Primarie di diritto pubblico

Primarie di diritto pubblico, affidate cio� allo Stato ed obbligatorie per tutti i partiti. Sarebbe sufficiente consegnare a ciascun elettore due schede, una per la scelta dei candidati ed una seconda per procedere all'elezione. In una prima tornata si andrebbe a decidere i candidati; nella seconda a scegliere chi mandare in Parlamento.

In tal modo gli eletti potrebbero vantare una piena legittimazione democratica: prima quali candidati scelti dal voto degli elettori, poi come premiati nella contesa elettorale. E, se tale personale politico continuasse a non essere di nostro gradimento, allora dovremmo prendercela esclusivamente con noi stessi e non con gli apparati o con le occulte strutture aziendali o con il destino cinico e baro. Una riforma, quella delle primarie di diritto pubblico, non certo complicata e neppure a rischio, visto il suo ampio collaudo in sistemi a elezione uninominale (cosi negli Stati Uniti) . C'� solo il problema non da poco che, ad attuarla, si svuoterebbe quasi del tutto il potere attuale dei partiti, vale a dire proprio di quei soggetti che dovrebbero, essi, prendere l'iniziativa della riforma. C'� da sperare che possano compiere un simile atto suicida?


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a cura di Primoaprile

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