Antonio Montanari
IL PONTE 1987-96
  Indice del volume

1993.1.Vita della Chiesa
"Non arrendersi alla guerra"
Il nuovo anno giornalistico si apre con le cronache che chiudono il 1992: l'incontro alla Sala Manzoni con il card. Silvestrini su "Popoli, culture, religioni in Europa, quale convivenza?", ed una fiaccolata cittadina per la pace e contro ogni razzismo. Il messaggio di Capodanno del Santo Padre si sofferma quest'anno su questo tema: "Se vuoi la pace vai incontro ai poveri". Ad Assisi il 9 e 10 gennaio il Papa incontra i rappresentanti delle maggiori religioni come già aveva fatto nel 1986, per pregare per la pace in Europa. L'inviato del Ponte nella città umbra è don Tarcisio Giungi, nel cui servizio intitolato "Non arrendersi alla guerra", vengono riportate queste parole del Pontefice: davanti alla tragedia della guerra a Serajevo "non si può dormire: dobbiamo vegliare e pregare come il Signore Gesù nell'orto degli ulivi. Cristo è infatti in agonia fino alla fine del mondo". [1]

Africa, Albania, Sarajevo
Sei giovani africani cardiopatici ritornano in patria accompagnati dal dott. Antonio Pesaresi, fratello della missionaria diocesana dott. Marilena, dopo le cure ricevute e gli interventi chirurgici subìti (per tre di loro) in Italia. [2] Alla dott. Marilena Pesaresi, che lavora da trent'anni come medico per le popolazioni dell'Africa sub-tropicale, viene dedicata a Rimini la "Settimana del giusto 1993". [3]
La Chiesa riminese apre una missione in Albania: l'annuncio è dato durante la messa crismale dal Vescovo che consegnerà poi in ottobre il Vangelo ed il Crocefisso ai quattro missionari diocesani in partenza, don Giuseppe Vaccarini, suor Norma Ugolini, suor Pier Paola Perli e suor Vittoria Putruele.
Alla comunità di Berat la Caritas parrocchiale di Morciano ha donato un pozzo. In Albania organizzano un campo di servizio gli scout della parrocchia di San Raffaele di Rimini. Dalla stessa parrocchia parte un container con cibo, medicinali, coperte, zappe e materiale scolastico, con destinazione Mozambico. Da Savignano arriva la testimonianza dei giovani che a Natale hanno partecipato all'"Operazione Dubrovnik". [4]
Noretta Forlani, insegnante del liceo Serpieri, è l'unica donna del Riminese che ha fatto parte della recente missione di pace svoltasi in Bosnia: a Sarajevo, ricorda, lungo la via famosa per la "strage del pane", la gente al passaggio del suo gruppo ringraziava piangendo. [5]
Per un mese 24 famiglie della parrocchia del Crocefisso ospitano bambini di Cernobyl, bisognosi di mare e di cure specialistiche: "Molti per comprenderli meglio hanno addirittura deciso di seguire lezioni di russo". [6]

La parola del Vescovo
La Lettera Pastorale del Vescovo per la Quaresima si sofferma sull'"impegno del cristiano nel mondo": "Il modello è Gesù e il limite dell'amore è la sua donazione totale". In occasione della solenne celebrazione del Corpus Domini, mons. De Nicolò dice: "È nostro dovere registrare i segni dei tempi, per trarne insegnamenti per le scelte che dobbiamo operare". Lo spunto, egli aggiunge, gli è suggerito da "giorni difficili che stiamo vivendo".
Per la giornata del Patrono San Gaudenzio, il Vescovo nel messaggio alle autorità elenca le urgenze della città: "Prima di tutto il non risolto problema del modello di sviluppo della nostra Riviera. […] Il problema occupazionale diviene sempre più preoccupante. Il non risolto problema della casa […]. L'integrazione degli immigrati. La risposta ancora inadeguata alle nuove povertà, purtroppo in progressivo aumento […]. La Chiesa Riminese su tali emergenze cerca di dare la sua collaborazione[…]. Ma resta tutto il problema di risposte organiche ed istituzionali […]". Nell'omelia in Duomo il Vescovo riprende questi temi inserendoli nelle linee sulle quali la nostra Chiesa locale è chiamata ad impegnarsi nell'anno pastorale. [7]

Nuovi sacerdoti
Sei nuovi sacerdoti sono ordinati il 25 settembre: Marino Angelini, Marco Casadei, Mirco Mignani, Vincenzo Rossi, Davide Varasi e Massimo Venturini. Il l0 ottobre è ordinato fra Gianni Gattei dei Frati Minori. Altri tre diaconi per Rimini: Valerio Celli, Emanuele Giunchi, Vittorio Metalli, Franco Mastrolonardo, Davide Pruccoli e Luca Tentoni. [8]

Documenti, incontri, ricorrenze
L'Ufficio diocesano per la Pastorale sociale pubblica un documento intitolato "Vivere il turismo nel rispetto della giustizia e della solidarietà". [9]
La consueta "Tre giorni diocesana" di aggiornamento del clero ha quest'anno per argomento "Evangelizzazione e coscienza morale". [10] Al Convegno diocesano dei Catechisti ci si sofferma sulla "Bibbia vissuta che non è se non il proseguimento" della "Bibbia scritta": "si è scoperto che la Bibbia è una realtà che ci appartiene e alla quale noi tutti apparteniamo". [11] Gli Uffici diocesani Caritas, Pastorale sociale e della famiglia redigono un documento sull'emergenza casa, considerato un "bene sociale primario" che non può essere visto soltanto come oggetto di mercato. [12]
La salma della Venerabile Carla Ronci è traslata solennemente il 27 marzo nella sua parrocchia di Torre Pedrera. Don Renzo Rossi scrive per il Ponte una breve biografia della giovane riminese, nata nel 1936 e morta nel 1970. [13]
Don Oreste Benzi ricorda i vent'anni della sua esperienza sociale e pastorale: il 3 luglio 1973 si apriva a Coriano la prima casa-famiglia della Comunità Papa Giovanni XXIII. [14] In una foto quei giorni, accanto a don Oreste appare anche il nostro direttore don Tonelli che scrive per l'occasione un articolo intitolato "Semi di una piccola rivoluzione". Don Tonelli è da poco diventato parroco, festeggiato alla grande dalla nostra redazione. [15]

Dall'Oriente il XIV Meeting
La quattordicesima edizione del Meeting di CL ("Accade qualcosa ad Oriente") è un "appuntamento più sobrio, ma carico di significati", in cui come dice mons. Luigi Giussani la fede deve gridare "a tutto il mondo la passione umana che le è propria".
Tra i laici intervengono il cancelliere tedesco Helmut Kohl, il segretario della Dc Mino Martinazzoli ed il sen. Giulio Andreotti che parla della "presenza politica dei cattolici in Italia: 40 anni di storia". Arriva anche il presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro. [16]

[1] Cfr. i vari servizi nei nn. 1, 3/1/93; 2, 3/1; e 3, 17/1.
[2] Cfr. L. Tonti, Abbiamo "a cuore" lo Zimbabwe, n. 4, 24/1/93.
[3] Cfr. L. Tonti, Marilena "cuore nero" di Romagna", n. 18, 9/5/93; cfr. pure il resoconto della manifestazione nel n. 19, 16/5.
[4] Cfr. i servizi nei nn. 15, Pasqua 1993; 38, 24/10; e 39, 31/10. Si vedano pure L. Ceccaroni, Albania: primo amore, n. 31, 29/8; E. Brigliadori, Con la benedizione del pope ortodosso (intervista a don Giuseppe Vaccarini), n. 32, 5/9; Riapre la speranza, n. 41, 14/11; e le cronache del n. 6, 7/2. Don Renzo Gradara è inviato dal Vescovo in Albania per incontrarsi con il Nunzio Apostolico a Tirana: cfr. infine il suo articolo nel n. 15, Pasqua 1993. Cfr. Un pozzo di fraternità, n. 16, 25/4.
[5] Cfr. L. Ricci, I pazzi della pace nel cuore della guerra, n. 1, 3/1/93. Vedi anche A. Olivieri, "A Sarajevo, armati della nostra umanità", ib; don A. Cavagna, Sarajevo: "mir sada", la pace subito, e N. Concolino, Voci da un assedio (premio Satyagraha), n. 30, 8/8.
[6] Cfr. L. Ricci, Alioscia nel paese delle meraviglie, n. 20, 23/5.
[7] Cfr. Impegno del cristiano nel mondo, n. 9, 28/2/93; I segni del tempo, n. 24, 20/6; Urgenze della città: non basta il volontariato; n. 38, 24/10; ed ib. La sollecitudine del pastore.
[8] Cfr. i servizi nei nn. 34, 26/9/93; 36, 10/10; 39, 31/10; 42, 21/11; e 43, 28/11.
[9] Cfr. il servizio nel n. 26, 4/7/93.
[10] Cfr. P. Terenzi, Lo scrigno vuoto, n. 25, 27/6/93. Vedi qui anche i servizi speciali (di E. Brigliadori e P. Terenzi) e le conclusioni del Vescovo, Cristiani adulti per le nuove sfide.
[11] Cfr. T. Giugni, La Bibbia nel quotidiano; e anche L. Tonti, Riscoperto il "libro della vita", n. 8, 21/2/93
[12] Si veda il documento nel n. 7, 14/2.
[13] Cfr. don R. Rossi, "Dove Dio mi ha seminato lì devo fiorire", n. 12, 21/3/93; vedi anche Id., Bentornata a casa, Carla, n. 13, 4/4.
[14] Cfr. Vent'anni dopo, n. 26, 4/7/93. L'articolo di don Tonelli è nello stesso n. 26.
[15] Cfr. la nota nel n. 24, 20/6/93.
[16] Al Meeting il giornale dedica ampi servizi e pagine speciali nei nn. 31, 29/8; e 32, 5/9.

Parte censurata su richiesta della persona nominata.
23.04.2018

1993.2.Società
Tangenti, "una città muta"
I brindisi di fine ’92 e di inizio ’93 negli ambienti della Rimini che conta come potere e denaro, sono stati meno calorosi degli anni passati. La preoccupazione era palpabile nell’aria. Con l’arresto clamoroso, avvenuto il 30 dicembre 1992, dell’ingegnere capo del Comune, Mario Fraternali, tangentopoli pare definitivamente sbarcata in Riviera: "Ora la città mormora; le cose sembravano di dominio pubblico. Ma allora è lecito chiedersi", scrive il direttore Tonelli, "se "anche i sassi sapevano", perché nessuno parlava?". Forcellini riepiloga le "cronache di ordinarie tangenti" del 1992, ricordando anche una denuncia di Manuela Fabbri (rimasta fino ad allora senza conseguenze) sulla "scomparsa di un’area destinata a verde pubblico e poi diventata la Nuova Rimini". Fraternali è accusato di aver richiesto una mazzetta per accelerare le pratiche di costruzione di un edificio a Viserba: sarà condannato a ventidue mesi di reclusione (pena sospesa). "Se non è una tangentopoli è per lo meno una mazzettopoli, quella di Rimini", dichiara al nostro giornale Paolo Gengarelli, il Di Pietro locale. [1]
"Per la prima volta, la città si trova davanti ad una serie di interrogativi che non partono dalla curiosità, dalla rabbia o dalla maldicenza della gente. Ma provengono da Palazzo di Giustizia, dove la necessità di far luce sui misteri dell’urbanistica riminese è intesa oggi come primaria, rispetto ad ogni altro discorso". [2]
Gengarelli suggerisce trasparenza nella gestione degli affari pubblici. La relazione del Collegio dei revisori sull’attività del Comune di Rimini lamenta "la scarsa collaborazione" di Palazzo Garampi. [3] In marzo il Consiglio Comunale approverà il documento preliminare al Piano regolatore generale; il vicesindaco Zavatta garantisce: "L’espansione non sarà speculazione". [4]
Altri sette arresti in nove giorni si registrano nel mese di gennaio: riguardano Massimo Lugaresi (ex assessore Pci ai Lavori pubblici, per favoreggiamento e falsa testimonianza), architetti, geometri ed imprenditori (tutti per concorso in corruzione). [5]

Intanto, a Riccione
A Riccione, osserva Nives Concolino, c’è "aria pesante" nei corridoi del potere: "Anche la Perla entrerà nell’occhio del ciclone", dice il titolo (virgolettato) del suo servizio. [6] Ed infatti non tarderà a scoppiare il caso Pierani: in giugno il senatore si difende a Radio Icaro, sostenendo che la sua pensione da tre milioni al mese non è "d’oro" come si mormora, che non c’è nulla di irregolare nella sua posizione, e che in fin dei conti si tratta soltanto di "una vigliaccata consumata" nei suoi confronti. [7]
In agosto il sostituto procuratore Gengarelli richiede al Parlamento l’autorizzazione a procedere nei confronti di Pierani, ipotizzando i reati di concorso in truffa ai danni dell’Inps e del Comune di Riccione, falso ideologico ed abuso in atti d’ufficio: "Praticamente", spiega Forcellini, "Pierani avrebbe goduto di una retribuzione e di una posizione previdenziale che non corrispondevano al suo reale impegno" (dal 1985 al 1991), come dipendente di un’azienda privata. Pierani era stato assunto dall’azienda dieci giorni prima delle elezioni amministrative, e poi era andato in aspettativa subito dopo il successo nelle urne, avendo così diritto al raddoppio dell’indennità di sindaco quale impiegato costretto ad abbandonare la sua attività primaria per dedicarsi alla politica.
Si chiude intanto senza nessuna ipotesi di reato l’indagine che ha avuto per protagonisti l’assessore all’Urbanistica di Riccione Valeriano Fantini e l’architetto riminese Carlo Gandolfi. [8]

"Riminopoli, atto secondo".
La fantasia dei cronisti si sbizzarisce nel cercare nuovi titoli per seguire gli sviluppi delle indagini della magistratura. In luglio si parla di analisi mediche che sarebbero state eseguite da dipendenti pubblici all’Usl 40 per conto di quattro laboratori privati; e di bustarelle che due titolari di imprese funebri avrebbero versato a custodi della camera mortuaria dell’ospedale riminese per ogni segnalazione di decesso ricevuta. C’è anche l’arresto di Giancarlo Zanuccoli ex dirigente dell’Usl 40 e già segretario amministrativo del Pci riminese per corruzione e finanziamento illecito ai partiti. Oddo Mercanti, presidente del Consorzio Igiene Ambientale e consigliere comunale a Rimini per il Pds, prima riceve un avviso di garanzia per concorso in corruzione poi viene arrestato (in agosto). A settembre Sergio Gambini (che rimette la delega all’Urbanistica, affidata a Zavatta) è accusato di truffa aggravata, abuso di ufficio, falso ideologico e falso materiale: è un caso simile a quello di Pierani. Il magistrato vuole accertare se il rapporto di lavoro fra Gambini ed un’azienda che gravita attorno al gruppo Conad, è stato effettivo o fittizio. [9]
I cronisti riminesi di giudiziaria vengono interrogati dal procuratore Battaglino in merito ad un esposto inviato dal sindaco di Bellaria, Nando Fabbri, sulla fuga di notizie legata ad una presunta vicenda simile a quella di Pierani e Gambini, che lo riguarderebbe personalmente. Nel 1994 Pierani verrà assolto (assieme alla società che lo aveva assunto), e ci saranno archiviazioni per Nando Fabbri e Perazzini. [10]
Una novità viene da Roma, dopo tutto questo susseguirsi di voci, nomi ed ipotesi di reato: il pidiessino on. Ennio Grassi presenta un’interrogazione al ministero di Grazia e Giustizia in merito all’attività della Procura riminese. Grassi ‘accusa’ infine la Procura di sottovalutare "il fenomeno malavitoso organizzato nel nostro territorio". [11] La stessa Procura in ottobre sequestra il Piano regolatore del 1991 ed i documenti riguardanti la Nuova Rimini (si ricordi la denuncia di Manuela Fabbri citata più sopra). Intanto si chiude il vecchio caso Valloni [12], con l’assoluzione dell’ex sindaco di Rimini, Zeno Zaffagnini e degli altri componenti la giunta del 1980.

Il caso Maranzano-Muccioli
Il 5 maggio 1989 nella porcilaia di San Patrignano fu ucciso Roberto Maranzano (34 anni), percosso a morte per aver disobbedito alle regole della comunità di Vincenzo Muccioli. Ma soltanto ora uno dei protagonisti della vicenda confessa ai giudici. Il corpo di Maranzano fu trasportato nel baule di un’auto da Coriano a Napoli, dove venne trovato senza documenti. Da San Patrignano si disse allora che Maranzano era fuggito. Un pentito che lo vide cadere sotto i colpi della ‘punizione’, rimette in moto la magistratura che compie sette arresti. Muccioli confessa in Procura: "Volevo denunciare il fatto, disposto ad affrontare le conseguenze, ma il giovane che me l’aveva confidato, mi raccomandò di non farlo. Allora decidemmo di non parlare".
Si riaccendono le polemiche sui ‘metodi’ di San Patrignano. Vittorio Roidi scrive ad esempio sul Messaggero che "sparare su Muccioli non aiuta i drogati". Scrive il direttore Tonelli: "San Patrignano è un patrimonio d’esperienze e di speranze, quelle dei ragazzi e dei loro genitori, che va difeso. Ancora una volta non è in discussione la comunità, ma certi metodi".
Muccioli viene indiziato di favoreggiamento: Battaglino si dice convinto che non abbia voluto la morte di Maranzano, ma che ha saputo subito della sua uccisione "ed ha aiutato gli altri ad occultare il cadavere". Nel 1994 l'accusa più pesante, di omicidio colposo. [13]

Urne & urne
Ai nove referendum del 18 aprile vince il "sì": è "voglia di cambiamento" intitola La Settimana. Un articolo di fondo del direttore Tonelli commenta: "Ora un dato è certo: la Rivoluzione pacifica iniziata con il referendum di due anni fa, confermata dalle politiche del 5 aprile 1992 ed esaltata dall’inchiesta Mani Pulite, tocca oggi il suo punto massimo nel suffragio popolare espresso dal già Belpaese". [14]
A Cattolica, sulla scia dell’esperienza di Bellaria e Rimini, parte il bicolore Pds-Dc, a Coriano nasce l’intesa programmatica fra gli stessi due partiti, a San Clemente invece c’è un monocolore pidiessino dopo la rottura dell’alleanza con Pri e Psi. A Coriano, c’è una "prima cittadina", Ivonne Crescentini, terzo sindaco donna della provincia. A venti giorni dalle elezioni comunali Montecolombo registra la crisi fra Dc, Pds e Psi: dalle urne esce in testa la lista di Rinnovamento guidata da Eugenio Fiorini che raccoglie esponenti dell’area di sinistra, laica e cattolica. Da Novafeltria si parla di "vittoria sofferta" per Dc e Verdi. [15] A Riccione non è un referendum ma quasi, sul casinò: prima la giunta vota il "sì", poi si "congela il dibattito". [16]

"Mafia in Riviera"
A febbraio l’operazione "Romagna pulita" si conclude con 106 arresti e sequestri di armi e droga: "Alcuni spacciatori, inchiodati dalle prove, hanno cominciato a ‘cantare’, e la lista degli inquisiti si è gonfiata a dismisura". Ventitré imputati sono poi assolti dal Giudice delle indagini preliminari che non crede ai pentiti: i carabinieri poi non avrebbero trovato sufficienti indizi. I principali imputati sono condannati nel 1993 a pene da uno a nove anni di reclusione. Alcune assoluzione sono dovute al cambiamento della legislazione sulla droga provocato dal risultato del recente referendum. Nel 1994, alla conclusione di tutto il processo per "Romagna pulita", saranno state irrogate pene per complessivi 204 anni, e multe miliardarie. In Corte d’Appello ci saranno delle riduzioni. [17]
Un killer mafioso di un clan siciliano viene arrestato a settembre a Porto Verde. Il presidente dell’Antimafia, Luciano Violante, dichiara al Ponte: "La mafia in Riviera ha vestito i panni puliti della intermediazione finanziaria, ma è ben presente". [18] Gli usurai hanno "i colletti bianchi": a gennaio sono stati eseguiti nove arresti, e quattro società dal credito ‘facile’ sono finite sotto inchiesta con l’accusa di truffa ed associazione a delinquere. [19]
A Riccione, nella tentata rapina all’ufficio della Siae, viene ucciso il titolare Giovanni Morico, 52 anni, mentre suo figlio Massimiliano, 23 anni, resta gravemente ferito. Un articolo di fondo del direttore s’intitola "Estate violenta", e prende in considerazione altri episodi di ‘nera’ sia locali sia nazionali, sottolineando come per ricostruire moralmente l’Italia non bastino i giudici di "mani pulite", ma occorra "un serio rigore morale, che parta dai valori del solidarismo cattolico e della razionalità laica, patrimonio della cultura, ma non della vita italiana". [20]

[1] Cfr. Giov. Tonelli, Una città muta, n. 2, 10/1/93; A. Montanari, Alla ricerca dei pubblici misteri, ib.; M. Forcellini, La Settimana, ib.; Id., Fraternali memoria storica della riminizzazione, n. 3, 17/1. Si veda infine nel n. 12, 20/3/94. Sulla vicenda Fraternali, fr. La Settimana, n. 2, 15/1/95.
[2] Cfr. A. Montanari, Il Signor De La Palisse è arrivato in città, n. 4, 24/1/93. Cfr. anche R. Gradara, Educarsi alla legalità, n. 7, 14/2/93; e P. Silvestri, Come nasce l’economia politica della corruzione, n. 8, 21/2.
[3] Cfr. M. Forcellini, La trasparenze comincia qui, n. 5, 31/1/93.
[4] cfr. R. Baietti, "È finita la crescita a macchia d’olio", n. 11, 14/3/93. Sul nuovo Piano regolatore, cfr. M. Forcellini, Ecco la città ‘benevola’, n. 42, 21/11/93
[5] Cfr. i servizi di cronaca nei nn. 6, 7/2/93; e 7, 14/2. In collegamento all’inchiesta che vede implicato ......: cfr. n. 21, 30/5/93. Cfr. infine nel n. 13, 27/3/94.
[6] L’articolo è nel n. 5, 31/1/93.
[7] Cfr. N. Concolino, "Tante indagini, ma non risulta nulla", n. 23, 13/6/93.
[8] Cfr. M. Forcellini, Assunto senza lavorare?, n. 31, 29/8/93. Cfr. anche Terzo Pierani: "Le mie pensioni", n. 32, 5/9. Su Fantini, cfr. in cronaca nel n. 37, 17/10/93.
[9] Cfr. La Settimana, nn. 28, 25/7/93; 30, 8/8; 31, 29/8; 34, 26/9. Il caso "provette d’oro" si chiuderà con l’archiviazione: cfr. n. 17, 1/5/94.
[10] Cfr. i servizi apparsi nel n. 7, 13/2/94, e nel n. 12, 20/3.
[11] Cfr. M. Forcellini, Garbino sulletoghe, n. 38, 24/10/93.
[12] Sull’argomento si veda nella nostra Premessa, e nel rimando della nota relativa. Cfr. La Settimana, n. 25, 27/6/93.
[13] Cfr. M. Tassinari, Ucciso perché disobbediva?, n. 11, 14/3/93; Id., "Signor giudice, sapevo"; Giov. Tonelli, Dopo la confessione; e La Settimana, n. 12, 21/3. Cfr. pure altri articoli e commenti (di Giov. Tonelli che riferisce anche delle "accuse di don Benzi sui desaparecidos delle comunità", e di M. Forcellini) nel n. 13, 28/3. Cfr. infine in "Società" 1994.
[14] Cfr. M. Forcellini, Voglia di cambiamento; e Giov. Tonelli, Il Paese ove il "sì" suona, n. 16, 25/4/93.
[15] Cfr. i servizi di G. Pizzi, M. Valeriani e M. Casadei, S. Santucci e P. Guiducci nei nn. 6, 7/2/93; 7, 14/2; 17, 2/5; 19, 16/5; 23, 13/6.
[16] Cfr. i servizi di N. Concolino nei nn. del mese di febbraio, e nei nn. 15, 11/4; 19, 16/5. Si veda poi Giov. Tonelli, Casinò, non è solo problema riccionese, n. 8, 21/2/93.
[17] Cfr. i servizi in cronaca nei nn. 9, 28/2/93; 44, 5/12; 45, 12/12; nei n. 10, 6/3/94; e 21, 29/5; e nel n. 9, 5/3/95
[18] Cfr. gli articoli di M. Tassinari nei nn. 34, 26/9/93; 35, 3/10 (qui anche la nota Il morso dolce della mafia di Giov. Tonelli).
[19] Vedi i servizi di M. Tassinari nel n. 2, 10/1/93.
[20] Cfr. nel n. 31, 29/8/93.

1993.3.Cultura
Teatro, "ultimo crimine"
Federico Zeri, intervenuto alla presentazione del libro di Pier Giorgio Pasini su Piero della Francesca [1], dichiara al Ponte che Rimini "è stata rovinata dalla ricostruzione, perché da luogo di villeggiatura di élite è stata trasformata in un luogo di villeggiatura di massa. Non si ricostruisce così una città". La spina nel fianco dei nostri tempi, aggiunge, è la ricostruzione del teatro. Zeri lo vuole come era: "Non si può realizzare il progetto vincitore del concorso, che distruggerebbe i fossati del castello. Sarebbe l'ultimo crimine". Fossati che, aggiunge Zeri con voce indignata, "sono da riportare alla luce. Non dimentichiamo che la Rocca malatestiana è uno dei grandi monumenti italiani, nonostante le manomissioni subite al suo interno". [2]

Turismo, 1843-1993
Per i 150 anni della nascita del primo stabilimento balneare riminese, si organizzano manifestazioni culturali e popolari: tra queste ultime, passerà alla storia "la grande tavolata senza grande abbuffata", svoltasi lungo tutta la nostra costa. Sergio Zavoli su Epoca esprime disappunto (è stata una cosa "innaturale") e tristezza perché mancava Federico Fellini. Ne segue, ovviamente, un intenso dibattito cittadino che il Ponte riferisce in una pagina speciale. Esso riguarda lo sviluppo storico della nostra economia: il turismo ha reso brutta Rimini? Come dichiara Dasi, la città è quella che "abbiamo voluta noi". Fellini muore dopo breve malattia all'ospedale di Rimini il 31 ottobre. Lo seguirà nella tomba Giulietta Masina il 23 marzo 1994: anche per lei, ci sarà un funerale riminese con tanta folla e sincera commozione. [3] Manlio Masini racconta il "150°" con alcune pagine speciali [4], mentre Gianfranco Fravisini illustra una sua scoperta: la prima cartolina spedita da Rimini ha 100 anni, essendo stata spedita il 12 agosto 1893 per Prato, dove giunse il giorno dopo [5].

Libri
Il prof. Angelo Turchini illustra il volume di Antonio Montanari, Lumi di Romagna in un'affollata conferenza alla sala degli Archi in piazza Cavour, con l'intervento del prof. Massimiliano Filippini, assessore alla Cultura. Montanari ha curato anche la biografia di don Giovanni Montali che, sabato 3 aprile, è presentata ufficialmente con l'intervento di mons. De Nicolò a San Lorenzino di Riccione, nel corso di un convegno che ha come relatori il prof. Piergiorgio Grassi e il dott. Maurizio Casadei. [6] Del savignanese Gino Urbini esce un testo dedicato a don Stefano Montanari, il prete-pittore di Gatteo, che fu anche apprezzato predicatore ed uomo di cultura. [7] Oreste Delucca pubblica in "romagna arte e storia" un importate studio sul pittore Neri da Rimini, riuscendo a stabilire in base ad antichi documenti d'archivio che un codice di Neri (rintracciato nel 1969), appartenne all'antico ospedale di San Lazzaro del Terzo. [8] ""Risorge" il Vitali!", cioè viene ristampata la storia di Montefiore Conca apparsa nel 1828 e compilata dal canonico Gaetano Vitali nel corso di quattro anni di faticosa ricerca e di elaborazione dei documenti a sua disposizione. [9] Il Ponte ripropone l'edizione anastatica della Filosofia alleata della Religione, celebre testo settecentesco dell'abate Giancristofano Amaduzzi, originario di Savignano e docente alla Sapienza di Roma. [10] Fiocco azzurro al Ponte per Riminilibri, supplemento mensile in distribuzione gratuita di editoria e cultura. [11] Esso nasce poco dopo il convegno sull'editoria locale intitolato "Specchi di carta" ed organizzato dal Quartiere n. 1 e dalla Libreria "Pagina" il 26 maggio al Museo della Città, per sottolineare il ruolo di quanti si preoccupano di far conoscere gli aspetti più belli e più veri di Rimini: in questo campo, "l'editoria ha un suo ruolo specifico ed insostituibile". [12]

Brevi
Alla sala delle Colonne Elio Morri viene ricordato con una mostra di cento sue sculture "di tutti i periodi e di tutti i generi: molte, eppure pochissime rispetto alla sua produzione". [13]
A Cattolica si parla di "Conca, città "profondata" in un'esposizione di grande successo di pubblico. [14] Il 23 maggio con un concerto al Novelli si festeggiano i settant'anni di attività musicale di Laura Benizzi. [15] A San Marino nasce il Quotidiano, diretto da Angela Venturini, mentre Sergio Zavoli va a presiedere la locale emittente tivù di Stato. [16]. Al posto della Gazzetta di Rimini, esce ora il Corriere di Romagna. [17] A Riccione scompare il preside Geo Cenci, ricordato da tutti con rimpianto: era impegnato in molte attività religiose e laiche. Qualcuno, scrive Il Ponte, ha riassunto la sua personalità definendolo giustamente "un signore". [18] I nostri servizi Grazia Bravetti parla delle antiche tradizioni locali, suddividendo il suo racconto con una scansione mensile, e racconta delle donne di Romagna. [19] Per San Giuseppe, Enzo Fiorentini narra una fogheraccia d'altri tempi al ghetto della Zinganeina: non è soltanto folklore, ma una pagina di storia sociale ben raccontata e spiegata con l'immancabile sorriso che spunta come sempre dalla sua penna. [20] I trecento anni dalla nascita di Iano Planco (Giovanni Bianchi) sono celebrati dal Ponte con una serie di articoli che contengono notizie inedite sulla famiglia del celebre medico e scienziato, ed un'analisi della sua formazione culturale e filosofica a Rimini e a Bologna. [21]
Stefano Zazzaroni parla dei "Nostri santuari" mariani. [22] In occasione di San Gaudenzio viene inaugurata la nuova Sala ottagonale a fianco della Cattedrale, con le splendide opere del tesoro del Tempio malatestiano. [23]

[1] Sul libro di Pasini, si veda nella "Cultura" 1992.
[2] Cfr. A. Montanari, Zeri: "Rimini punto e a capo", n. 1, 3/1/93. [3] Vedi gli ampi servizi di cronaca e la nota critica di P. Pagliarani nel n. 40, 7/11/93, e altre pagine di "Memorie" nel n. 41, 14/11. Su G. Masina, cfr. nei nn. 13 e 14 (27/3/94 e Pasqua 1994).
[3] Cfr. i nn. 30, 8/8/93; e 31, 29/8.
[5] Cfr. l'articolo dello stesso Fravisini nel n. 30, 8/8/93.
[6] Cfr. i servizi apparsi nei nn. 13, 28/3/93; 14, 4/4; 15, 11/4. Alcune pagine del libro sono pubblicate dal Ponte il 17/1/93, 14/3, 28/3 e 25/4: esse riguardano il periodo che precede l'avvento del fascismo nel Riminese.
[7] Cfr. G. Mosconi, Il prete-pittore diGatteo, n. 5, 31/1/93.
[8] Cfr. in SegnaLibri, n. 6, 7/2/93.
[9] Cfr. P. Terenzi, "Risorge" il Vitali!, n. 21, 30/5/93.
[10] Cfr. L. Mari, Amaduzzi, la politica delle riforme, n. 28, 25/7/93.
[11] Cfr. nel n. 41, 14/11/93. Direttore editoriale di Riminilibri è Antonio Montanari, a cui si devono l'idea ed il progetto tecnico del foglio.
[12] Cfr. Specchi di carta, n. 20, 23/5/93.
[13] Cfr. Le sculture di Morri, n. 15, 11/4/93; e M. P. Luzi, E. Morri spirito ingenuo e libero, n. 19, 16/5.
[14] Cfr. il servizio di M. Casadei, n. 33, 12/9/93.
[15] Cfr. G. Vannoni, Una vita per la musica, n. 20, 23/5/93.
[16] Si veda il servizio nel n. 10, 7/3/93.
[17] Cfr. M. Forcellini, Un Corriere per Rimini, n. 33, 12/9/93.
[18] Cfr. nel n. 35, 3/10/93.
[19] Cfr. i nn. 4, 24/1/93; 14, 4/4; 21, 30/5; e n. 7, 14/2.
[20] Cfr. E. Fiorentini, E San Giuseppe portò latarol e andrugolo, n. 12, 21/3/93.
[21] Cfr. i sette ‘capitoli' di A. Montanari nei nn. 23, 13/6/93; 26, 4/7; 31, 9/9; 32, 12/9; 38, 24/10; 42, 6/10; 45, 12/12. Questo materiale confluisce nel volumetto edito da Raffaelli nel 1994, ed intitolato La Spetiaria del Sole.
[22] Cfr. le sei puntate nei nn. 17, 2/5/93; 18, 9/5; 19, 16/5; 20, 23/5; 21, 30/5, 22, 6/6.
[23] Cfr. il servizio di E. Brigliadori nel n. 36, 10/10/93.

1993.4.Sport
Rimini calcio: "Sull’orlo del baratro".
L’amministratore unico della squadra, Orfeo Bottega, confida a Giuseppe Autuori il suo sogno nel cassetto: salvare la compagine bianco-rossa e nel giro di quattro o cinque anni portarla in serie B. In primavera, a sei partite al termine del campionato, Autuori premia un andamento "a dir poco strepitoso" della squadra con un "cartellino" azzurro: la Rimini-Calcio "è come il vino. Ci sono pure quelle annate benedette. Ecco, questa sarà una vendemmia da ricordare". [1]
A giugno svanisce il sogno di salire in C1 con la sconfitta sul terreno della Pistoiese nella terz’ultima giornata. Ciononostante, resta positivo il giudizio conclusivo: è stato un campionato "al di sopra delle più rosee previsioni", quindi la squadra deve "ricevere tutti gli elogi possibili". [2] Roberto Baietti racconta lo staff che c’è dietro al buon campionato dell’undici riminese, intervistando il general manager Giorgio Ceccherini, "l’antidivo". [3]
In estate "chi, con una punta di sarcasmo, sta assistendo alla fine del calcio a Rimini senza muovere un dito", merita un "cartellino" rosso, assieme alla società con un piede nella fossa e l’altro in precario equilibrio, ed "alle varie cordate che si dicono pronte a salvare" la squadra. [4] La ripresa autunnale vede la formazione marciare, mentre la società è sull’orlo del baratro. [5]
Anche per la Jomsa (pallamano femminile) è una stagione da ricordare: seconda in campionato ed in Coppa Italia, e poi il diritto a partecipare alla Coppa delle Coppe. [6]
Basket. La vittoria della Marr contro la "temutissima Scavolini", scrive Autuori, ripaga delle amarezze ingoiate, "come quell’odiato olio di fegato di merluzzo che da ragazzini ci costringevano a buttar giù". "Il primo obiettivo della stagione è stato faticosamente raggiunto" a marzo: la Marr conquista l’accesso ai play-out, sbancando il campo difficilissimo di Siena. A maggio arriva la delusione: "Il grande sogno della Marr di riconfermarsi ai massimi livelli della pallacanestro nazionale, è purtroppo svanito come neve al sole", sul parquet della Mangiaebevi Bologna. "Una mano ai bolognesi è stata data anche dagli arbitri", a cui andrebbe parte di quel "cartellino" rosso attribuito "alla maledetta sfortuna che fino alla fine non ha voluto abbandonare la Marr". [7]
Baseball. La Telemarket per la settima volta in otto anni va alla finalissima dello scudetto. Il risultato è pero negativo con una partita "sfortunata". Il manager cubano Felipe Sardui spiega: "Siamo mancati di concentrazione e determinazione". [8]
La Libertas Rimini celebra i 40 anni dalla fondazione: grazie a questo sodalizio, l’atletica cittadina "riprende quota, la vitalità scorre di nuovo tra le sue cellule, l’energia si diffonde capillarmente in tutto l’ambiente". [9]
Il motociclista Massimo Montebelli alla Parigi-Dakar è ottavo assoluto e vincitore di una prova speciale. [10] Graziano Calvaresi il maratoneta di Verucchio che "aveva fatto perdere le sue tracce" rispunta a Torino in un finale eccezionale che lo classifica al quarto posto. [11] Gigliola Borghini a luglio, dopo pochi mesi di attività, fa subito il tempo per partecipare agli assoluti dei diecimila metri. [12] Il cicloamatore riccionese William Pesaresi, dopo aver scoperto la bici a 40 anni (adesso ne ha 59), ha conseguiti 120 vittorie: lo chiamano l’Indurain di Romagna. [13]

[1] Cfr. i servizi nei nn. 4, 24/1/93; 18, 9/5.
[2] Cfr. Giorgio Masinelli, C1, ciao ciao!, n. 23, 13/6/93; Id., Una buona annata, n. 25, 27/6.
[3] R. Baietti, Ceccherini, l'antidivo, n. 21, 30/5/93.
[4] Cfr. nei nn. 28, 25/7/93 n. 31, 29/8; 37, 17/10.
[5] Cfr. Giorgio Masinelli, Il fallimento a fondo campo, n. 44, 5/12/93.
[6] Cfr. C. Ravegnani, La conquista dell'Europa, n. 22, 6/6/93.
[7] Cfr. G.A., n. 10, 7/3/93; L. Lafiata, La Marr al palio di Siena, n. 14, 4/4; Id., Marr, chi ben inizia…, n. 15, Pasqua 1993; Id., Tre secondi… per l'A2, n. 19, 16/5/93.
[8] R. Leoni, La settima volta in otto anni, n. 36, 3/10/93; G. Autuori, nel n. 38, 24/10; R. Leoni, Arrivederci al prossimo arrembaggio, ib.
[9] Cfr. il servizio di S. Carlini, nel n. 11, 14/3/93.
[10] M. Giannoni, Ho vinto il deserto!, n. 7, 14/2/93.
[11] Cfr. G. Autuori nel n. 17, 2/5/93
[12] Cfr. G. Autuori, A ventiquattro anni si scopre talento, n. 27, 11/7/93.
[13] Cfr. L'articolo di R. Baietti, nel n. 13, 28/3/93.

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