il Rimino n. 47. 27 agosto 2000
Esclusivo. 1944-2000. Amarcord. E giù botte
Dopo una lite, frattura al femore per un commilitone dei Tre Martiri

Archivio 2015

Lui è il fratello di uno dei Tre Martiri di Rimini, impiccati il 16 agosto 1944 nella piazza (allora) Giulio Cesare, dai nazi-fascisti. Da una vita considera un commilitone del fratello come responsabile della sua morte. Ogni tanto un incontro casuale, e giù cazzotti. L'ultima volta, qualche mese fa, l'ex commilitone si è spaccato il femore in seguito all'evento. Querelando. Nessuno ha scritto nulla. Sembra di leggere una pagina del recente libro di Alberto Bevilacqua, La polvere sull'erba, che Leonardo Sciascia nel 1955 non volle far pubblicare, temendo che ne nascesse uno scandalo.
Nessuno ha scritto nulla, dicevamo. Rimini è una città ben strana. Vicepresidente dei Partigiani è uno che il Partigiano non lo ha mai fatto, come dichiarano fonti ufficiali in confidenza, e che anzi negli anni '60 diede voce liberamente al capo dei Repubblichini, come si legge ne I giorni dell'ira, Capitolo XIII.
La stessa associazione dei Partigiani ha fatto scrivere (compenso 5 milioni) una storia della nascita del fascismo a Rimini ad un intellettuale notoriamente di destra che ha inteso dimostrare che tutti per convenienza divennero fascisti.
Strana città Rimini.

Antonio Montanari

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Documenti [Addizione 2015]
I giorni dell'ira. Capitolo XIII. Alla ricerca della verginità perduta
All’inizio del 1965 Tacchi farà una specie di giro di propaganda a San Marino, alla ricerca di pubblica gratitudine per il suo operato all’epoca della guerra.
Non gli andrà bene, come invece gli era andata con il Resto del Carlino (edizione di Rimini, capopagina il professor Amedeo Montemaggi) che l’anno prima aveva ospitato, senza aprire nessun dibattito storico, una lettera-intervento in cui Tacchi scriveva: "Noi ci frapponemmo fra la popolazione italiana e l’ira, comprensibile, dei tedeschi e sempre in noi prevalse, su ogni altra considerazione, e con personale nostro rischio, la difesa morale e materiale dell’Italia".

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