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... IN THE LIMELIGHT * di Simone "Cecca" *

"Un Raggio di Soul ?  Miss it and you've missed ... SOUL  !  ( Peter Howard - Capital FM )

 

Ecco qui un po' di recensioni di dischi che Simone ha ritenuto abbastanza interessanti da meritare ... " le luci della ribalta".  Dal momento che si tratta di dischi "un pò costosi", prima di acquistarli (!!) abbiamo voluto sentire anche il parere di un maestro del modern : Paul Sutton - organizzatore di "Soulshyne", sulla spiaggia di Brighton, nonchè dj di fama internazionale (sarà di nuovo in Germania per il 5^ anniversario di "Uptight", sarà alle Barbados per la attesa "caribbean soul week" )  - che li ha commentati e votati ( tra l'altro si scusa se a qualcuno i suoi commenti potranno sembrare "troppo sinceri", ma il "gioco" dei giudizi, tutti possono capirlo, esige questo ...)

 

Richard Rogers -  "Can't Stop Loving You" (Sam)  Questo disco è stato senza dubbio, una delle più felici scoperte degli ultimi mesi, e mi esalta sempre un casino, ogni volta che lo ascolto. Un pezzo che risale al "lontano" 1990 e che negli anni passati ha goduto di una certa considerazione tra i più importanti djs della scena modern inglese ( pure Arthur Fenn mi ha detto che lo suonava, e questo per me è una sorta di garanzia di qualità ). Quindi diciamo che non si tratta di una novità, anche se per me lo è. 

Siamo di fronte ad una produzione americana (newyorkese?) caratterizzata da un ritmo medio-alto, piuttosto sostenuto. La voce di Richard Rogers è molto calda e soulful (cosa che si intuisce subito, fin dalla prima battuta, quando attacca: "Baby I wanna tell you about this problem I have"); i fiati, gli archi e le percussioni sono arrangiati con sapiente maestria e fanno di questo pezzo un dancer memorabile. 

È uno di quei "contemporary sounds" che ti aprono il cuore !  Assolutamente un MUST.

Paul Sutton says : very nice just above mid-tempo dancer and early 90's tune that received heavy plays a few years back and is now totally ignored, which is a shame as for me : its a much better record than some of the ones that get played from that period. 

Good warm polished production without falling into the trap of becoming slushy, strong vocal  :  i'd give it  9  if i'd never heard it before, as i've heard it a lot its currently about a 6, but a few years of not hearing it will send it back up to a 9 again, i'm sure.

If you don't own it, buy it : you'll like it.


 

Crosswind - "Fire (it's getting hot)" (Harbor City) un singolo in forma di 12" questo, con il pezzo buono usato come B-side. Prodotto e co-scritto da William Butler ( leggi Billy Butler, say no more ) e registrato a Philadelphia nel 1987, questo è un pezzo modern dal feel molto "estivo", se sapete cosa voglio dire. 

Il ritmo è medio-alto ma con un tono piuttosto rilassato, guidato dalla voce soave del cantante (di cui ignoro l'identità), a sua volta accompagnata da morbidi fiati e archi, in un refrain davvero accattivante. Forse non è un pezzo "istantaneo" come quello di Richard Rogers, ma sicuramente cresce in te, ascolto dopo ascolto, fino a quando non lo canticchierai sotto la doccia. 

Una delicatezza per palati fini e acquistabile a 25-30 sterline.

Paul Sutton says : if i've ever heard this record i can't remember what it sounds like at all, so i'll abstain.


 

Goldie Alexander  - "Go Back" (Project)  Eccone uno per tutti gli amanti dei ritmi mellow e two-step. Datato 1981, "Go Back" è un pezzo dall'andatura quasi pigra direi (seppure ancora ballabile), che ha il suo punto di forza negli arrangiamenti, puliti ed essenziali, senza troppi fronzoli, ma di sicura efficacia. Degno di nota è anche un assolo di sax, a metà canzone, che, come si dice, "si scioglie in bocca".  (seppure ancora ballabile), che ha il suo punto di forza negli arrangiamenti, puliti ed essenziali, senza troppi fronzoli, ma di sicura efficacia. Degno di nota è anche un assolo di sax, a metà canzone, che, come si dice, "si scioglie in bocca". 

Okay, forse questa mia descrizione non rende piena giustizia a Goldie e al suo pezzo (che comunque adoro)…. se dovessi pensare ad un pezzo che più gli assomiglia, direi "Something Special" di Lew Kirton. Suggerisco a tutti gli amanti del genere di comprarlo, visto che lo si trova a prezzi irrisori ( tra l'altro è uscito sia in America che in Inghilterra sia in versione 7" che in quella a 12"). Buona caccia !

Paul Sutton says : Could be a blueprint for a modern soul dancer from the 90's.  

The rhythm and tempo are typical of the kind of sound that is very popular over here at many modern soul nights ( although not in the South of the UK where its a bit different)  Personally i'm more likely to listen to the other side 'Show You My Love' , but to be honest i don't play either side of the record very often at all.  I'd give it a 5  A bit lightweight, pleasant, but that's all. 

It's a good record but it just doesn't move me.


 

 

Vista la recente e strabiliante apparizione di Sidney Barnes al Capitol, di cui tanto ho sentito parlare, volevo dare nota di una piccola gemma, poco "cagata", contenuta nell'album "Foot Stomping Music", un disco questo, piuttosto comune, su etichetta Parachute. Il pezzo in questione "Loving In The Moonlight" , datato 1978, è un mid-tempo di gran classe, assolutamente gustoso che non deluderà i veri intenditori dei suoni modern. 

Tra l'altro anche la copertina del disco è molto gustosa…. vedere per credere!

Paul Sutton says : Not a modern sounding record at all, but all the better for it.  This one deserves an 8 as it has some depth about the vocals and something more lively about its whole approach.


 

Restando nei 70's, l'album "Risin'" degli Smoke è uno dei migliori acquisti che ho fatto nel 2003 (fino ad ora, è chiaro). Gli Smoke erano un gruppo di 4 elementi che si formò a Kansas City nei primi anni Settanta, e non sono da confondere con un altro gruppo avente lo stesso nome, che incise per la Chocolate City. Questo LP raggruppa alcuni dei più importanti nomi della scena Soul di Chicago, quali Burgess Gardner, Benjiamin Wright e Paul Serrano. 

Il brano di cui voglio parlare si chiama "I'm So Glad You Came Along", non uscito in 45 giri. Si tratta di una vera e propria "chicca" del genere crossover, dal ritmo travolgente e dal suono ricco di fiati archi e cori. Un pezzo che è un esplicito invito a ballare. 

Tra l'altro il disco contiene altre gemme di prima grandezza quali "Now You're Gone", "Cream Of The Crop" e "Have I Really Lost You". Un album splendido, ma piuttosto raro e costoso (va sulle 200 sterline).

Paul Sutton says : The most played, but for me not the best track off the " Risin "  lp, its still pretty class.

It has a wonderful space in the production, sharp horns, just that side-to-side dance rhythm doesn't do much for me.  Lead vocals are impassioned but the backing vocals are a bit wimpy. It's a light & sweet sounding record, but sometimes too much sugar can make you feel sick, and you just want to hear the guttural cry of  l.v. johnson or a linda jones sob, or just slap some kenny bobien or miles davis on.

Either a 3 or a 9 depending on mood; i prefer  'Have I Really Lost You'  or one of the ballads on the album.  It gets played because its got the same beat as a northern record and is more suited to that scene that people have created in the UK for some reason that i've never worked out.  But that's northern soul for you... some of life's mysteries are never solved... ;-)

 

i n d i e t r o

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