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La Strada si sviluppa
nell’area della Provincia di Brescia. Partendo dal capoluogo si snoda
a sudest, per chiudersi su Brescia attraverso la zona vitivinicola posta
a nordest (come evidenziato nella cartina). Dal castello di Brescia sul
colle Cidneo, sul cui versante nord si coltiva il vigneto della Pusterla,
ci si dirige verso sud in direzione Azzano Mella, per proseguire in direzione
di Capriano del Colle, Poncarale, Montirone, Castenedolo, Ciliverghe,
Rezzato, Botticino e ritornare a Brescia passando per il sobborgo di Sant’Eufemia.
Brescia è l’inizio e la fine del viaggio enogastronomico e culturale:
Brescia città d’arte che orgogliosamente mostra l’imponenza della civiltà
romana, lo splendore medievale di Santa Giulia, il vigneto urbano produttivo
più grande del mondo: il vigneto Pusterla, ai piedi del castello sotto
la torre detta "dei francesi".
È coltivato a uve invernenga, vendemmiate tardivamente per produrre il
Pusterla Bianco, unico ed escl?????3?°?A?¾usivo vino della città.
La Strada del vino Colli dei Longobardi rappresenta un sistema strutturato
di offerta turistica, che abbraccia un intero percorso e territorio, in
cui gli elementi di attrazione sono costituiti dal vino così come dal
prodotto tipico, dalle attività artigianali, dal paesaggio, dalla storia,
dalla lunga tradizione culturale ed artistica.
I
prodotti interessati dalla Strada del vino Colli dei Longobardi appartengono
a due Consorzi Tutela Vini DOC: Consorzio Tutela di Botticino,
che comprende i Comuni di Brescia, Rezzato e Botticino, sulle cui colline
rocciose in un terreno argilloso-calcarico si coltivano vigneti di Barbera,
Marzemino, Sangiovese e Schiava Gentile per un vino rosso asciutto di
corpo e giustamente tannico. Nello stesso comprensorio si possono gustare
salumi artigianali da piccoli allevamenti, visitare le cave di marmo (dove
in estate si allestiscono programmi culturali, concerti, spettacoli) e
la scuola di restauro che diploma esperti richiesti a livello nazionale.
A Botticino si può visitare un interessantissimo Museo del marmo, articolato
in cinque sezioni che corrispondono alle fasi di trasformazione del famoso
marmo Botticino Classico (impiegato, per citare solo due esempi, nella
costruzione del Vittoriano di Roma e della Casa Bianca a Washington).
La zona è anche ricca di Santuari, come quello di Rezzato e quello
di San Gallo, mete di pellegrinaggi oltre che di passeggiate. Poco lontano
ha sede un importante scuola di formazione che opera ad altissimo livello
?????3?°?A?¾nel settore dell’enogastronomia: la Cast Alimenti. A sud
e a sudest di Brescia le pendici del Monte Netto e della collina di Castenedolo
sono ricoperte dai rigogliosi vigneti delle aziende del Consorzio Tutela
Vini DOC Capriano del Colle.
Il terreno argilloso; e quasi privo di calcare, permette di produrre uve
di trebbiano, per un vino bianco secco, delicato e gradevole, mentre i
vigneti di Sangiovese, Marzemino, Barbera, Cabernet e Merlot compongono
l’uvaggio di vini rossi ideali con i saporiti piatti della cucina bresciana
e i formaggi della zona.
A Montirone il caseificio cooperativo produce con il latte di allevamenti
associati formaggi teneri, come lo Stracchino Bresciano e il Grana Padano
denominatore comune di tutto il distretto. A Ciliverghe, nell’imponente
settecentesca Villa Mazzucchelli, la Fondazione Giacomini-Meo ha allestito
il Museo del Vino e del Cavatappi, con una collezione di oltre 2000 cavatappi
raccolti in ogni parte del mondo, e accanto il Museo della Donna e del
Bambino, con una ricchissima collezione di abiti, oggetti legati al mondo
della donna, giocattoli, etc.
Il marchio della Strada del Vino Colli dei Longobardi raffigura stilizzato
il galletto segnavento, commissionato dal Vescovo Ramperto a un artigiano
locale, per il campanile della chiesa di San Faustino in Brescia.
È un reperto conservato nella sezione longobarda del Museo di Santa Giulia,
punto di partenza del nostro percorso, insieme al vigneto Pusterla che
già in epoca longobarda forniva il suo vino alle ?????3?°?A?¾monache
di quel convento.