Antonio Montanari
Rimini e i clandestini
La vocazione di città aperta

Lettera sul "Corriere di Rimini", 10.03.2019

Il vostro quotidiano ospitò il 14 agosto 2007 una mia lettera intitolata "Umanità anche per i clandestini" che prendeva spunto da quanto scritto due giorni prima dal prof. Jagdish Bhagwati, docente di Economia e Legge alla Columbia University nel quotidiano economico "Il Sole 24 Ore": "Bisogna trovare un modo per trattare i clandestini con la decenza e il rispetto che l’umanità richiede".
Osservavo che "Rimini ha la caratteristica di città aperta a tutti, una vocazione internazionale che nasce dalle sue antiche pagine di storia, non soltanto da quelle più recenti e legate unicamente al turismo. Per questo motivo, ogni avvenimento che succede a Rimini acquista subito un valore simbolico perché collega le vicende locali ad un più ampio contesto che si riflette nel bene come nel male nella vita cittadina".
Credo che in questi anni Rimini abbia confermato questa sua caratteristica. Per il resto d'Italia, meglio tacere di questi tempi, soprattutto se guardiamo in alto, ovvero ai vertici del Governo.
Antonio Montanari

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