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F. ZINGAROPOLI

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I N C U B I  e  S U C C U B I

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con prefazione di V. Cavalli

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Tommaso e Raffaele Pironti - Editori

Napoli - 1922

1.Protesta - La frequente incursione di questo mio libro nel campo del tenebroso della Demonologia potrebbe ingenerare qualche dubbio che,per tema non si traduca in sospetto,m`induce ad una preliminare dichiarazione. Se tra i lettori potrà esservene alcuno che nel presente studio sull`Incubato - tendente ad avvalorare la casistica coi raffronti e le concordanze della moderna fenomenologia - mi ritenesse intento a ravvalorare l`interpetrazione teologica dell`intervento diabolico,egli s`ingannerebbe a partito;poichè per noi il Diavolo non esiste che come simbolo decrepito del male.Lasciamo quindi intera e intatta la credenza del Diavolo catechistico all`occultismo di bassa lega e dei bassi fondi,sia di cenacoli pseudo-esoterici,sia di antiquate sacrestie.Mentre dal nostro punto di vista,che è quello dello spiritualismo moderno,sulle base granitiche del metodo sperimentale,non esistono che spiriti ad ogni grado dell`infinita evoluzione intellettuale ed etica,sotto la grande legge della gravitazionale morale e divina.

2. I dèmoni e i diavoli - Per gli antichi i dèmoni non erano i diavoli,ma spiriti buoni o cattivi.Nella lingua filosofica greca,la parola dèmone era sinonimo di genio o spirito.Gli Dei e persino Giove sono chiamati dèmoni in Omero e l`istesso Platone chiama Dio il Dèmone possente.Vi erano i dèmoni buoni,agatodèmoni e i cattivi,cacodèmoni.Platone,nel Timeo ,nel Fedro,nelle Leggi,fornisce ampii particolari su questi esseri e nel Convito scrive: "che la Divinità non ha comunicazione diretta con gli uomini,ma ogni relazione fra gli Dei e i mortali si fa per mezzo dei Dèmoni".Pindaro e Menandro affermano che ogni persona abbia un Dèmone in qualità di spirito tutelare.Scrive Plutarco. "I Dèmoni sono composti di anima e corpo e per conseguenza,capaci di piacere,di pena,di tutte le affermazioni di questo genere...Vi sono buoni e cattivi dèmoni".Molto spesso i Dèmoni si confondono con gli Dei.Fra i dèmoni Plutarco annovera Iside,Osiride,Tifone,Bacco e il semidio Ercole.

I greci non conoscevano altri Dèmoni maledetti come i nostri Diavoli,tranne quei Titani  che si ribellarono a Giove e furono perciò condannati alle pene del Tartaro - episodio che proviene dall`India e si riscontra in quasi tutte le mitologie,compreso l`ebreo-cristiana.Le credenze dei Romani sono all`unisono con quelle dei Greci; i dèmoni ellenici erano,invece,chiamati genii.Apuleio scrive in proposito: "L`anima dell`uomo,staccata dai legami corporei diventa una specie di Dèmone o di Genio,che veniva chiamato altra volta Lemure.Di questi Lemuri,quelli che erano benefici alla famiglia e mantenevano le loro antiche case nella tranquillità,erano chiamati Lari domestici;quelli che,per i delitti commessi in vita,erano condannati a vagare continuamente,senza trovar riposo e che spaventavano i buoni e facevano del male ai malvagi,erano chiamate Larve."

Questo punto è di capitale importanza ai fini della nostra trattazione;perchè tende preliminarmente a mettere in rilievo come la demonomania cristiana abbia alterata e trasformata l`antica tradizione dei rapporti tra gli spiriti dei viventi,sostituendo al dèmone che poteva essere uno spirito benefico,un semidio e perfino uno degli Dei,od una Dea,lo spirito maligno. A meglio chiarire siffatta constatazione,io mi avvarrò delle parole non sospette di un demologo cattolico,il Gougenot des Mousseaux che,nel suo libro "Moeurs et pratiques des d`mons,ou des Esprits visiteurs,d`après les autoritès de l`Eglise,les auters paiens,les faits contemporains ecc." nel Capitolo III "Que sont les Dèmons.Catholicisme et antiquitè paienne" scrive quanto appresso (Paris,H. Vrayet.1854) : "Che sono i dèmoni? Il cattolicismo ce l`insegna.Sono angeli o spiriti della luce decaduti.Ribellatisi contro Dio,furono precipitati dal cielo,cioè dal soggiorno della felicità e della luce,e condannati,pel loro orgoglio,ad amare il male,a volerlo ed a praticarlo! ....

I demonomani cristiani hanno,adunque,tutto confuso - come confessa l`istesso cattolico collin de Plancy nel suo "Dizionario Infernale" sotto la voce "Demoniaci".Per essi i dèmoni buoni sono diventati angeli e ogni Dèmone è diventato uno Spirito maligno.Onde l`antica tradizione dei rapporti di dèmoni con uomini è andata trasformandosi nell`Incubato diabolico. Pur la credenza plurimillenaria e universale sulle promisquità di dèmoni con uomini,di terrigni e di celesti è comune a tutte le religioni ed accolta e proclamata da un gran numero di storici e di poeti,di dotti e sapienti d`ogni tempo.L`intera mitologia universale è fondata su tali connubi.Nè solo si credeva ad unioni feconde di donne con Dei;ma anche a  quelle,più stupefacenti,di Dee con uomini;del quale caso,ammessa la sua realità (che venne affrontata e discussa dai demonologi medioevali) non sappiamo allo stato delle nostre cognizioni renderci alcun conto.

Esiodo,ad esempio,fra tanti altri,nella Teogonia canta: "O Muse Olimpiadi,figlie di Giove Egioco,che,giacendo coi mortali,partoriste figli immortali simiglianti agli Dei immortali....." E l`istesso poema :"Della natura delle cose" di Lucrezio si apre con l`invocazione :

Alma figlia di Giove,inclita madre

Del gran germe d`Enea,Venere bella,

Degli uomini piacere e degli Dei...

La demonologia medioevale   muta i sogetti,ma rafferma il fatto e con la sua casistica arriva a constatarne la realtà,riuscendo ad affisare l`Incubato sotto l`aspetto sperimentale. La stessa scienza medica del tempo l`affronta;e Ambrogio Parè,detto Calmeil,il celebre medico del XVI Secolo,ritenuto come il padre della chirurgia Francese,così scrive:

"Incubes(da incubare,coricarsi sopra)sont demones qui se trasforment en guise d`hommes et font copulation avec les femmes sorcies.

"Succubes (da sub-cubare,coricato sotto)sont demones qui se trasforment en guise de femmes,et telle habitation ne se fait pas seulement en dormant,mais aussi en veillant."

3. Incubi e succubi di fronte allo Spiritismo - Le risultanze delle odierne ricerche psichiche ci autorizzano ad affrontare questo formidabile problema;perocchè si tratterebbe della possibilità che spiriti discarnati possano,temporaneamente materializzandosi,aver rapporti carnali con viventi e che,da tali rapporti,possa nascer persino la prole.Varii scrittori de`giorni nostri hanno cominciato a sfiorare,sebbene timidamente,il delicato argomento,che,per altro,i demonologhi medioevali affrontarono ed analizzarono senza veli e con maggior ardimento - e trovarono la scusa delle loro salaci discettazioni nella necessità di salvare le anime e di smascherare tutte le mali arti diaboliche.Più legittima deve essere,dunque,la nostra scusa di studiare un possibile fenomeno reale,per quanto misterioso,con l`ausilio del metodo sperimentale e trarre delle induzioni da fatti noti e accertati.

Ricordo e prescelgo,per accreditare l`importanza della mia tesi,i nomi impeccabili di due autori che tentarono,non ha guari,di affisare la questione sotto l`aspetto scientifico e partendo da risultati acquisiti nel campo dell`esperienza. Vincenzo Cavalli nella Rivista "Religione e Patria" di Firenze,dell`Agosto 1904(n.8)pag. 1423,nell`articolo "Anche gli animali hanno voce in capitolo" toccava,per incidens,l`argomento con le seguenti acutissime osservazioni: "...Ma,per riparlare del soggetto incidentale della partogenesi umana,noto questo: che,se uno spirito può produrre in date condizioni sue e nostreignote finora,il passaggio della materia attraverso la materia,e in luoghi introdurre anche corpi  organizzati viventi (fiori,animali,persone) può agevolmente introdurre in corpi viventi oggetti di ogni genere: di qui i vomiti mostruosi dalla bocca e l`uscita di ogni sorta di oggetti dal naso,dagli occhi,dall`epidermide ecc. degli energumeni; fenomeno attestato da dotti medici dei Secoli XVI e XVII. E,talora,trattavasi di oggetti non introducibili per le vie ordinarie.Così nell`estipicio,gli antichi avevano mille volte constatato modificazione organiche sorprendenti nelle vittime,come sparizione,o assenza del cuore,doppio cuore ecc. Dunque anche la fecondazione per via supernormale non parrebbe impossibile,pur condizionata che fosse a quanto suppone S. Tommaso d`Aquino per ispiegarsela,sebbene sisai constatato che gli spiriti possano produrre de`liquidi organici,ad es. gli sputi,e cito il caso che mi ricordo riferito dal Capuana in un suo libro.

"I teologi seguirono in generale l`ipotesi tomistica della possibilità del trasporto della sostanza fecondante da una sorgente umana per opera spiritica: di qui forse il semen frigidum attribuito agli incubi dalle maliarde (V. ad es. la "Teologia morale" di S. Alfonso Maria de`Liguori). " Gli spiriti possono produrre fulmineamente analisi e sintesi inorganiche e organiche: lo si vede negli apporti e nelle materializzazioni,nelle quali sottraggono prima,quasi per succiamento vampirico,sotto forma fluidica le molecole viventi dal corpo umano.Dunque la fecondazione non è neppure impossibile. La virtus obrumbrans una vergine,secondo Luca,pare indichi la presenza di un agente submateriato,che proietta la sua ombra corporiforme sul paziente,e lo compenetra: leggenda,forse,o anche certamente;ma che deve avere un sostrato di realtà storica in fatti naturali.La mitologia di tutt`i popoli antichi è piena di questi misteriosi rapporti con effetti permanenti. "Chi sa? ! ....Certi fatti possono essere stati rarissimi,accresciuti poi dalla fantasia popolare,ma non perciò reali.Il P. Sanchez,gesuita,nel suo De matrimonio (Lib.II,disput. XXI,n.11) esaminò seriamente :  An Virgo Maria semen emiserit in copulatione cum Spiritu Sancto,e tenne per l`affermativa.Il congresso implica la fecondazione,pur lasciando inviolati i clausri verginali.

"Vedete,dunque,che al postutto,se avessi detto uno sproposito ereticale,mi troverei in ottimacompagnia, nientemeno con un luminare di scienta teologica della Santa Compagnia di Gesù ...!

"IL Padre Valladier,confessore di Maria de`Medici,insegna che Satana,"senza niente rompere",può con la sua meravigliosa agilità,portare la materia fecondante in una vergine,e senza che questa neppure se ne accorga.E,secondo la leggenda,così dovrà essere concepito l`Anticristo!

"IL fenomeno del passaggio di corpi viventi a traverso la materia rende credibile quello dell`introduzione di sostanze,o di corpi anche in corpi viventi - e ripeto la tradizione credenza nelle vergini-madri,nella partogenesi umana dalle Indie alle Gallie,dove si rinvenne un simulacro coll`iscrizione ."Virgini pariturae",farebbe supporre un qualche fondamento storico di realtà  naturale .Non s`immagina facilmente l`istessa cosa apparentemente impossibile da popoli diversi ed ignoti fra loro senza proprio nulla di concreto. Non è possibile che certe date condizioni fisiche e biologiche abbiano resi possibili - o forse necessarii - certi fenomeni psicofisici,e fra questi i congressi fecondi fra gli esseri incarnati e i non incarnati,perchè la tradizione è troppo generale per poter essere il parto della fantasia. Senza di ciò è difficile supporre che sarebbe potuto nascere dal nulla la credenza ad uomini di genealogia sopraumana."

Nel fascicolo 17 (1910,pag. 1405) del "Veltro" di Sampierdarena,anche Enrico Carreras,discorreva "degli Incubi e Succubi".È il resto di una conferenza la cui lettura,destinata nella sala della "Società Teosofica" di Roma,vennegli interdetta.Egli ricorda,del pari,l`antica tradizione,riporta opinioni e fatti dei demonologi e qualche frammento di P. Martino Delrio,accenna anche ai fatti moderni e recentissimi ed affronta il problema con la scorta delle risultanze della fenomenologia medianica del secolo XIX.

"Anzitutto poniamoci questa domanda: - È vero o no che in certe sedute medianiche si è constatata la presenza di fantasmi materializzati? No esito per mio conto e credo non esisterebbe nemmeno voi a rispondere in senso affermativo. - Ma queste considerazioni di materia erano tenui o solide? - Anche qui si può rispondere affermando che,in certi casi,i fantasmi erano completamente e solidamente formati."   E, ricordate le famose esperienze di William Crookes - dal 1871 al 74,e le più recenti della signora Nöel a Villa "Carmen" in Algeri,nel 1905,il Carreras osserva:

"Credo che queste poche citazioni sieno più che sufficienti per dare a noi,per lo meno,la presunzione delle possibile realtà di fantasmi di uomini,i quali,servendosi del fluido vitale di persone presenti e più specialmente di un medium,riescano momenteamente a rivivere di una vita fisiologica basata sopra un organismo più o meno formato completamente,il quale ha la sua struttura allo stato potenziale nel corpo fluidico o perispirito e trae la sostanza e l`energia funzionale dall`organismo medianico."

toccai, alla mia volta,il problema,prospettandone l`importanza,in una serie di recenti articoli nella rivista " Mondo Occulto" (Annoi I - 1921 - n.1 a 6) a proposito delle "Disquisizioni magiche" di P. Martino Delrio.

Nel presente mio studio,senza soffermarmi alla mitologia,alle vetuste leggende,alle narrazioni di antichi storici e poeti,prendo le mosse dai demomologi medioevali che,attenendosi alla costante tradizione,la raffermano nella loro casistica,col corredo di maggiori prove,di più sottili e valide argomentazioni e,perfino,col contributo dell`esperimentazione diretta.Solo che agli Dei ed alle Dee,ai semidei,al gajetto sciame di silfi s dei gnomi,e dei varii spiriti dell`aria,della terra,del mare e del fuoco,sostituirono l`Angelo decaduto,"la creatura ch`ebbe il bel sembiante",il Demonio che,nella sua potenza e col permesso di Dio,finisce col diventare più potente di Dio!

4. La letteratura satanica - è ricchissima e le sue fonti sono sterminate: essa va accentuandosi verso il 1400,assume proporzioni inverosimili specie nei secoli della maggiore intolleranza religiosa e va scemando col progredire de`tempi nuovi.Il suo periodo culminante fu quello della Santa Inquisizione che perseguiva le streghe con accanimento maggiore degli eretici.Vi sono alcune opere che ebbero in quel tempo una gran voga e che,compilate sulle pubblicazioni copiose del genere,costituiscono una specie di corpo del Diritto della Demonologia. Per stregoneria ritenuta la massima eresia,scrissero "Directoria" per l`Inquisizione,ovvero "Manuali e Martelli" per le streghe. Questi manuali,perpetualmente arricchito dallo zelo dei Domenicani,servirono di norma e do guida e raggiunsero il sommo della perfezione nel "Malleus" di Sprenger,sul tipo del quale si modellarono in appresso altre famose pubblicazioni dagli Spina,da Jacquier,dai Castro,dai Grillando ed altri.Famosissimo anche il "Formicarius" del domenicano Nider,nonchè una voluminosa compilazione di Lione intitolata dall`inquisitore Nitard che riproduce una quantità di simiglianti trattati.Ma l`opera più autorevole e famosa comparsa verso il 1600 è rappresentata dalle "Disquisizione magiche" del gesuita spagnuolo,P. Martino Delrio.Tutti gli scrittori posteriori seguirono le sue oeme e,sotto un certo aspetto,esso è il libro più rappresentativo dell`immane bibliografia satanica. Per ravvisare,ben vero,gli estremi demonofobia medioevale,bisogna percorrere i trattati degli esorcisti che rispecchiano lìnvadente paura del Diavolo,il suo illimitato potere e lo studio dei mezzi per combatterlo,fugarlo e debellarlo. Le arti di Satana sono analizzate sulla scorta delle sperienze personali dei demonologi,con tutta la gamma di malefizii,delle ossessioni,delle molestie,dei danneggiamenti agli uomini ed alle cose. Noi ci troviamo di fronte ad una copiosa enumerazione dei casi i più svariati: dalle semplici illusioni ed allucinazioni,ai fenomeni di suggestione;da quelli telepatici,alle manifestazioni spiritiche più decisive.

Il Diavolo è in tutto e in tutti: esso è la causa immediata e diretta di tali fenomeni,il formidabile nemico invisibile e pur presente sempre.Qualunque evento  dell`esistenza,anche dei più semplici,è,pei demonologi,causa congettuale o certa di malefizio. Sentite in qual modo S. Bernardo (Medit. Capitolo III) descrive la miseria dell`uomo di fronte alla potenza del Diavolo :

"Nihil aliud est homo quam sperma foetidum,saccus stercorum,cibus vermium. Post hominem vermis,post vermen foetor et horror ... Unde superbit homo,cujus conceptio culpa: nasci poena: labor vita: necesse morti? Daemon nihil horum patitur; sed intellectu subtilis,scientia illustris,motu velox,potentia insigniw,essentia spiritualitis,statu perpetuus perseverat in aeternum."

Il Demonio è il male e l`esorcista è il rimedio: soltanto l`ecclesiastico insignito dell`ordine dell`esorcistato ha la potestà spirituale con l`obiurgatio e il praeceptum - il rimprovero e il comando - di compulsare ed espellere i demonii. Il Rituale Romano contiene perfino un saggio di alcune invettive antidemoniache.Satana è chiamato "nemico di Dio,avversario del genere umano,apportatore di morte,rapitore della vita,radice dei mali,seduttore degli uomini,causa di discordia,spirito immondo,antico serpente,dragone iniquissimo ecc." e, fra i demonologi era quasi una gara ad escogitare parole strabilianti,dalle più concettose maledizioni alle insolenze più turpi e volgari. E il preconcetto di volerlo debellare era spinto al punto di percuotere e torturare pur anco l`ossesso. Ponevano,in fatti,la questione: "Se sia lecito all`esorcista vessare l`energumeno con battiture e colpirlo di obbrobrii e cose simili" - risolvendola per l`affermativa,sull`argomentazione speciosa che le flagellazioni potevano indurre,forse,il Demonio ad arrendersi,vedendo per sua colpa malmenato l`ossesso !"

5.Il Manuale degli esorcisti - Presceglierò,fra tutt`i trattati,un`opera delle più autorevoli ed accreditate che va tuttora per le mani dei sacerdoti e costituisce un testo definitivo sull`argomento.Essa fu stampata la prima volta nel 1651,autore il P. Candido Brognolo da Bergamo,dottore di teologia e dell`ordine dei Minori riformati di S. Francesco. S`intitola : Manuale exorcistarum - ac parochorum: hoc est - Tractatus de curatione, - ac proctectione Divina; in quo reprobatis erroribus, - verus,certus,securus,catholicus,apostolicus et evangelicus - eiiciendi daemones ab hominibus,et e rebus ad homines spectantibus;curandi infirmos:ab inimicis se tuendi: Deumque in cunctis necessitatibus propitium habendi modus traditur.

P. Luigi Sinistrati

Le opere del P. Luigi Maria Sinistrati d`Ameno (1622 - 1701) de`Minori riformati,consultore al Tribunale Supremo della Santa Inquisizione,teologo dell`Arcivescovado di Milano,Vicario Generale dell`Arcivescovado di Avignone,contenute nei tre volumi in folio (Roma - Giannini,1753 - 1754) comprendono i seguenti libri: Pratica criminalis Minorum illustrata - Formularium criminale - De Incorrigibilium expulsione ab Ordinibus Regularibus - De Delictis et Poenis. A siffatte opere bisogna aggiungere De Daemonialitate et Incubis et Succubis,pubblicata la prima volta nel 1875 dal manoscritto originale scoperto a Londra nel 1872 e tradotto dal latino in francese per Isidoro Liseux (Paris,1875,Isidoro Liseux,Rue Scribe).Riportiamo da quest`ultiomo trattato,senz`attenerci all`ordine successivo dei paragrafi,i brani testuali e salienti delle sue conclusioni e alcuni fatti ed esempi caratteristici e notevoli :

"Prima del diluvio,quando l`aria non era ancora così densa,i Demonii venivano sulla terra e avevano commercio con le femmine,procreando una specie di giganti d`una statura pressochè uguale a quella dei Demonii loro padri.

Ma oggi non è più così: I Demonii incubi che si accoppiano con le donne sono acquatici e di piccola taglia: perciò appariscono sotto forma di do omuncoli e,perché aquatici sono eccessivamente lascivi.Lussuria e umidità sono due termini corrispondenti.

 

Historia di un Incubo e di una giovane monaca

 

In un monastero di monache viveva come pensionaria una giovane donzella di nobile famiglia,la quale era tentata da un Incubo che apparivale giorno e notte e che,con le più insistenti preghiere e le arti di seduzione del più passionale amante,sollecitava agli amplessi; essa,nulladimeno,sostenuta dalla grazia di Dio e dalla fregunza dei Sacramenti,era ferma nella sua resistenza.Ma,malgrado le sue devozioni,i suoi digiuni,i suoi voti,gli esorcismi,le benedizioni e le ingiunzioni fatta dall`esorcista,l`Incubo,non ostante la quantità delle reliquie ed altri oggetti sacri accumulati nella camera della fanciulla,dei ceri che ardevano tutte le notti,continuava ad apparirle come di consueto,sotto le sembianze di un bellissimo giovane. Fra i dotti personaggi consultati in proposito,fuvvi un teologo molto erudito,il quale,osservando che la giovane tentata era di temperamento flemmatico,arguì che l`Incubo dovesse essere un demone acquatico ed ordinò che si facesse immediatamente nella stanza della monaca una fumigazione di vapore.Fu portata,in conseguenza,una marmitta nuova in terra trasparente,nella quale fu messa un`oncia di calamo aromatico,di pepe di cubebe,di radici di aristolochia di due specie,di cardamomo grande e piccolo,di gigembro,pepe lungo,cariofilla,cinamomo,cannella,noce moscata,polvere di calamita,benzoino,legno di elce,un`oncia di trisantolo,il tutto in tre libre di acquavite; la marmitta fu fu piazzata  sulle ceneri calde a scopo di fare elevare il vapore fumigante e fu tenuta chiusa la camera.La fumigazione arrivò all`Incubo che questa volta non osò più penetrare nella stanza; solamente,se la giovane usciva per passeggiare nel giardino o nel chiostro,egli le appariva nuovamente.Infine,dopo nuova consultazione,il teologo ordinò alla stessa di portare su di sé dell`unguento composto di profumi squisiti come muschio,ambra,zibetto,balsamo del Perù.Così munita,essa recossi a passeggiare nel giardino,ove subito le apparve l`Incubo che,furioso e minaccioso,non osò approssimarla e,dopo essersi morso il dito,come se metidasse una vendetta,disparve,senza mai più ritornare.

 

F. Zingaropoli - Incubi e Succubi - Napoli 1922.        Cap. Gli amori del diavolo pag.1 a pag.33

Francesco Zingaropoli : Bibliografia

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