TamTama, "il Ponte", Gennaio 2010


Tama 980, 31.01.2010
Raccolta differenziata


Anche per le notizie occorre fare una raccolta differenziata. Con un avviso. Il peggio non si butta. E' fondamentale l'analisi batteriologica per evitare epidemie di cattivo gusto e di pessime azioni. Con gli ebrei se la sono presa lentamente, prima di arrivare alle leggi del 1938 firmate dal Savoia antenato del ballerino in tv, ed alle camere a gas in Germania.
Per il lavoro nero hanno scritto "Rimini peggio di Rosarno?". Una voce dalla Calabria, mons. Pino Demasi: "Chi fa da padrone è spesso solo la delinquenza organizzata", lo Stato è assente. Il 18 settembre 2008 a Castel Volturno sei extracomunitari sono assassinati dal gruppo di un superkiller. Umberto Bossi: "Li avranno fatti fuori perché si sono messi a spacciare per conto loro, e la camorra vera non lo permette". Conchita Sannino (Repubblica): "Erano lavoratori e incensurati, alcuni sfruttati". Barbara Spinelli (Stampa): nel dicembre 2008 a Rosarno i lavoratori neri "si ribellarono alla 'ndrangheta. Erano stati feriti quattro immigrati, e gli africani fecero qualcosa che da anni gli italiani non fanno più. Scesero in piazza, chiedendo più Stato, più giustizia, più legalità". Sono gli "africani dell'antimafia". Ovvero, la legalità difesa proprio da chi è accusato di essere fonte di illegalità.
Passiamo al Centro-Nord. Bologna, 23 novembre 1990. La banda dell'Uno bianca uccide Patrizia Della Santina (34 anni) e Rodolfo Bellinati (27), al campo nomadi di via Gobetti. Una zingara riconosce tra i poliziotti della Questura uno degli aggressori, Roberto Savi. Nessuno le dà ascolto. Tra 1977 e 1984 in Veneto ed altrove la banda "Ludwig", due giovani della "Verona bene" (24 e 25 anni), uccide 15 persone. Firma volantini di rivendicazione con il motto nazista "Gott mit uns" ("Dio è con noi"). Le vittime: un nomade bruciato vivo, un cameriere omosessuale ed un tossicodipendente accoltellati, una prostituta finita con l'accetta, un drogato bruciato vivo in un capannone (due ustionati), due anziani religiosi massacrati a colpi di martello, un frate ucciso a colpi di punteruolo (ed un crocefisso nella schiena), sei morti in un cinema a Milano (32 feriti gravi) ed una cameriera di una discoteca a Monaco di Baviera.
Due anni fa a Rimini gli amministratori si sono preoccupati per le notizie sulle infiltrazioni mafiose. Se ne parla dal 1993. Nel 2005 il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso ha spiegato: il denaro si accumula al Sud e si investe al Nord. [980]

Antonio Montanari
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Tama 979, 24.01.2010
Profezie e proclami


Bisogna capirlo, Minzolini. Non è soltanto direttore del "TG1", ma si chiama pure Augusto. Se nel nome c'è il destino, allora siamo obbligati a toglierci il cappello. Se nelle parole che uno dice, occorre invece pescare il retrogusto, il cappello si tiene mestamente in mano come ai funerali. Egli si sente incaricato di una missione salvifica, dettare le istruzioni per l'uso della politica. Ha spiegato che Craxi, condannato per reati seri (con sentenze passate in giudicato), è stato vittima di una congiura politica. E che merita di essere ricordato come un grande della Storia.
Al pari di papa Woityla, secondo Minzolini, Craxi ha contribuito a mettere in crisi l'Urss. Occorre una certa dose di faccia tosta nell'avvicinare qualsiasi leader politico di qualsiasi Paese ad una figura come Giovanni Paolo II. Basta un minimo di mancanza di pudore per credere che un capo del governo italiano così coinvolto in quelle situazioni giudiziarie possa vedersi ripulito il certificato penale grazie all'azione svolta per far cadere l'Urss.
Minzolini, il "dettatore" delle istruzioni per l'uso, deve dirci che, se oggi un certo signore (seduto sulla stessa poltrona che fu della buonanima di Craxi), si trova ad affrontare certi problemi giudiziari, non è colpa del suo libero arbitrio ma di un destino cinico e baro. Dunque occorre risalire all'era del garofano per scoprire le cause dell'accanimento della magistratura contro Berlusconi (tessera P2 n. 625).
Dopo di lui, ha detto al "Corrierone" Cicchitto (tessera P2 n. 2232), toccherà a Bersani finire sott'odio. Per colpa di Franceschini, "uno dei suoi rivali interni più accesi". La distinzione fra Bersani e Franceschini, spiega, nasce dalla lezione di Togliatti. Quello che non mosse un dito per gli antifascisti uccisi a Mosca come spie.
Il presidente della Camera Fini "in partibus infidelium", una libreria Coop della "rossa Bologna", ha proclamato il dialogo, al posto del muro delle contrapposizioni. Egli diffonde queste idee per differenziarsi dal gemello Berlusconi, che usa tutt'altri toni. Quali tempi preveda Fini per defenestrare Berlusconi, non sappiamo. Rischia di finire schiacciato dal peso che s'è messo sulle spalle, per compiere pure lui la sua missione. Intanto predica la necessità di guardare avanti, e non nello specchietto retrovisore della storia. Dove però ci sono pure gli specchietti per le allodole. Che sinora hanno funzionato a meraviglia. [979]

Antonio Montanari
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Tama 978, 17.01.2010
Malascuola


La chiamano malasanità, per uno di quel luoghi comuni che diventano comoda etichetta per scaricare la coscienza. E non discutere a fondo.
Ma chiediamoci: chi ha fatto diagnosi sbagliate in un certo ospedale, quale università ha frequentato, come è stato assunto, quali concorsi ha dato, e come sono stati svolti quei concorsi...
Non mi occupo di medicina, ma di letteratura e storia. Una grande casa editrice tempo fa ha pubblicato un grande autore in un grande volume a cura di un oscuro personaggio il quale ha tradotto un grande testo non dal latino originale ma da un testo in lingua francese.
Anche molti medici possono aver "tradotto" la loro scienza da riassunti garantiti come passaporti validi per raccomandazioni. Non hanno studiato in aula, hanno studiato in treno, dicevo con una vecchia battuta legata agli anni della contestazione.
Oggi non soltanto hanno studiato in treno, ma i treni arrivano anche in ritardo, seppure alla stazione giusta del posto assicurato dalle protezioni di comodo. Non sono chiacchiere al vento, ci sono tante cronache giudiziarie che raccontano queste cose, assieme alle parole di chi nauseato scappa via...
Chi resta ha la vita dura. Ci sono giovani bravissimi. Donne ed uomini onesti, capaci, meritevoli. Ma c'è anche questa scuola, questa università che ogni partito di governo ha gloriosamente, tenacemente voluto riformare. Il che tradotto nella realtà di ogni giorno e nella lingua semplice significa che è riuscito a rovinare.
Da Bologna è venuta la denuncia dal rettore dell'ateneo che accoglie matricole incapaci di comprendere un testo qualsiasi... E poi pretendiamo che sappiamo leggere i volumi di medicina? Il rettore ha detto: c'è un "videoanalfabetismo imperante, contraltare ad una certa modernità frettolosa e affannosa".
Il professor Troller (interpretato da Antonio Albanese) ha debuttato sabato 9 gennaio in tivù ospite di Fabio Fazio, offrendo la comica rappresentazione della malascuola italiana. Boccia gli allievi ignoranti, ma pure quelli che rispondono bene alle sue domande perché è lui che non conosce più quelle risposte... Perfetto. Quando un comico sublima la realtà nella caricatura, tutto si spiega. Seriamente. Il ciarlatano fa la parodia dei ciarlatani. Ma lui fa sorridere. Gli altri guastano il mondo.
Intanto i docenti universitari (veri) portano soldi agli Atenei con gli spot: vino, dentifricio, deodorante. Qui vi aspettiamo al varco: alla carta igienica. [978]

Antonio Montanari
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Riministoria
il Rimino
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Pagina creata 21.01.2010, 12:00
Pagina aggiornata 29.01.2010, 19:00
Antonio Montanari, TamTama