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Scenesville & Metropolitan Allnighters * 27 - 28 Giugno *
Continua la serie delle preziose collaborazioni. Questa volta è Giovanni di Arezzo che, fresco di doppio allnighter - Scenesville prima e Metropolitann poi - ci racconta alcune impressioni colte durante le serate londinesi in compagnia degli inseparabili Mirko e Alfredo.
Siamo la solita combriccola di Arezzo. Parto con Alfredo e Mirco, loro ormai due emigranti-pendolari del soul visto che vanno a Londra ogni tre mesi per farsi dei "bei seratoni".
Ero già stato ad una serata del "Capitol" assieme a loro per quello che resta il mio "allnighter indimenticabile" (in risposta alla possibile "solita stupida domanda" di Marco, webmaster del sito nel quale state leggendo questo articolo), ma stavolta la cosa si preannunciava migliore almeno per tre motivi :
1) Sabato ci attendeva l'esibizione della leggendaria Sandy Sheldon ( quella di "You gonna make me Love You") accompagnata dalla "Erwin Keiles Sound Collective";
2)"Se ti ha impressionato il Dome vedrai il Rocket" (parole testuali di Alfredo, approvate da Mirco);
3) Grazie alle indicazioni di Marco eravamo venuti a conoscenza di una serata organizzata dallo Scenesville Soul Club al "Camden Center". Cosa chiedere di meglio ? [ Il bello è che la serata dello Scenesville m'era stata comunicata dagli organizzatori in persona non più di tre giorni prima, con il sorprendente invito "Ci sei Venerdì all'allnighter ? Dai vieni !" Più o meno con la stessa disinvoltura con la quale Lele o Massimo mi telefonano per le serate al "2Lune". Se Ady Croasdell m'aveva scambiato, tempo fà, per Marco Santucci, questa volta non ho voluto neanche approfondire. Misteri del soul ..... n.d.a ]
Con la mitica "Ryanair" ( la compagnia a misura di emigrante del soul ) partiamo da Pisa Venerdì 28 Giugno. Data prevista per il ritorno ......Domenica !!!
Dopo esserci sistemati nel "solito" B&B, tanto che ormai il signore all'entrata riconosce Alfredo (Palarchi) e lo chiama per nome (anche se da allora è diventato "Alfred Palaki") e aver mangiato delle leccornie portate dall'Italia, partiamo alla volta del "Camden Center", dove arriviamo alle 21:30 dopo un inseguimento a tre mods.
All'entrata siamo gentilmente omaggiati di una cassetta, che poi scopriremo essere composta da pezzi molto belli ma interrotti a metà, cosa che non è davvero piaciuta ad Alfredo...
Entriamo e ... il locale è splendido : un ex teatro con una pista immensa in legno; secondo me un posto ancora più bello del "Rocket" (Metropolitan S.C.) e del "Dome" (Capitol S.C.). Stanno già suonando e la pista è quasi vuota : non ci sono molte persone (pensiamo che ciò derivi dal fatto di essere arrivati troppo presto, invece - più o meno - i presenti resteranno quelli per il resto della serata) ma questo non ci impedisce di ascoltare e di ballare dell'ottima musica - con molti pezzi per me inediti - e di vedere dei ballerini eccezionali (soprattutto ragazze) anche se niente in confronto agli scatenati che avremmo visto al "Rocket" la sera dopo. Puro soul e di tutti i generi !
Dopo aver superato lo shock per essere nel posto che hai sempre sognato - e dopo le solite frasi del tipo "che spettacolo !" "Appena posso mi trasferisco a Londra" ecc... che ripetiamo ogni volta che partecipiamo a queste serate - ci abbandoniamo alla musica e balliamo fino alle 4. Fino cioè a quando, sopraffatti dal sonno e in considerazione dei "giri" che avremmo dovuto fare il giorno dopo, con conseguente levataccia, decidiamo di andare a dormire.
Il Sabato, infatti, ci sono in programma giri a Camden e Portobello. Piccolo inciso : Alfred Palaki, che indossa una t-shirt de "La Pelle Nera", viene fermato da due 50enni (con uno scatolone di dischi). Dopo aver loro spiegato che siamo italiani e che la maglietta è quella di un Soul Club italiano, i due, increduli del fatto che in Italia sia presente una scena Northern, ci chiedono dove siamo stati. Iniziamo dicendo "Al Capitol, al Metropolitan ..." ma questi, senza neanche nemmeno aspettare la fine della frase, con un sorrisetto da vecchi soulies e scrollata di testa da intenditori, sentenziano : "Rubbish ! Dovete andare a Manchester ".
Mah ... sarà anche rubbish ... In ogni caso, da allora la voglia di andare a Manchester si è impossessata di Alfred Palaki che ha già messo gli occhi sul "Platinum Weekend" in programma la prima settimana di Ottobre. Un evento che sembra davvero eccezionale, con tanto di concerto di J.J. Barnes e "Prince" Philippe Mitchell (A proposito, se qualcuno è interessato si metta in contatto) [ Le ultimissime provenienti da Arezzo dicono, invece, che la truppa forse si muoverà per l'ultimo fine settimana di Novembre : Venerdì 29 Capitol (3^ anniversario) + Sabato 30 Rocket. Per saperne di più chiamate loro ]
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Ma ritorniamo a noi.
Bevuta un'ottima birra in un pub di Camden, dopo una giornata di mercato io e Mirco (Alfred non ci ha seguiti) decidiamo di tornare al b&b per schiacciare un pisolino rigenerante. Dopo il pisolino e la cena, partiamo alla volta del "Rocket", dove arriviamo non prima delle 22.
Ingresso carissimo : 15 sterline per i "members" e 18 per gli esterni. il posto è un palazzetto primi '900 ad uso universitario, con una palestra immensa al piano superiore, di sotto una sala dove viene venduto un pò di materiale (niente a che vedere con il mercatino del Capitol) ed infine una mini sala dove si ascolta modern e funk.
Ci sono sicuramente molte più persone della sera precedente (molti di quelli allo Scenesville li rincontriamo e salutiamo, ricambiati) ma viste le descrizioni di Alfred e Mirco mi aspettavo qualcosa di più. La delusione si ferma, però, solo al numero dei presenti (che comunque migliorerà col proseguire della serata) mentre la musica è come al solito fantastica. Finora sotto questo aspetto non sono stato assolutamente deluso dalle serate londinesi.
Appena arrivati ci sono già dei ragazzi che si danno da fare in pista e tra questi spicca una ragazza che già ci ricordavamo di aver visto al "Dome" : è bravissima, sembra di essere dentro una delle videocassette del Wigan !!!
La cosa che mi colpisce di più in tutti gli allnighter ai quali ho partecipato in Inghilterra sono le persone che vi prendono parte. Ci sono signori che avranno l'età di mio babbo, ci sono soul boys, soul girls, ci sono mods e c'è anche gente assolutamente normale ( ma assolutamente rispettosa ). Insomma c'è di tutto, e tutti pensano solo a ballare e sembrano divertirsi un mondo; completamente rapiti dalla musica (e come potrebbe essere il contrario, visto l'altissimo livello ?). Insomma in Inghilterra il soul è davvero una cultura radicata.
Beviamo qualche birra e familiarizziamo con un simpatico "ragazzo" sulla cinquantina - subito soprannominato "mafia russa" per il look - che, incredulo del fatto che fossimo italiani e venuti appositamente per un allnighter ("Why Northern Soul ?") ci dà lo stesso consiglio dei due tipi incontrati la mattina; inutile dire che Alfred Palaki è ormai sempre più determinato !!
Finalmente arriva il concerto, introdotto da Kevin Johansen ( uno degli organizzatori delle serate del "Metropolitan") che spiega che è la prima esibizione in U.K. di Sandi Sheldon, resa possibile grazie alla sorella di Van McCoy, il primo produttore di Sandi. Questa è una anziana signora di colore che tutti all'interno del locale salutano con reverenza e che alla fine del concerto sale sul palco visibilmente commossa per ringraziare tutti; la stessa che più tardi impedirà ad Alfred di farsi fare un autografo da Sandi (ancora non abbiamo ben capito il perchè. Forse il suo autografo potrebbe far salire il valore di un disco ? Boh...Comunque ci siamo rimasti male).
Il concerto è brevissimo ma intenso, intervallato da un paio di cambi d'abito della cantante : una vera signora del soul, tutta vestita d'oro. E quando viene finalmente cantata "You Gonna Make Me Love You" il pubblico, a pugni alzati, fa da coro, tra un luccicare incredibile di flash. Finita l'esibizione si torna a ballare. I soul boys si scatenano, grazie anche allo spazio che non manca (la pista principale è piena solo per un terzo) e a dei brani meravigliosi. Restiamo a bocca aperta a guardare delle acrobazie impossibili e anche nel nostro piccolo ci diamo dentro.
Balliamo quasi tuta la sera fino alle 4:30, quando la "dura" giornata si fa sentire e decidiamo di andare via. Salutiamo i nostri vicini, il nostro amico "mafia russa" e Sandi,che troviamo all'uscita in mezzo ad un pò di fans.
Che dire in conclusione ? Due serate indimenticabili che consiglio a tutti gli amanti del soul.
Andate, andate, andate !
GIOVA
( Palaki Soul Obsession - Arezzo )
Le serate si presentavano così :
SCENESVILLE (vedi volantino nella sezione "Don't miss out !")
60s RARE AND NORTHERN SOUL - WITH A PASSION ! - The Camden Centre, Euston Road
Sounds from : Andy Rix, Chris Dale, Dawn Brown, Nick Brown + guest Roger Banks
9 pm - 2 am, £ 8 members ( £ 9 non-members ) - Nearest tube : Kings Cross
METROPOLITAN SOUL
Northern room : Ian Levine, Gary Spencer, Phil Dick, Chris King, Simon White, Derek Allen, Rob Messer + guests
Classic room : Ralph Tee, Terry Jones, Steve Cee, Gary Dennis
Funk Room : Bones, Second hand dan, Jimmy Dinamite
The Rocket Complex - 166-220 Holloway Road ( Islington, London N7 )
10pm - 7am. - Nearest tube : Holloway Road (Piccadilly Line).
Questa è un'altra recensione ( fornitami da Giovanni ) della serata al "Rocket".
I usually hit the computer within five minutes of being back home, but today I was too knackered. I have read a couple of other write-ups & concur with the disappointment in the low attendance at The Rocket last night, and heartily agree that Sandi Sheldon was absolutely excellent. What a shame that people stayed away - their loss!
In
hindsight, I wouldn't have
missed seeing her for the world, and personally I'm not big on live acts at
all-nighters. But lets start at the beginning.
Got to London late afternoon to meet up with my best mate for some quality girly
time. Another friend had lent me her flat for the weekend, in Kings Cross so
ideally situated for the Rocket. This place is beautiful, one of those converted
wharf side complexes, all wiggly walls & floor to ceiling glass. Janine
arrived to join us with a bottle of Bollinger & a bottle of something sweet,
fizzy & unmentionable. She preferred the latter, so I got the majority of a
bottle of good champagne down my neck before we went out.
My mates got one of those quality sound systems - Bang & Olufsen. Well I use
an ancient Technics kit at home & could I work out how to get the bloody
thing to play? 'Course not. I finally worked out that I had to pull the
headphones out of the socket but it took me about 15 minutes. Hell, I could
never be a DJ :-)
Managed to find one CD out of about 300 that I was up for listening to (I won't
mention that Janine dug out Saturday night fever, oops, I just did) so we were
chilling out & listening to Dusty when we hear all this whooping &
honking outside. Janine had not been near the window up to this point, the glass
walls made her feel giddy, but she couldn't resist having a peek. Sailing up the
canal was half a dozen people on a raft, wearing traffic cones on top of their
head, grass skirts, playing bloody banjos & banging on homemade kettledrums!!
Have to say it was a bit surreal.
We tried & failed to convince Lisa to come out with us, and hit Spoofers
warm up at 9.45. My old mate Eddie Hubbard was on the decks and there was a nice
little crowd already there, meeting up for a few beers and a gossip before the
night ahead. Can't remember what Eddie played with the exception of Vernon
Greene - Look at me, Look at me, as Janine & I were far too busy meeting
everyone with the obligatory hugs, introductions & the gratefully received
offer of drinks.
We kidnapped fellow KTFer Andy F & piled over the road just in time to catch
Prodigal Pete's spot. Frenchie kicked off with the storming Elijah Rockin' With
Soul, my bag was flung into a corner and that was me on the dance floor for the
duration until he finished up his spot with the classic Al Williams - I Am
Nothing, He played some great tunes (including the wonderful, wonderful Gene
Toones) but there were very few in the main hall at this point. What a waste of
an intuitive DJ with a brilliant play box who was making his return to The
Rocket after a hiatus of a couple of months. Pete was followed by Rob Messer in
a sombrero & a gaucho moustache and then the live act was due to come on
about 12.30. But where was everybody? One of the DJ's came up to me, & he
had done a headcount. About half an hour to go & probably no more than 150
people in the Main Room. For Christ's sake, Kendra Spotswood aka the legendary
and iconic SANDI SHELDON was appearing!! You'd think that she might appeal to a
lot of the people on the scene, even those that don't go out much these days. It
did fill up a bit in the next half hour & I wouldn't like to hazard a guess
at numbers, but it really wasn't busy at all.
I nipped downstairs to the Classic Soul (read Modern) Room & record bar for
half an hour, saw a few people, including Soupie, Queen of Halifax, queuing up
to still come in (I think some of the punters had been to Luton). But to be
honest, when Sandi came on stage and everyone moved down to the front, the main
room was only about a third full. This didn't detract in any way from the
atmosphere & excitement created though. Apparently the sound towards the
back of the room was poor, but in my prime position it was clear, loud and
audible. The band warmed us up with a very tight rendition of Milton Wright's
The Gallop and then this glamorous little lady with a huge smile came bounding
onto the stage and launched into Touch My Heart (Vonettes with Sandi on vocals),
and very, very good it was too. I positioned myself at the front on the steps to
the stage and took a few snaps, but to hell with photographs, she had me singing
& clapping and dancing immediately. Followed up with Nothing Worse Than
Being Alone, then that familiar intro kicked in and she performed the song that
we had all been waiting to hear - Your Gonna Make Me Love You. The crowd went
mad for it, whooping and cheering and a lot of us hit the floor and danced to it,
rather than just watching the performance. She finished off with Let Me Make You
Happy (she had been one of the backing singers apparently) which I didn't think
was as hot, but there again it's a different vocal so maybe it's just me having
a preference for a male voice there. She performed Gonna Make Me as an encore
and then she & Mattie Taylor, Van McCoy's sister, handed out roses to those
of us at the front of the stage. She had tears in her eyes, and appeared
genuinely grateful for the enthusiastic and warm welcome that she had received,
and quite rightly deserved. Sandi apparently hadn't sang on stage for 35 years,
but her vocals were marvellous….this lady really has got star quality. We were
able to meet her as she signed CD's and postcards in the record bar (mind you,
£10 for a CD with 4 tracks on it, and her manager wouldn't let her sign our
ticket stubs, kerchink, kerchink $$$$$$) I had my picture taken with her & a
pleasant chat. It's lovely to be able to meet these people & say thank you
personally isn't it? Not that many of them left either. We have to take our
chances when we can.
The rest of my night was actually VERY good. Ian Levine kept a reasonably busy
dance floor with some very nice sounds - a mix of classy oldies & the big
Levine numbers of the moment (I went a little bit loopy to the Pointer Sisters,
makes me dance the way I used to.....shame I don't have the stamina for it these
days). Janine & I laughed all night, at anything, everyone & everything.
I even managed to drag her downstairs into the Modern Room on several occasions
although she just stared at me with pity as I jigged around the floor. Mods in
the Modern room, what next? The look on her face as I gave it some to the
Jackson Sisters - I Believe In Miracles (homage to JC) was a picture. I like
that little room downstairs - it always has a great vibe even when it's a bit
quiet.
Record bar was quite buzzy; I managed to spend almost a ton & didn't even
purchase any vinyl. I blame the charming Mike Ritson, who only has to smile at
me and I part with the hard earned wedge. A quick natter with the usual suspects,
and a chat with Kev Roberts about his fantastic new play, Chairmen of the Board
- Bless Your Heart. Finally got to meet up with Chris Lalor, (all the way from
Belgium to touch the hem of a Northern Soul icon's garment) who was chuffed to
bits, as he had been chauffeur to Miss Sheldon and Mattie Taylor that day. Nice
one Chris, bet that was a real memory in the making.
I headed back upstairs to the Northern room for that final fling around the
floor, the ever-dependable Chris King was on the decks and the first half hour
in particular was bang on. He gave us that Magnetics track that everyone has
been raving about, although it was my first hearing and I have to say it didn't
make a huge impact on me.
I always have a good time at The Rocket, largely because such great people go there. I can understand why the promoters are a little despondent about numbers but it's an absolutely huge venue to try & fill and I'm not sure that London is a convenient destination for a lot of people on the scene. You can only speak as you find, and I will continue to support the event because I feel very comfortable there.
A great night out, honestly not marred at all by the low attendance, did my usual disappearing trick just before 5am and was in bed within ten minutes in my plush & luxurious (borrowed) London apartment, which makes a nice change from daydreaming up the Westway, missing the turn off to Cheltenham on the M40 & getting flashed by the speed cameras. When I left for home this morning, I made up for it by doing two red lights!!
My driving skills
aren't
improving are they?
Next week Prestwich, looking forward to that one.
Alison