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RARE SOUL    di  Marco Minghelli

"    x x x x x.  Sensational ! " (Time Out)

 

Questa e-mail proviene dalla nuova lista "Soul lovers" [Il link della lista è http://it.groups.yahoo.com/group/soullovers/ ] ed è un interessante contributo sul tema "cos'è da considerarsi rare soul"  oltre che una bella testimonianza del livello di crescita della scena Soul italiana.

Dice Marco, preoccupandosi troppo della forma, : "magari ricorda a chi leggerà che questa era una mail e non un articolo ..."

 

Punto primo : non esiste la musica "rare soul", esiste il soul...

Gli inglesi sono da sempre maestri a creare etichette e barrierine : Northern, modern,  jazz-funk, rare groove,  acid jazz.........gli artisti sono sempre (quasi) americani e se li senti parlare della loro musica ti parlano di soul,di R&b (che sia '60,'70,'80 o di oggi lo deduci dal contesto...) o di dance... No problem.

R a r e  s o u l  e' il nome che i guru della scena inglese o la stampa specializzata o chiunque abbia influenza su queste cose hanno dato alla "ex" scena northern dato che il termine northern (di cui tutti piu' o meno conosciamo origine e significato) ha smesso di avere un significato reale e rimane una cosa piu' che altro nostalgica.

I criteri con cui si sceglie la musica ( aggiornati ai gusti del momento naturalmente )  che rientra nella categoria "rare soul" credo siano gli stessi con cui si sceglievano i pezzi negli anni '70...   Quindi un suono riconoscibile,sia nelle sonorita' '60s che '70s, l'oscurita' dell'etichetta con le dovute eccezioni ( le produzioni Motown per esempio non sono,in genere, cosiderate rare soul ma alcuni pezzi piu' oscuri,o gli inediti fanno parte ,di diritto, della scena) e una generale ricerca della qualita'che talvolta ha piu' o meno ceduto (periodo pop degli anni 70 o alcuni suoni di adesso che non incontrano molto il gusto di chi ama delle produzioni decenti..) ma che ha permesso di accogliere anche produzioni non particolarmente oscure (le cose dell'Atlantic o dell'Arista per esempio che in origine magari non erano rare ma lo sono diventate in seguito alla richiesta creata dai DJ).

Per quanto riguarda originale o ristampa...e' una questione culturale (discorso gia' fatto comunque).

La musica e' quello che conta e supera in importanza ogni altra cosa.

Detto questo,da sempre la forza della musica ha portato le persone ad incontrarsi e ad aggregarsi in gruppi..alla fine degli anni '60 nel nord Inghilterra uno di questi gruppi ha stabilito delle regole  (poste inconsciamente,poi consolidate col tempo)  ...chi vuole fare delle cose entrare in questo mondo deve seguire queste regole. Stop.

Segui il tuo gusto,compri con intelligenza,se non puoi fare a meno di suonare un pezzo raro/ricercato fai la pazzia ,ma ad un certo tipo di eventi (sara' perche' da noi si e' sempre fatto cosi'..boh?) mi sentirei (stupidamente pensandoci in modo razionale ma giustamente da un punto di vista culturale) a disagio a suonare una ristampa.

Chiuso il discorso rare soul, se vado a fare una serata in giro e suono 3,4 ore di fila,per la gente, non per un gruppo "in the know",o comunque per gente che ama molto la musica ma non conosce le implicazioni di collezionismo o sottoculture particolari e voglio suonare un pezzo jazz che ho su ristampa o un brano dub dal mio ultimo Cd o la chicca di Leroy Houtson da una raccolta non mi pongo nessun problema a farlo e nessuno tra il pubblico si sente preso in giro da questo...

All'appassionato di musica in genere interessa la musica che si propone e COME la si propone non da che supporto viene.Poi che per passione personale si tenti comunque di andare sull'originale e' un'altro discorso ma " non sta scritto da nessuna parte" a differenza di prima!

Per esempio Kerri Chandler  - New Jersey  -  uno delle icone della scena "soulful dance" e' appassionato di nuove tecnologie e se lo andate a vedere vi fara' ballare per 12 ore ogni genere black latino ballabile stando con voi in pista mixando da un Pc portatile.

Discutibile? Puo' darsi (a me per esempio non piace ,mi esalto troppo a vedere i dj's che lavorano in modo tradizionale..) ma il fatto e' che la sua cultura musicale gli permette di creare percorsi sonori che ti toccano (l'anima;) )e chissene frega da dove arrivano?  :) 

 i n d i e t r o

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