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26 settembre 1982, nasce "Tama".

Antefatti dell'evento.

Il 26 settembre 1982 usciva il primo "Tama" nel settimanale "il Ponte" di Rimini.
L'antefatto.
Frequentavo la libreria Ugolini dove lavorava Cesare Giorgetti, allora redattore del Ponte. Ridendo e scherzando come al solito, un bel giorno venne fuori il discorso sull’alga tamarensis che infestava il nostro mare, e che immaginavo definita garibaldina da Bettino Craxi…
Cesare mi disse di voler parlare di me al direttore del Ponte, don Pietro Giorgio Terenzi, per farmi collaborare alla sua testata con quelle scemenze che andavo sciorinando amichevolmente con lui.
Un pomeriggio fui convocato dal direttore del Ponte che decise di farmi scrivere sul suo foglio. Nacque così il primo articolo. Lo consegnai dopo qualche giorno, senza firma, per cui don Giovanni Tonelli, redattore capo, inventò lo pseudonimo di Tama che restò per qualche tempo, prima di cedere alla mia anagrafe ufficiale.
Dal 26 settembre 1982 al 21 aprile 2013 ne sono uscite 1123 puntate.
Nell'anniversario della nascita un saluto a tutto "il Ponte" che ho sempre considerato la mia "seconda famiglia".

Ecco il testo del primo Tama.
Alga rossa?
Garibaldina!

La presenza dell'alga rossa "tamarensis" nel mare Adriatico ha destato viva preoccupazione negli ambienti politici romani. Abbiamo registrato le prime reazioni. Secondo Longo (Psdi), la gravità del fatto non sta nella presenza delle alghe, ma nelle loro colorazione: "Perché sono proprio rosse?", si è chiesto Longo, "La colpa è della linea politica regionale. Infatti, in Val d'Aosta, le alghe rosse non ci sono".
In ambienti vicini al Pci, si fa notare che il fenomeno potrebbe, portare ad una diversa valutazione del ruolo del partito in Parlamento: "Più rossi sono i mari, più peso dobbiamo vederci riconosciuto" ha ipotizzato Pajetta che ricorda come l'Adriatico sia anche il mare della Jugoslavia, dell'Albania e dei sottomarini sovietici.
"Alghe rosse?", si è chiesto Bettino Craxi. "Senz'altro, alghe garibaldine!". Per Piccoli, la presenza delle alghe è un fatto non nuovo: "Lo avevamo previsto e denunciato, noi non c'entriamo, il fatto ci coinvolge come italiani, ma come ex alpini ci fa avvertire la superiorità della montagna". Andreotti ha diffuso un breve comunicato: "Si parla tanto, a torto o a ragione, delle alghe rosse: ma chi lo ha detto che sono di questo colore? E se si trattasse soltanto di un fenomeno ottico?".
In ambienti locali, invece, si pensa di adottare seri provvedimenti, atti a contenere il fenomeno, assumendo in pianta stabile giocatori di prestigio in transito per il Festival del teatro in piazza, con lo scopo di adibirli alla tinteggiatura artificiale delle alghe.
L'assessore Ghirardelli terrà una conferenza sul tema: "L'alga tamarensis non è un tamarindo". Museo civico e Biblioteca comunale allestiranno una mostra intitolata "Gambalunga nella melma".
L'avv. Zavoli sta preparando una lettera aperta al Presidente Pertini che comunica così: "L'alga rossa è biblica: Geremia lo aveva detto. Ma che occhi avete se non vedete nemmeno il rosso delle nostre bandiere?".
Secondo il Movimento popolare, invece, l'apparizione delle alghe, in occasione del Meeting, sarebbe stato un fatto miracoloso.
Sembra che l'Ufficio d'Igiene abbia individuato i portatori sani dell'alga in una delle 400 comitive di ferrovieri in pensione che si sono recate l'estate scorsa in Estremo Oriente. I presunti colpevoli sono stati denunciati al ministro Formica per importazione clandestina di sostanza coloranti. L'Assessore regionale Chicchi, non smentendo la notizia, ha concesso la sua intervista n. 2.434, con la quale vincerà il premio "Ecco Logico".
Questo testo è stato ripubblicato da "il Ponte" in occasione del n. 1000 di "Tama" con un commento di Giovanni Tonelli, direttore del settimanale, che così concludeva: quella rubrica "conteneva già, con simpatia, tutta la libertà con cui Antonio ha saputo in questi anni guardare alla realtà, scevro da schematismi di parte, a cui una errata visione del bipolarismo sembra oggi condannarci".

Archivio. Tama 1000.


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