strada del vino Rosso Piceno Superiore
Rossopicenosuperiore
Superficie vitata (
iscritta all'Albo): Produzione
massima di uva: Produzione
massima di vino DOC: Vino DOC
commercializzato: |
Il comprensorio
geografico nel quale si produce il Rosso Piceno
Superiore, è alquanto ristretto: la zona è posta tra
Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto. In totale sono
compresi nella zona di produzione 33 comuni. Si tratta di
dolci colli che dal 1977 sono percorsi da una
"strada del vino Rosso Piceno Superiore", che
partendo da Offida, attraversa Acquaviva Picena e giunge
sino a San Benedetto. Il rito della tavola, da queste parti, è stato sempre coltivato con amorevole sollecitudine, come dimostra anche l'esistenza di due Accademie, quella "Picena della cucina" e quella del "Vino de la Marca". Il Rosso Piceno Superiore fa parte del disciplinare del Rosso Piceno. Va detto però che si tratta di due vini molto diversi, sia per caratteristiche che per area geografica. La conoscenza del Rosso Piceno Superiore non è pari alla sua prelibatezza. Questo vino condivide la sua notorietà con il piatto principale della zona: il fritto misto all'ascolana, un'autentica specialità in cui troneggiano le olive farcite. E' considerato da molti un vino "a tutto pasto", che va bene sia con sughi di carne robusti che con carni alla brace, con bolliti e con cacciagione. La ragione c'è: nel "Superiore" larga è la presenza del Sangiovese, accompagnato da Montepulciano e da Passerina e Trebbiano. Un vino particolare: nel colore, che già invita l'occhio ad una gratificante contemplazione: un rosso rubino inconfondibile. Nel sapore, armonico, asciutto, sapido. Nella robusta gradazione, 12 gradi, e infine nell' invecchiamento (l'età ottimale va dai due ai cinque anni). |
Vitigni Il vino Rosso Piceno Superiore è ottenuto con almeno il 60% di uve della varietà Sangiovese e il 40% massimo della varietà Montepulciano. E' consentito il concorso di non più del 15% delle uve a frutto giallo Trebbiano e Passerina. Età ottimale Calice e
servizio Caratteri
organolettici Abbinamento con cibi La proposta di abbinamento tiene conto della struttura e dello stato evolutivo del vino. Più il vino è maturo, morbido e armonico, più si accorda con la sapidità e la succulenza dei cibi. Così, all'esuberanza di una o più componenti di un piatto, fa riscontro il contrasto del vino che appaga il palato e crea armonia. Un vino con doti eccellenti, da armonizzare con piatti al tartufo, con carni bovine, suine e ovine, selvaggina da piuma e da pelo. Un vino che esalta un sapido pane rustico con un gheriglio di noce nostrale, un pecorino stagionato dei pascoli di primavera, un parmigiano vecchio, un morbido, grasso e ben maturo gorgonzola. |