggiarsi per giungere, con un lavoro che rappresenta la propria conquista, a quelle che dovranno essere le personali conclusioni. In definitiva interessare il lettore, fargli balenare come delle possibilità questioni anche astruse e lasciare a lui il gusto ed il compito di proseguire. 




Ecco il suo metodo. E anche in questo il Kremmerz si mantiene nella forma perfettamente classica dell'insegnamento a carattere iniziatico. Nel presente opuscolo, per quanto senza pretese, non manconao degli spunti interessanti. Sulla possibilità di usare una cerimonia religiosa come potente ausilio di un'operazione magica, vi è un richiamo che, anche da un punto di vista puramente pratico, è molto istruttivo. Cosi pure il significato strettamente magico della messa è colto magistralmente nelle sue linee essenziali, anche se il lettore penserà che quel gioco di parole sulla patena ed il calice, il denare e la coppa della simbologia del "Taro" sia piuttosto sibillino. Non meno interessante, e condotta con fine accortezza, è la trattazione della famosa "fattura" ella quale il vero segreto è proprio lo stesso di quello delle cure a distanza dell'ancor più famoso Paracelso. Ed anche questo avvicinamento è della massima importanza e prova che il Kremmerz non parla ad orecchio, con piena cognizione di causa. E' con vero rammarico che, dato il nostro compito e la delicatezza degli argomenti, non possiamo intrattenerci oltre e porre il lettore in condizione di giudicare da se stesso che le nostre osservazioni rispondono rigorosamente alle prmesse della dottrina ermetica. Il lettore che eventualmente è spinto non da semplice culiosità , ma dal fermo volere di conoscere, non si lascerà respingere dalle difficoltà , e portrà anche avvenire che riuscirà ad ottenere qualche incontro con chi, se lo crederà opportuno, potrà guidarlo nelle sue ricerche. Anche oggi non mancano gruppi, per quanto molo chiusi, che si occupano seriamente di questi studi e si tramandano le antiche conoscenze tradizionali. Meno riposte, ma non per questo meno attraenti, sono le considerazioni sull'origine degli amori fatali e l'accenno al Bafometto templare in relazioni alle antiche religioni gentili, argomento, quest'ultimo, che meriterebbe di essere studiato, anche storicamente, con maggiore ampiezza. Ed è inutile seguitare nelle citazioni. In ogni parte il lettore, nuovo a questi studi, portrà trovare qualche notizia interessante. 


Abbiamo continuamente repetuto il nome del Kremmerz ed abbiamo accennato sia alla Scuola da lui fondata, sia alla Scuola dalla quale Egli proveniva, Non sarà quindi fuori luogo accennare alla sua personalità nella vita privata, al posto che gli spetta fra i cultori delle scienze occulte ed alla sua Scuola. A tale proposito, non è possibile passare sotto silenzio che persone incompetenti, orecchianti ed in mala fede, prendendo spunto da un processo svoltosi dopo dieci anni dalla morte di Kremmerz, hanno vomitato un sacco di sciochezze mediante i giornali, le vociferazioni anonime e persino sotto l'usbergo della toga. E' stata una vera gazzarra di vergognosa leggerezza, di ignoranza, se non addirittura la bassa manovra di rette mentalità che in nome dei più alti ideali, a chiacchiere, ancor oggi rimpiangono nostalgicamente i bei tempi quando, per salvar l'anima di un presunto peccatore, gli si bruciava allegramente il corpo. Non potendo far di più, ora accendono il fuoco della calunnia e vi soffiano sopra a tutto fiato. Sempre in nome di quei tali altri ideali... Non ce ne meravigliamo. E' la solita vecchia storia. Ripromettendoci in altra occasione di mostrare quando valgono tali malevoli vociferazioni accenneremo a poche, chiare e genuine notizie, cosi come da documenti autentici, in nostro possesso, risultano. 


Giuliano Kremmerz è lo pseudonimo del Professore Ciro Formisano, nato a Portici nel 1861 e morto a Beausoleil (Francia) nel 1930 . Fu valente insegnante di Storia e Letteratura italiana nei Licei, giornalista, scrittore e valentissimo cultore della medicina omiopatica, senza naturalmente ricordare che in ermetismo, tanto dai seguaci ch dai compententi, è stato sempre considerato come un maestro. Ancora giovane emigrò nell'America del Sud, ove all'attività di giornalista accoppiò quella di esportatore. Tornato in Italia nel 1892, tre anni dopo, nel 1895, costitui` a Lettere, presso Castellamare di Stabia, e completamente a sue spese, un Laboratorio per lo studio e la preparazione di medicamenti ermetici da ditribuirsi gratuitamente . L'anno successivo, nel marzo 1896, fondò "La Schola Pilosophica Hermetica Classica Italiana"., ripristinando con essa l'antica "Fratellanza terapeutica magica di Miriam". Sempre nella stessa epoca, iniziò la sua opera di propaganda delle Scienze dei Magi con la pubblicazione della Rivista il "Mondo Segreto", che usci durante il periodo 1897-1899. Fra i suoi vari lavori, destinati più o meno direttamente al pubblico, sono particolarmente significativi: "Elementi di Magia Naturale e Divina", la "Porta Ermetica" ed i "Dialoghi sull'Ermetismo", lavori che mostrano i vari aspetti del pensiero del Kremmerz e portano un notevole contributo alla letteratura occultista. Particolarmente interessante, per dottrina e pratica, è l'"insegnamento segreto" destinato escclusivamente ai "fratelli miriamici". Esso è diviso in due parti: quella comune a tutti gli iscritti e che è contenuto nei Fascicoli A, B, C, D, e l'insegnamento destinato ad una cerchia ancora più ristretta, i veri e propri "discepoli", e che è, salvo la continuazione del fascicolo D qualche istruzione personale, quasi completamente orale. 


La "Miriam" - cosi brevemente veniva indicata la fratellanza costituita dal Kremmerz - era un organizzazione a carattere iniziatico con gradi, riti ed un Capitolo Operante Occulto che rappresentava il nucleo e la massima autorità della Fratellanza. La manifestazione esteriore della "Miriam" era effetuata mediante vari gruppi, che sotto il nome di Circoli o Accademie, erano costituiti dagli affiliati in varie città d'Italia. Gli scopi che la "Miriam" si riprometteva erano essenzialmente due. Il primo, comune a tutti gli iscritti, riguadavano lo studio e la pratica della medicina ermetica per la guarigione , o quanto meno il sollievo, di chiunque chedesse aiuto sia per sè che per familiari o conoscenti. Il secondo, per i più progrediti mirava ad avviarli al graduale progresso negli studi e specialmente nella pratica della scienza magica. 


Non sarà male aggiungere che gli aiuti, le cure e quanto altro la "Miriam" compiva era sempre fatto, senza eccezione e nel modo più assoluto, gratuitamente. Oggi dopo la persecuzione fascista, che giunse persino alla soppressione violenta di una delle "Accademie" kremmerziane, e specialmente in seguito alla morte del suo Fondatore, si può dire che della "Miriam" non è rimasto che il nostalgico ricordo di un alto ideale, conservato dai pochi superstiti "discepoli" della vecchia Scuola. 


Firenze, 14 agosto 1945



A. Verniero


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