Segue dalla pagina sui cinque anni de il Rimino.
Con il Ponte è andata a finire come avevo previsto.
La partenza del redattore capo Marco Forcellini ha privato il giornale di un garante nei rapporti interpersonali che non possono essere gestiti dal direttore don Giovanni Tonelli perché troppo impegnato e perché finge di non vedere le scorrettezze dei suoi collaboratori ai quali, inevitabilmente, così tutto è permesso.
Ho cominciato a collaborare con il Ponte nel settembre 1982, su chiamata dellallora direttore don Piergiorgio Terenzi (a cui il mio nome era stato suggerito da Cesare Giorgetti).
Lentamente il mio impegno è cresciuto. Sono stato inserito nella redazione. Ho curato molte cose. Ho inventato (e composto per vari anni) La Settimana, ho creato pagine storiche, culturali, supplementi come Riminilibri e Pagine di Storia e storie. Ho pure scritto vari libri per il Ponte.
Ho visto sempre gareggiare gli altri non per aiutarmi, ma per frenare le mie iniziative.
Lo stesso redattore capo di allora, lattuale direttore Tonelli, una volta mingiunse di fermarmi nella ricostruzione storica Rimini ieri sullultimo dopoguerra (materiale poi raccolto nellomonimo libro), per cedere il passo ad un altro collaboratore che aveva fatto richiesta di proseguire lui il mio lavoro.
Scrissi a costui per chiedere in base a quale suo diritto io avrei dovuto bloccare il mio lavoro per farlo proseguire a lui. Costui riconobbe che avevo ragione io, e che aveva sbagliato con la sua richiesta.
Con Riminilibri invece fui costretto a cedere allattuale redattore capo tutto il lavoro per starmene in pace dal suo mobbing, che adesso è stato ripetuto dopo la partenza di Forcellini.
Ecco perché ho lasciato il Ponte. A gennaio 2004 avevo previsto che sarebbe finita così la mia avventura giornalistica in quel foglio, dopo 22 anni.
Preciso che a gennaio il direttore emise un ordine di servizio in cui determinava le mie competenze.
Nella storia sugli Inquieti di ieri e di oggi, il suo ordine di servizio non è stato rispettato.
Il primo ad essere preso in giro, da parte della sua redazione, quindi è stato proprio lui: il direttore Giovanni Tonelli.