HOME INDEX_EPOCA
 

 

 

Prefazione di Massimo Scaligero 
Paolo M. Virio
IL SEGRETO DEL GRAAL 
Romanzo esoterico
Casa Editrice Rocco - Napoli 1955

 

 

PREFAZIONE 



Con questo " Il Segreto del Graal „, l`Autore, Paolo M. Virio, non ha inteso dare la descrizione di una esperienza moderna del Graal, ma piuttosto una "meditazione,, informa immaginativa e narrativa, che valsa come una tra le diverse possibili vie verso tale esperienza. Nel mondo delle dottrine esoteriche non si può fare a meno di rilevare un equivoco generalmente invalso: ci si volge al Mondo Spirituale, o alla Tradizione, o allo Yoga, con un` attitudine conoscitiva che ignora la mutata costituzione interiore dell'uomo moderno rispetto a quella dell'uomo antico, al quale la Tradizione, ove talune condizioni fossero presenti, parlava senza mediazione alcuna. Si coltiva la conoscenza di certe dottrine con lo stesso modo di conoscere che si è formato nella esperienza del mondo transeunte e finito : per tal motivo il ricercatore si comporta con lo Spirituale non diversamente da come il positivista moderno si rivolge al mondo dei fenomeni : cambia soltanto la forma del limite, ossia l`oggetto, rimane l`laterità.Si prendono le mosse da un " oggetto spirituale „ ben descritto, messo a fuoco seconda un sottile criticismo esoteristico, e si crede in quanto sia così ben fissato, di poterlo in un secondo tempo afferrare, senza avvertire che per una effettiva comunione col sovrasensibile non conta l'oggetto della meditazione bensì l'atto inferiore così suscitato. L'oggetto non è che mezzo, pretesto : può essere albero, sole, Tradizione,concetto,cosa tra le cose.

Non v'è da cercare il Mondo Spirituale fuori dair attività meditativa che lo sollecita, perché in tale. attività il Mondo Spirituale già si esprime : considerarlo come un " oggetto „ che stia lì in attesa di essere conosciuto, per cui possa o non venir conosciuto, è atteggiamento non dissimile a anello del realista ingenuo che crede di avere dinanzi come realtà in sé una " materia „, una " natura „, e si vieta così l`atto della conoscenza. Simile chiarimento va applicato al tema della Tradizione. Non può esistere Tradizione fuori dall'atto dello spirito che la fa risorgere in sé: qui soltanto vive la Tradizione. Si tratta di accorrersene : credere che esista una Tradizione che stia innanzi a noi come una " cosa „, con un suo aspetto misterioso che può anche essere identificato, per cui ci si possa accostare ad essa oppur no, si possa essere fuori o secondò la sua "'ortodossia „, significa ingenuamente scambiare un oggetto o un pretesto dell'attività spirituale per lo Spirituale medesimo : il che è qualcosa come un naturalismo metafisico. Molta confusione e debilitazione sono state recate nel mondo degli studiosi di scienze tradizionali da certo criticismo esoteristico, tecnicamente perfetto ma privi, della coscienza critica slessa del proprio processo conoscitivo. E' evidente che l'Autore di questo " II Segreto del Graal,, ha saggiamente inteso evitare di fissare in forma dottrinaria, e perciò in un dialettismo critico, gli aspetti di una esperienza intcriore che non potrebbe essere delimitata in concetti senza venir snaturata. La forma della narrazione è stata intenzionalmente lasciata nella fase intuitiva e, diremmo, impressionistica, senza elaborazioni che non riguardassero il contenuto esoterico. Sia una simile immediatezza, passando da visione a visione, di sequenza in sequenza, giunge talora al limite ove alita l'inesprimibile. 

Massimo Scaligero


HOME INDEX_EPOCA
Hosted by www.Geocities.ws

1