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il Rimino - Riministoria

Caldo & freddo

Finita la discussione sugli effetti del caldo estivo, e prima di quella sulle cause del freddo invernale, occorrerà pensare al futuro politico del Continente. Alle prossime generazioni dobbiamo costruire un mondo di pace, non preparare la replica dei dolori passati. Il no di Francia e d'Olanda al Trattato costituzionale, è attribuito alla sindrome dell'idraulico polacco che arriva indossando magliette cinesi. Nei prossimi sei mesi toccherà a Tony Blair guidare l'Europa. Pesa su di lui la tradizionale immagine scettica dell'Inghilterra verso l'unità sotto una bandiera sovrannazionale.

Contro Blair alle sfilate della moda maschile di Milano è stata inscenata una modesta protesta. Vivienne Westwodd ha presentato un modello addobbato con gonna («kilt di lino sfilacciato») e maglietta con sopra scritto: «Io non sono un terrorista». Al Congresso americano, invece, i democratici che da sempre sono legati ai laburisti britannici di Blair, si sono scandalizzati per la scelta fatta dal suo primogenito Euan che passerà tre mesi quale stagista al Congresso presso lo staff repubblicano. Sarebbe (ho pensato) come se da noi il figlio di Ugo La Malfa glorioso capo dei repubblicani, ed amatissimo in Romagna, passasse con i conservatori di Berlusconi. Poi mi sono ricordato che è già avvenuto. Nulla di strano. Tutto cambia.

In casa Craxi i due fratelli Bobo e Stefania discutono (per ora garbatamente) sull'eredità ideale del padre. Lei vuole restare a Destra, lui medita di tornare a Sinistra. Per il momento parcheggiano le idee con lettere o dichiarazioni. Stefania ha scritto al "Corriere della Sera" di martedì 28 accusando gli ex-Pci di usare il fratello per archiviare la vicenda politica del padre. Le famose monetine lanciate contro Bettino furono però raccolte e distribuite da un deputato di Destra. Forse Stefania Craxi potrebbe fornire altri particolari per aiutare gli storici a ricostruire il dramma umano e sociale di quegli anni.

A volte si ha l'impressione che la Storia passi davanti ai nostri occhi come un carro di carnevale: tutto finto, tutto recitato. A Rimini in pochi mesi due assessori hanno lasciato la Giunta comunale: Arlotti, come un carabiniere «uso a obbedir tacendo», e Lugaresi concedendo interviste. Resta la sostanza solita delle «mani sulla città», di chi guida realmente le scelte urbanistiche. Non è forse il momento per parlarne. Fa troppo caldo. Poi sarà troppo freddo. E non ci sono più le mezze stagioni. [921]

Antonio Montanari


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