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ONCE UPON A TIME IN WIGAN  *  parte 2 *

"Occasionally, very rarely, do we experience a site of such great magnitude. Perfect ! " ( Bigger - Blues & Soul )

 

Il successo dell'opera teatrale sulla storia del Casino di Wigan ( la 'prima' è stata a Manchester il 18 Febbraio 2003 ) è stato tale che da allora si sono susseguite repliche ed un tour nel nuovo anno. Un occasione per conoscere meglio le impressioni dei protagonisti.

 

URBAN EXPANSION 

La Urban Expansion è una società specializzata nel portare in scena spettacoli di danza e teatro. 

Ha lavorato, tra gli altri, con Ultima Vez, Ocean Colour Scene, Kokuma, Ben Sherman, MTV, Moloko nonché ha preparato il corpo di ballo e la coreografia per la cerimonia di apertura dei 'Giochi del Commonwealth" che si sono tenuti nel 2002 a Manchester. 

Nel 2002 la Urban Expansion ha commissionato a Mick Martin la stesura di "Once upon a time in Wigan", che nel 2003 ha fatto registrare il tutto esaurito per 4 settimane al teatro 'Contact' di Manchester.

 

PAUL SADOT ( director and producer )

1976. Vivevo a Grantham, nel quartiere di Earlsfield. Andare a scuola per me voleva dire solo fare a botte e cercare qualche modo per far passare il tempo.

Uno dei miei migliori amici iniziò a frequentare una ragazza più grande : lui aveva 15 anni, lei 19. Fu lei a portarlo al primo allnighter. 

Da quel momento in poi, l'unico suo argomento diventò quella musica, quel modo di ballarla, l'atmosfera e la gente che vedeva lì. 

Così, con il pretesto di andare a sentire Junior Walker (e dicendo che il viaggio includeva il pernottamento) riuscì finalmente a persuadere mio padre a lasciarmi andare. In realtà avevo detto una mezza bugia, perché Junior Walker si sarebbe realmente esibito durante l'allnighter a St.Ives, ma il posto dove avrei pernottato era il dancefloor. 

Riesco ancora oggi a ricordarmi perfettamente la coda all'entrata, gli odori e l'atmosfera che ho respirato in quegli allnighters della metà degli anni Settanta. 

Avevo 15 anni ed ero uno dei più giovani lì dentro. Sin dal primo momento che vidi tutta quella gente ballare, fare giravolte, capriole e battere le mani, rimasi affascinato, anche se i primi tempi non ballavo : ero troppo incuriosito ed ipnotizzato da quegli incredibili ballerini che dominavano ogni angolo della pista. 

Li guardavo e cercavo di imparare, facendo pratica a casa e allo 'youth club' del quartiere, insieme al mio amico Sam.  Insieme passavamo ore ed ore, ogni settimana, provando i movimenti e cercando di ricordare quello che avevamo visto e sentito il precedente fine settimana a Wigan, St.Ives, Cleethorpes, Nottingham Palais, Peterborough, Leicester, Derby e in ogni altro posto allora in voga. 

Cominciai a fare un sacco di assenze a scuola a causa della faticosa abitudine di andare ad un allnighter il Venerdì, farne un altro il Sabato per finire con un alldayer la Domenica ! 

Eravano una minoranza, un piccolo gruppo di ragazzi per lo più di estrazione operaia animati da una grande passione e con un vero amore per la musica nera - soprattutto americana - e le rarità degli anni 60 e 70. Erano tempi di passioni estreme e di eccesso; e l'eccesso portava ad una catarsi, dal momento che, ogni volta che ero in pista, quella musica riusciva a farmi andare oltre il grigiore che mi circondava. In questo senso 'Once Upon A Time' è un atto d'amore e un ricordo di quei tempi.

La storia è il frutto di una collaborazione biennale con lo scrittore Mick Martin, il risultato di un primo periodo di ricerca nel quale abbiamo parlato con molte persone ( DJs, punters, promoters ) e di un secondo durante il quale abbiamo ricreato una scenografia basata sui miei ricordi del Casino Club di Wigan e della intera scena Northern Soul.  Da tutto questo materiale Mick è riuscito a tirare fuori una grande sceneggiatura, frutto di un lavoro lungo e duro. 

Questi sono i miei ricordi, momenti di passione che mi sono entrati nell'anima e l'hanno tenuta viva; ricordi personali che non mi hanno mai lasciato e che certamente mi hanno guidato sia nell'approccio alla musica che alla vita.

Io sono piuttosto eclettico riguardo ai gusti musicali, ma trovo difficoltà a trovare musica moderna che riesca ad eguagliare la bellezza e il sentimento che c'è in questi vecchi classici. A mio parere la gran parte della musica che oggi è in voga nelle classifiche e nei clubs non riesce a raggiungere la forza ed il coinvolgimento che si prova ascoltando questi artisti soul 'minori'. Non credo ad una parola di quello che dicono : possono cantare dell'amore, delle difficoltà della vita o della sofferenza, ma il loro seguito di PR e la loro eleganza non sembra conciliarsi con la vera passione.

Ognuno di quelli che entrarono al 'Casino' avrà la propria personale playlist; questa è la mia. Mi sono concesso alcune libertà  riguardo alcuni dischi, inserendone un pò che non sono tipici di quel periodo; ma il mio interesse primario era quello di ottenere una storia forte e verosimile, perciò sono convinto che sarò perdonato.

Il Northern Soul ha cambiato l'andamento della mia vita e mi ha fatto scoprire un mondo oltre i confini della mia piccola città. Per questo io sarò in eterno debitore verso coloro la cui passione è riuscita a creare una scena così oscura e spettacolare. Ma soprattutto devo ringraziare gli artisti che ci hanno ispirato.

Keep the faith.  

 

 

 

MICK MARTIN ( writer )

Era, ed ancora oggi è, musica bellissima.

Lo stile di ballo che si sviluppò nella pista di Wigan e in quei pochi altri posti - tutti situati in città industriali inn declino nel Nord o nelle Midlands - è già di per sé uno spettacolo da ammirare. 

L'intera 'scena' aveva quel meraviglioso fascino che hanno le cose quasi segrete, oscure e magiche. 

La musica, in realtà, è ancora viva - in molti clubs del Paese ancora si suonano gli stessi brani -  ma la vera essenza e il significato culturale della iniziale esplosione fa ormai parte della storia. Realmente underground, con un origine essenzialmente ribelle, la storia della scena - dalle allora fino ai giorni nostri - è fatta di sentimento, violenza, energia e ritmo perfetto.

 

 

 

TOM SMITH ( Beatin' Rhythm )

Vendendo da dieci anni a tempo pieno dischi Northern Soul con Beatin' Rhythm e la Goldmine Reords, ed essendo anche DJ sin dai tempi dell'esplosione del Casino, sono stato più che timoroso allorquando Paul Sadot è venuto nel negozio e ha annunciato che stava preparando una rappresentazione teatrale riguardante la 'scena'. 

Pensavo : come si può permettersi qualcuno di usare i nostri preziosi ricordi ? Come si può raccontare l'adrenalina e la gioia di un sedicenne nello scoprire un nuovo mondo di musica e nel ballare in un modo talmente differente che è poi divenuto uno stile di vita per quella moltitudine che ha vissuto quel grande periodo raccontato in 'Once upon a time in Wigan' ? 

Come molti altri, anch'io, il giorno della prima, ero piuttosto scettico riguardo a quello cui avremmo assistito. 

Ma i dialoghi, la storia, i caratteri, gli attori, lo spirito, lo stile di ballo, il set, il filmato con la gente che ballava sullo sfondo e, naturalmente, la musica erano nientemeno che perfetti 

Devo riconoscere che la trama scritta da Mick Martin e l'abilità di Paul nel guidare sopra un palco quattro attori con una scarsa conoscenza della scena 'rare soul', sono riuscite ad emozionare una platea di quarantenni e cinquantenni scettici così come solo il grande teatro può fare 

Avrò costantemente il ricordo di come questa rappresentazione abbia rinfrescato la mia passione nel Northern Soul e di come abbia contribuito a farmi rendere conto di quant'è speciale. 

E forse - cosa ben più importante - servirà da ispirazione per migliaia di futuri soulies.

 

 

 

RICHARD SEARLING ( DJ )

Devo molto alla scena Northern Soul e in particolare al leggendario Wigan Casino. 

Era Gennaio del 1974 quando ebbi la mia prima chance di mettere i dischi là. In precedenza ero stato solo un avido collezionista di sconosciuti dischi soul, con poca esperienza dietro alla consolle, fatta agli allnighters al VaVa di Bolton nell'estate del 1973 

Il fatto di essere allora nel mondo della musica mi fu d'aiuto perché, lavorando presso uno dei pochi importatori inglesi di dischi soul dagli USA ( il negozio di Manchester della Global Records ), avevo l'opportunità di volare regolarmente a Philadelphia, dove l'impresa aveva la sede. Tramite La Global Records conobbi un venditore di dischi di nome John Anderson ( lavorava per Soul Bowl ) e tra noi nacque una amicizia che ancora oggi va avanti e dalla quale allora scaturì - oltre alla nascita della etichetta Grapevine - la possibilità, per me, di venire in possesso di molti rarissimi e in alcuni casi sconosciuti 45 giri che potevo suonare e lanciare in locali importanti come il Casino 

Ripensando ad allora, devo dire che la rappresentazione è stata capace di riprodurre in modo magnifico quel movimento musicale e la comunità che ne è scaturita, la quale ha reso quel club così speciale per tutti quelli che andarono lì, settimana dopo settimana, per 8 anni …

 

 

STEVE HILLMAN ( Played Danni in original production )

Avendo a che fare da 25 anni con il Northern Soul, sono molto orgoglioso di essere stato in grado, con questa rappresentazione, di ringraziare idealmente ogni brano di quella musica che mi è entrata nell'anima.  'Once upon a time in Wigan' è stato la realizzazione di un sogno e un qualcosa che ho gustato fino in fondo. 

Sin dal mio primo allnighter al Darlington Dolphin Leisure Centre nel 1982 ( mi dispiace, ma ero troppo piccolo per andare a Wigan ) ho portato avanti la mia ricerca del ' Sacro Soul ' 

Spero che questi brani vi piacciano almeno quanto è piaciuto a me ballarli.  Keep the faith and spread it

 

 

RUSS WINSTANLEY ( DJ )

" Dai Russ ! Le serate soul al Rugby Club sono grandiose, ma ci sono centinaia di persone che non riescono ad entrare lì. Devi trovare un club più grande o meglio ancora devi organizzare un allnighter ! E' la sola via di uscita che abbiamo dalla musica pop e dal glam rock " 

Questo fu solo uno dei consigli che mi incoraggiò ad avvicinare il severo proprietario del Casino, Gerry Marshall, ed il suo giovane manager, Mike Walker, decisamente più affabile.  A posteriori devo dire che fu una grande intuizione quella di portare la musica più ricercata nel miglior locale mai costruito !

In pratica è stata una avventura indimenticabile, che ebbe inizio il 23 Settembre 1973 e che io, inizialmente, pensavo che sarebbe durata al massimo fino a Natale. Grazie al cielo, durò molto a più lungo.

 Sorprendentemente, trenta anni dopo, la scena è più viva che mai e io vengo ancora chiamato in tutta la Gran Bretagna, in Europa e - quasi incredibile - nel 2004 ho messo i dischi anche in Australia. 

Ogni volta che prendo carta e penna per parlarne oppure suono certi pezzi, mi sento ancora come all'interno del 'Heart of Soul' : l'atmosfera, l'amicizia, la musica,gli handclapping, il ballo, le facce sorridenti, i collezionisti di dischi, le acrobazie e l'odore del Casino di Wigan. Avremmo dovuto imbottigliarlo !

Oltre 4 milioni di appassionati sono stati a Wigan nel corso di otto fantastici anni. Il Club apriva per delle serate ogni Lunedì , Mercoledì ( early sessions ), Venerdì così come il Sabato  l'allnighter. E di quegli allnighters ne ho persi uno solo : quando sono dovuto andare negli States. 

Lavoravo lì quattro sere a settimana e ogni volta non vedevo l'ora di iniziare : c'erano un sacco di nuove canzoni da lanciare e centinaia di nuovi amici (non semplici conoscenti ) da incontrare. Mi sentivo in paradiso ! 

Avremmo rinunciato a qualsiasi cosa per passare una notte in più nel nostro locale, irripetibile e quasi segreto. 

Per fortuna il direttore Paul Sadot e lo sceneggiatore Mick Martin hanno prodotto la risposta alle nostre risposte. 'Once upon a time In Wigan' rappresenta fedelmente l'amore che ognuno di noi ha per la scena ed offre un perfetto spaccato al fine di poter rispondere alle consuete domande " Come era davvero ?" "Come ha fatto il Soul a diventare per te uno stile di vita ?" "Perché il Casino era così famoso ?" 

Questa rappresentazione pieno di sentimento, scritta con amore, illustra come rifiutammo i mass media, le case discografiche e le mode e suonammo quella musica senza tempo che volevano gli appassionati, i quali chiedevano solo di ballare e di vivere la vita. 

Quest'opera rende omaggio ai fans della musica nera, alla conoscenza dei DJs e specialmente i soulies che, con un grande passione, spendevano i loro sudati risparmi per viaggiare e venire in una vecchia costruzione in una città, Wigan, per nulla bella. Se ciò accadeva, voleva dire che vi era assoluta necessità di una fuga dalla realtà ed ancora oggi penso che sia così. 

Grazie a tutti quelli che hanno contribuito a questa produzione per averci regalato una risata, fatto scendere una lacrima e per averci riportato - attraverso un magico viaggio - nel nostro amato 'Heart of Soul'

 

 

ALEX GODIN ( New Perspective )

Sapevo molto poco della scena Northern Soul il giorno in cui sono andato ad assistere a 'Once upon a time in Wigan'.

Mentre gustavo l'opera teatrale, sono rimasto affascinato dalla musica. E' difficile che brani come 'It'll Never Be Over For Me' e 'I'd Think It Over' non riescano a toccare l'anima di ognuno di noi. 

Penso che non sia necessario essere stati per forza al 'Casino' per apprezzare questo lavoro e la meravigliosa colonna sonora che ti accompagna nel corso del racconto. Comunque, aver visto la rappresentazione e aver parlato con chi c'è stato m'ha fornito una idea di una scena della quale mi sarebbe piaciuto far parte. 

Mi sento quasi derubato di qualcosa per il fatto di essere nato un anno dopo la chiusura del 'Casino' : quest'opera, infatti, mi ha fatto conoscere un mondo del tutto nuovo, fatto di una musica incontaminata e davvero piena di sentimento, che mi dispiace di aver perso. Fortunatamente la scena è ancora in piena salute. 

Voglio ringraziare Paul, Mick e la Urban Expansion per 'Once upon a time in Wigan' e tutti quelli che hanno contribuito, in special modo gli artisti che hanno creato questa musica che davvero ti arriva al cuore.

 

MARK BICKNELL ( DJ - recensione prima delle repliche )

Paul Sadot deve essere stato lì e deve aver vissuto quel sogno, per questo ha saputo rendere orgoglioso di essa tutti quelli che fanno parte della scena. 

E' il giusto tributo a persone come Mike Walker, manager del 'Casino', che purtroppo non è più tra noi. 

La scena è sopravvissuta fino ad oggi grazie a club come il Torch, il Twisted Wheel, il Mecca di Blackpool e, naturalmente, il Casino di Wigan. Russ Winstanley, Richard Searling, Dave Evison, Steve Whittle, Brian Rae, Kev Roberts, The Soul Twins, Kenny Spence molti altri DJs sono stati abbastanza privilegiati da poter lavorare al Casino, mettendo musica magica. 

Anche i ballerini contribuirono alla magia e quest'opera conferma quello che già sapevamo : non ci sarà mai più un club come il Casino di Wigan, tanto che, di conseguenza, sono orgoglioso di dire : IO C'ERO ! 

Questa rappresentazione merita ulteriori repliche in posti come Stoke, le Midlands e, se possibile, anche Londra. Se vi siete persi la sessione di Manchester / Leeds e la compagnia andrà in tour, date retta a me : fate in modo di non perdervelo di nuovo !

 

 i n d i e t r o

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