MUSICA - Il rock americano negli anni 70
 

  titolo MUSICA - Il rock americano negli anni 70
  Il racconto trae spunto da numerose fonti tra cui alcuni testi:

"Storia leggendaria della Musica Rock" di Riccardo Bertoncelli

"Il novecento americano" di Ernesto Assante e Gino Castaldo

"La grande storia del Rock" di Rolling Stone

"100 dischi ideali per capire il rock" di Ezio Guitalmacchi

"Rock i 500 Dischi Fondamentali" del Mucchio Extra

"L'America del Rock" di Repubblica

"Soul Music" di Repubblica

"Il grande Blues" di Repubblica

"La grande storia del Jazz" di Repubblica

"Il disco del mese" di Repubblica

"Jazz" di Arrigo Polillo

"Enciclopedia Discografica" di Alessandro Bonini e Emanuele Tamagnini

Enciclopedia del Rock di Gianluca Testani e Mauro Eufrosini (Espresso)

24000 dischi a cura di Riccardo Bertoncelli con Cris Thellung

Playlist di Luca Sofri

Dizionario di Pop e Rock di Paolo Prato

1001 album da non perdere a cura di Robert Dimery

33 dischi senza i quali non si puo' vivere di Ernesto Assante e Gino Castaldo

Un gruppo che rappresenta il passaggio tra gli anni sessanta e settanta e� quello che mette insieme David Crosby, che arriva dai Byrds, Stephen Stills e Neil Young, che erano assieme nei Buffalo Springfield, e Graham Nash, inglese, che faceva parte del gruppo beat degli Hollies. L�avventura inizio� nel 1968 con Crosby, Stills & Nash pronti a mettere insieme quelle armonie vocali di cui erano diventati maestri, la tradizione della canzone folk rock, l�esperienza psichedelica, la lezione californiana delle famiglie dei Grateful Dead e dei Jefferson Airplane, un gusto pop inedito. Il disco d�esordio del 1969 fu un capolavoro, una magnifica fotografia del sentimento dell�epoca. Il loro esordio dal vivo fu glorioso sul palco di Woodstock. Gia� allora la band si era arricchita della presenza del canadese Neil Young e della sua inconfondibile chitarra elettrica. Con l'aggiunta di Neil Young nasce un vero supergruppo, che fa sognare gli appassionati, dura poco ma consegna alla storia due grandi capolavori (il disco D�j� Vu del 1970 e il live Four way street del 1971). Deja vu � uno dei manuali della scena californiana, bello, vibrante, ispirato dal primo pezzo all'ultimo, con alcuni capolavori senza tempo (Teach Your Children, Almost Cut My Hair, Helpless, Woodstock).

David Crosby realizzera� nel 1971 If I Could Only Remember My Name, uno dei dischi pi� belli della musica californiana. Grande e inarrivabile manifesto della scena westcoastiana, ultimo sussulto degli ideali di love & peace, prima pietra della scena cantautorale dei '70, registrato con un formidabile cast e canzoni splendide (Music Is Love, Laughing, Tamalpais High, Cowboy Movie, Song With No Words).

La vicenda a dir poco complicata dei Buffalo Springfield � all'origine della nascita della formazione country rock dei Poco. Due di loro, Richie Furay (voce, chitarra) e Jim Messina (basso, chitarra) vengono proprio dalla band di Neil Young e Stephen Stills. Ai due si aggiungono nel 1968 Rusty Young (pedal steel, banjo), George Grantham (batteria) e Randy Meisner (basso, voce). Quest'ultimo � gi� uscito al momento della realizzazione del disco di esordio (andr� prima nella Stone Canyon Band di Rick Nelson, poi con Linda Ronstadt e infine con gli Eagles), cui d� lo stesso un contributo.

Jim Messina, lasciata la band, formo� assieme a Kenny Loggins un duo che interpreto� in maniera originale il nuovo suono californiano sposandolo spesso al pop.

Randy Meisner fondo� la band californiana degli Eagles insieme a Don Henley (ex Shiloh), Glen Frey, che aveva suonato con Bob Seger e J.D. Souther, e Bernie Leadon, che aveva militato nella band di Dillard e Clark e nei Flying Burrito Brothers. Don Felder, Joe Walsh, Timothy B. Schmit entrarono in varie fasi a far parte della formazione, che fino al 1980 continuo� a mettere a segno successi. Rappresentano la formazione piu� importante e influente degli anni settanta, la band che ha contribuito a codificare gli stilemi del pop nato dalle ceneri del country rock, del rock stesso e della riscoperta folk. Gli Eagles e� una delle bands che definirono il suono americano dalla meta� degli anni settanta in poi. Il successo arrivo� con il primo album che conteneva Take It Easy (scritta da Jackson Browne), fu ampliato dal secondo album Desperado fino al trionfo completo nel 1976 con Hotel Calfornia.

Quando esordiscono su disco, i Doobie Brothers sono un quartetto nato dalle ceneri di band molto attive nella zona di San Francisco e in tutta la Bay Area. Il chitarrista Tom Johnston e il batterista John Hartman arrivano dal country rock dei Pud (originati grazie agli stimoli dell'ex Moby Grape Alexander "Skip" Spence) e hanno anche registrato alcuni demo con il bassista Dave Shrogen per un progetto poi abortito. L'altro chitarrista e cantante Patrick Simmons proviene dagli Scratch, una formazione in cui milita anche Tiran Porter, bassista di colore destinato a unirsi ai Doobie Brothers dal secondo album. Insieme, i quattro producono un suono che � figlio della Summer Of Love, molto corale (tutti cantano assai bene), dai toni psichedelici e blues con ampie tracce di quel r&b che diventer� la spina dorsale della produzione futura, quando il gruppo inizier� a crescere. Con Tiran Porter al posto di Shrogen e un batterista aggiunto (Michael Hossack) la band inizia a plasmare quel suono rigonfio di soul, funky e jazz da contrapporre alla California dei cantautori e con cui costituire un'alternativa pi� frizzante al rock sudista della Allman Brothers Band. Long Train Running � il singolo che serviva per fare il grande salto. La canzone, uno strumentale in repertorio da tempo a cui � stato applicato finalmente un testo, ha tutto per sfondare: micidiale il riff di chitarra, impasto vocale adatto all'epoca ma anche alle radio, epica da grandi spazi. Permangono, forti, le influenze del country e del blues ma si intuisce chiaramente che la band, affiancata dal tastierista Billy Payne (il cui gruppo, Little Feat, sta facendo a Los Angeles un percorso analogo), punta in alto. Takin' It To The Streets e� composto e cantato dalla new entry Michael McDonald, cantante e tastierista proveniente dal Missouri, anch'egli del giro Steely Dan. Nel frattempo continua il valzer dei batteristi, con Chet McCraken al posto di Hartman, mentre John McFee (dai Clover, in cui militava anche Huey Lewis) rimpiazza Jeff Baxter. Della nuova line up � anche il sassofonista di colore Cornelius Bumpus e il percussionista aggiunto Bobby LaKind.

Nati dalla fervida inventiva di Lowell George, che insieme con il bassista Roy Estrada � stato alla corte di Frank Zappa, nelle Mothers of Invention, i Little feat metteveno insieme country, blues, rock, folk, jazz, funky e residui psichedelici. Tecnicamente straordinari, musicalmente eclettici i Little feat (con la presenza di musicisti come Bill Payne, Sam Clayton, Paul Barrere e altri) seppero fare da ponte tra la generazione rock degli anni sessanta e quella del decennio successivo. Dal vivo i Little Feat sono una invincibile armata, e il disco Waiting For Columbus, che ne documenta l'ultimo tour con George (registrato a Londra e a Washington nel '77) diventa uno dei doppi live classici del rock americano, dopo il Live Dead dei Grateful Dead e il Live At Fillmore East degli Allman Brothers. La slide di Lowell ingaggia duelli avvincenti con la seconda chitarra di Barr�re, la band tutta gira a mille riverniciando in colori squillanti il back catalog e regalando versioni da applauso di Willin' e Dixie Chicken (inarrivabile l'assolo al pianoforte di Payne e delizioso l'intermezzo orchestrale in stile dixieland della Tower Of Power Horn Section).

Dopo aver accompagnato Dylan nel tour mondiale del 1966 e collaborato alla stesura dei famosi Basement Tapes, Robbie Robertson, Garth Hudson, Richard Manuel, Rick Danko, Levon Helm provano la carriera autonoma, forti di una lunga esperienza insieme, che risale ai primi '60. Music From The Big Pink del 1968 � una maestosa rassegna sulle radici della musica americana, con canzoni destinate alla storia: Tears Of Rage, The Weight, This Wheel's On Fire, I Shall Be Released. Al secondo passo discografico Robertson e compagni producono il loro capolavoro, emozionante panoramica su oltre un secolo di american music, tra paesaggi rurali, Vecchia Frontiera, Selvaggio West, musica nera, ragtime e gospel. Un successo di classifica, Up On Cripple Creek, e il brano pi� bello di tutto il repertorio, The Night They Drove Old Dixie Down, suggestiva rilettura di vecchie vicende della Guerra di Secessione, in un album compatto, senza un momento di pausa e neppure un fronzolo inutile. Con lo straordinario the Last Waltz del 1978 firmato da Martin Scorsese realizzeranno il piu� bell�epitaffio non solo alla loro straordinaria storia musicale ma anche a una fase dello stesso rock, consumato da un lifestyle che non aveva piu� nulla a che vedere con la vita reale.

Per ricostruire il passaggio dal primo rock americano alla stagione dei cantautori andrebbero ricordati molti personaggi come il cantante e chitarrista John Sebastian ex leader dei Lovin' Spoonful autore di un folk leggero ed elegante o John Fogerty uscito dai Creedence Clearwater Revival.

Il piu� importante e rappresentativo e� Jackson Browne, cantautore di talento, che frequenta la scena da parecchi anni e ha gi� collaborato con Byrds, Tim Buckley, Nico. La sua � una vena molto delicata, poetica, intimistica, che usa la classica canzone/ballata con il massimo esito possibile. Tutti i primi album di Browne sono bellissimi manifesti della scena folk californiana. In For Everyman compare il polistrumentista David Lindley, alla guida di un prestigioso team di musicisti rimasto unito negli anni. Forse il meno solare della folta schiera dei cantautori californiani, terra luminosa per definizione, Browne lo si apprezza maggiormente nei brani pi� dolenti e profondi. In quest'ottica il terzo album Late for the sky � un vero capolavoro, con i temi di amore, perdita, morte, apocalisse gi� accennati nel primo LP, qui stemperati con mano pi� ferma in otto poesie in musica. Runnin on empty rappresenta uno dei dischi pi� belli della scena californiana degli anni '70. � una straordinaria cronaca concertistica ma anche una disincantata visione della vita on the road (The Road, di Danny O'Keefe), commovente, malinconica (lo smantellamento del dopo concerto in The Load-Out), che culmina nella gioiosa rilettura di Stay, il vecchio hit di Maurice Williams.

Un artista che ha rappresentato magnificamente la canzone americana degli anni settanta e� stato James Taylor. Raffinato, elegante, tenue e sentimentale, in grado di muoversi con leggerezza straordinaria tra il folk, il rock, gli echi dell�epopea californiana, ha conquistato con gli anni una levigata musicalita� che e� diventata il marchio inconfondibile di uno stile inimitabile, unico nel sapere mettere insieme modernita� e tradizione, nel legare generazioni diverse con canzoni che riescono a essere davvero senza tempo. Ma Taylor e� anche un eccellente interprete, basti pensare alla sua versione di You�ve got a friend scritta da Carole King e destinata nelle sue mani a diventare un classico.

Tom Waits pensa in jazz, canta con voce roca e profonda, suona il pianoforte in compagnia di un contrabbasso, percorrendo gli anni settanta seguendo istinto e vocazione poetica.

La musica di Randy Newman � invece il filo rosso che lega la grande tradizione della canzone americana degli anni trenta e quaranta ai nostri giorni. Autore per il cinema, cosi� come per stelle piccole e grandi del rock e del pop, Newman ha realizzato dagli anni settanta in poi uno dei piu� straordinari canzonieri americani.

In questo territorio costellato da pop, folk, country e rock si sono mossi moltissimi artisti tra cui l�autore folk John Denver, autore di Leaving on a jet plane (successo di Peter, Paul & Mary) e la cantante pop Carly Simon, ex moglie di James Taylor, che porto� al successo il celeberrimo brano You�re so vain.

La canadese Joni Mitchell e� stata comunque la figura femminile di maggior rilievo dei primi anni settanta, una delle artiste piu� influenti della storia americana (tra le sue eredi Rickie Lee Jones). Ha attraversato la musica americana partendo dal folk acustico, passando per il pop e il jazz.

Con analogo spirito di sperimentazione e ricerca va segnalato Tim Buckley, padre di Jeff Buckley, cantautore degli anni novanta.

Bonnie Raitt, californiana, figlia di John, stella di Broadway, e� una delle piu� grandi autrici e interpreti americane, innamorata del blues.

La cantautrice di maggior successo dei primi anni settanta e� comunque Carole King, ex pupilla del Brill Building, edificio sito in una zona di Broadway denominata Tin Pan Alley,che ospitava gli uffici delle compagnie storicamente piu� importanti dell�editoria musicale.

Gloriosa e� anche la storia di un altro cantautore di culto John Hiatt dotato di uno stile personale e vigoroso che esordisce nel 1974.

Un altro stile molto personale e� quello di Laura Nyro cantautrice innovativa e brillante in bilico tra le influenze folk di Dylan e quelle Jazz di Coltrane.

Difficile da collocare e� Ry Cooder musicista, produttore, chitarrista, compositore, interprete che dagli anni sessanta alla fine del secolo percorrera� in lungo e in largo le strade della musica, dal rock al country dalla musica cubana (con il disco Buena Vista Social Club) a quella araba, dalle colonne sonore (Paris Texas di Wim Wenders) al pop, dal jazz al blues.

Gram Parsons e Chris Hillman sono le figure piu� importanti del rinnovato interesse della generazione del rock per il country, i due diedero vita al termine dell�avventura dei Byrds (con i quali furono autori dell�album country Sweetheart of the rodeo) ai Flying Burrito Brothers.

Emmylou Harris e� stata una delle stelle femminili del rinnovamento del country, mentre Linda Ronstadt fu una delle figure piu� popolari degli anni settanta.

La formazione piu� interessante del southern rock fu la Allman Brothers Band, una delle piu� travolgenti live bands mai arrivate sulle scene degli Stati Uniti capaci di grandi improvvisazioni e di canzoni dolcissime. Accanto agli Allman ci sono stati i Lynyrd Skynyrd , passati alla storia per Sweet Home Alabama.

Negli anni settanta altri grandi del decennio precedente trovano lo spazio per dar corpo alla propria musica in maniera talvolta piu� libera e avvincente che in passato, uno di questi e� Paul Simon che apre il decennio con il successo planetario di Bridge Over Trouble Water assieme ad Art Grafunkel.

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