il Rimino - Riministoria

Ruggiero Boscovich e Francesco Garampi.
A proposito del
DE SOLIS AC LUNAE DEFECTIBUS

Nota di Alessandro Serpieri

Fra maggio e Novembre 1760 Boscovich fu in Inghilterra ove visitò l'osservatorio di Greenwich, Oxford, Cambridge ed incontrò Benjamin Franklin. Calorosamente accolto dagli scienziati britannici, nel giugno 1760 fu presentato alla Royal Society della quale verrà eletto socio nel '61. Durante il soggiorno londinese pubblicò De solis ac Lunae Defectibus, il poema didascalico sulle eclissi al quale stava lavorando fin dal 1735; l'opera, in quarto, era dedicata alla Royal Society.

L'anno seguente, il 1761, presso l'editore veneziano Antonio Zatta, uscì l'editio minor, l'edizione economica in sedicesimo (17 cm), di pagine XLII ­ 343, il cui titolo completo è:

DE
SOLIS AC LUNAE
DEFECTIBUS
LIBRI V.
P. ROGERII IOSEPHI BOSCOVICH,
SOCIETATIS JESU,
AD REGIAM SOCIETATEM
L ONDINENSEM
Ibidem autem
ET ASTRONOMIAE Synopsis
Et Theoria Luminis Newtoniana,
Et alia multa ad PHISICAM pertinentia,
VERSIBUS PERTRACTANTUR,
Cum ejusdem Auctoris Adnotationibus.
EDITIO VENETA PRIMA,
Ex exemplari editionis Londinensis anni 1760,
Correcto, et perpolito ab ipso Auctore.
VENETIIS MDCCLXI.
TYPIS ANTONIONII ZATTA.
Superiorum Permissu ac Privilegio.

Nella nota introduttiva, EDITOR VENETUS LECTORI, si precisa essere questa la prima edizione italiana che segue di sei mesi quella uscita a Londra alla fine del 1760.
Operazione, avverte ancora l'editore, necessaria perchè dell'edizione londinese erano pervenuti in Italia solamente pochi esemplari e per di più molto cari trattandosi di un sontuoso volume in quarto, mentre noi, dice, ridurremo il prezzo col farne uno di minor mole tratto ex esemplari editionis londinensis correcto ac perpolito ab ipso auctore.
L'edizione londinese comprendeva quattro libri, mentre quella veneziana è articolata in cinque, per un totale di circa 5.000 versi.

Nella PRAEFACTIO AUCTORIS, Boscovich, dichiara l'argomento: il libro I, che contiene una sinossi astronomica, una descrizione del cielo e quanto concerne le distanze e i moti astrali, serve di introduzione alla vera e propria trattazione dei fenomeni relativi alle eclissi di Sole e di Luna sviluppata nel libro II.

Il III tratta dei fenomeni osservabili durante le eclissi di Sole; il IV quelle di Luna. Nel quinto si discute dell'arrossamento della Luna e dell'iride da cui appare circondata durante le eclissi totali e della Theoria Luminis di Newton .

Secondo il giudizio di P. Corsini, l'opera è una brillante divulgazione dell'ottica newtoniana, ancorchè una certa ridondanza mitologica, la sovrabbondanza di episodia ed apostrofi, e il virtuosismo linguistico le conferiscano una inconfondibile sapore tardo arcadico. Insomma, conclude Corsini, «con quest'opera Boscovich soddisfece la sua più alta ambizione di arcade». (1)

Alla pagina 184 dell'edizione veneziana, versi 626-671 e note 33-34, l'autore tesse l'elogio dell'amico Francesco Garampi narrando una comune esperienza astronomica, mentre al termine, sempre dell'edizione veneziana, alla pag. 341, si trova il seguente EDITORIS MONITUM:

Addimus, quae ipsius Auctoris nam conscripta invenimus in exemplari Londinensi, ex quo hanc editionem comparavimus. Sic autem se habeat.

Post finem huiusce Operis addenda omnino fuerant, quae sequantur in laudem Ageni prestantissimi viri Reipub. Genuensis ad Aulam Londinensem Legati, qui me Londinii humanissime hospitatio exceperat, et in eius aedibus tam adnotationes omnes, quam hoc ipsum additamentum conscripseram. Eius modestia impressionem impedivit; ea tamen illud vetare non potuit, ne in hoc exemplari, in quo plures tam impressionis, quam praeproperae scriptionis errorculos mea manu correxi. Idem adjungerem sincerum, ac perennem memoris, et grati animi monumentum.

Seguono 62 versi elogiativi dell'amico ambasciatore genovese.

Dell'edizione Veneziana a Rimini pervennero almeno due esemplari oggi perduti; uno appartenne a Francesco Garampi, l'altro a Planco come risulta dai «Cataloghi e indici della biblioteca di Giovanni Bianchi», in cui è menzionato il «De Solis nell'edizione veneziana di Antonio Zatta». (2)
Lo stesso Bianchi, vi fa riferimento in una lettera ad Amaduzzi il 9 Maggio 1765 «[Š] se ella vuol sapere perchè il Sig. Conte Garampi sia così portato pel P. Boscovich, [...], legga nel terzo libro del Poema [...] de Solis ac Lunae Defctibus dal verso 626. fino al verso 671. e troverà la ragione di questo». (3)

Il volume non è pervenuto alla Gambalunghiana quando fu acquistata la Biblioteca di Planco. Vi si trova invece l'edizione del 1781, stampata a Parigi vent'anni dopo quella veneziana, con testo a fronte francese in prosa e titolo:

LES ÉCLIPSES,
POËME
EN SIX CHANTS
DÉDIÉ A SA MAJESTÉ
Par M. l'Abbé BOSCOVICH (4)
Traduit en Francais
par M. L'Abbé De BARRUEL.
A PARIS,
Chez Valade, Imprimer-Libraire, Laporte Libraire, rue des Noyers,
M.DCC.LXXIX,
Avec approbation et Privilege du Roi

L'anno di edizione non concorda con quello indicato da Boscovich in una lettera in data 23 settembre 1782. Francesco Garampi aveva chiesto all'amico Gesuita, all'epoca residente in Francia, di trovargli dei testi di astronomia elementare, al che Boscovich, tra l'altro, rispodeva: «Vi è qualche cosa, anzi molto nelle note del mio poema sugli eclissi che ella ha: fu stampato in Londra, ristampato, ma in carta pessima dal Zatta in Venezia, e l'anno scorso [1781] fu stampato in Parigi [...] in latino colla traduzione del testo e delle note in francese, e coll'aggiunta al fine della notizia di molte opere inedite mie, che empirebbero almeno 5 in quarto, delle quali la maggior parte riguarda l'Astronomia, e quasi tutto il resto l'Optica; ma Dio sa quando usciranno, perchè qui non vi è alcun librajo, che voglia caricarsi di simili opere: il pubblico non legge che istorie, romanzi, comedie, o al più estratti, dizionari, articoli di enciclopedie, e i librai vogliono spaccio sicuro, e pronto. Gli amatori delle scienze sublimi son pochi, e pochissimi quelli che in oggi sono in questo paese a portata di intenderle». (5)



Note:
1 Dizionario Biografico degli Italiani
2 BGR, MS 1352 c. B 10 N. 1 (Segnalazione di A. Montanari)
3 RAF, Lettere del Dottor Giovanni Bianchi a Gian Cristoforo Amaduzzi, alla data
4 Anche nella corrispondenza privata si sottoscriveva «Abate Boscovich» invece di «Padre Boscovich» da quando, con la soppressione dell'ordine , i Gesuiti erano stati ridotti allo stato secolare.
5 BGR, Fondo eredi Garampi, XVI,2,9

Abbreviazioni:

BGR Biblioteca Gambalunga Rimini
RAF Rubiconia Accademia dei Filopatridi di Savignano

Alessandro Serpieri
10 Dicembre 2002


All' indice de il Rimino

All' indice di Riministoria


729