Come riparare il parafango anteriore
(La necessità aguzza l'ingegno)
di Carlo (Parma)


Dopo numerose imprecazioni, la mia mente ha reiniziato a lavorare e quindi, una volta rinsavito, ho cercato di trovare una soluzione piacevole visivamente, ma soprattuto economica, del danno che avevo fatto. Eh si, il bloccadisco non lascia scampo alle distrazioni. Dovevate vedere la faccia della vecchierella che mi sentiva imprecare dopo aver fatto mezzo metro indietro con la moto e aver sentito quel crudo "crack".
La prima tappa è stata dalla Yamaha per sapere quanto mi era costata quella dimenticanza: 140€ all'incirca: archiviata la possibilità di comprare un parafango nuovo (anche perchè sicuramente, appena dopo averlo sostituito, l'avrei rotto di nuovo nello stesso modo).
Così, sentito il parere di un amico professore di chimica all'università e di un carrozziere che conosco, ho deciso di provare ad incollarlo, ma abbandonando l'idea di riverniciarlo completamente (troppo costoso per via della vernice oro un po' particolare) e cercando un buon compromesso sull'estetica.
Come si vede dalla foto, un bel pezzo triangolare si è completamente staccato (nella foto è solamente incastrato) e una crepa scende verso la parte bassa del parafango. La colla consigliatami dall'amico professore è una colla bicomponente a base di resina epossidica (mi ha specificato che non fosse acrilica, ma su questioni chimiche dichiaro la mia ignoranza e non oso contraddire) quindi ok colle come bostik o pattex, ma non attack bicomponente per plastica. Su consiglio del carrozziere poi, ho acquistato una rete metallica sottile (sottili come le zanzariere o poco più) in modo da creare un supporto meccanico robusto all'interno del parafango.
Per attaccare i pezzi è necessario creare un solco a "V" dalla parte interna del parafango, il che significa smussare di 1-2mm gli spigoli delle plastiche dalla parte interna. Attenzione a non smussare lo spigolo sulla parte esterna altrimenti si verrà a formare un buco visibile dall'esterno. La colla a base di resina epossidica non va messa, come la classica colla, sulle superfici da incollare e mettendole poi a contatto, essa indurendosi va a "stuccare" la superficie ricoperta. Ecco perchè è necessario creare quello scasso dalla parte interna, serve per aumentare la superficie di contatto e per creare un supporto più solido ai due pezzi di plastica.

Forse osservando il disegno sopra riesco a chiarire di più le idee. La parte superiore dei due disegni è chiaramente l'interno del parafango dove andrà spalmata la colla che, indurendosi, terrà insieme il tutto. La colla che ho usato è "Pattex Salda Tutto" (trasparente) ed è composto da due tubetti (parte A e parte B), da una spatolina e un piccolo piattino su cui miscelare i due composti solo al momento di stendere la colla (ci mette circa 10 minuti ad indurirsi). Per tenere insieme il pezzo di plastica che si era staccato ho messo del nastro da carrozziere (quello giallo di carta) sulla parte esterna in modo che tutto rimanesse in posizione, poi ho steso la colla sulla parte interna.
Mettetevi un paio di guanti di lattice o di plastica per non incollarvi le dita !!!

Una volta spalmato lo strato che terrà insieme il pezzo mancante sarà bene eliminare la colla in eccesso in modo da riempire solamente lo scasso a V; mantenere le parti unite finchè la colla non si indurisce.
Attendere 10-15 minuti in modo che tutta la colla asciughi. Il secondo passaggio sarà quello di fissare la rete metallica fine. Essa andrà ritagliata in modo da andare a coprire in modo abbondante la zona crepata e poi fissata sempre con la resina epossidica. Per stenderla al meglio l'ho fatto in tempi diversi: prima ne ho attaccato metà in modo da poter maneggiare il resto ed una volta asciugata ho terminato con la parte rimanente.
Il lavoro finito, per quel che riguarda il fissaggio, è quello della foto sotto.

Ora però ci troviamo con un parafango aggiustato, ma brutto esteticamente (le crepe infatti sono ancora ben visibili). Se uno volesse fare davvero un buon lavoro sarebbe necessario utilizzare stucco e carta vetrata fine per lisciare il tutto. Ma io, un po' perchè non ero sicuro del lavoro finale, un po' per mancanza di voglia sono direttamente passato alla fase di "insabbiamento delle prove" tramite copertura!
Utilizzando carta e matita ho fatto uno schizzo su carta della crepa ed ho creato un logo che riuscisse a coprire il più possibile le crepe. Ho fatto una sagoma con del cartoncino e poi ho ritagliato la forma su un foglio di adesivo di plastica nero (al Brico center ne hanno dei rotoli, da comprare al metro, di diversi colori), poi ho attaccato il tutto in modo da nascondere le crepe. Non so quanto reggerà come durata o sottoposto alle intemperie (caldo, freddo, acqua). Sta di fatto che se inizia a saltar via posso sempre rifarlo oppure posso rivolgermi a quelle ditte che fanno gli adesivi per farmene qualcuno con quel disegno e più adatto all'utilizzo sulla carena della moto.

La sigla della nostra amata gattona (YZF) svetta anche sul parafano della mia motina. Certo se uno si avvicina il segno della crepa sotto l'adesivo si vede e si sente al tatto, ma se mai dovrò rifare l'adesivo posso ottimizzare il tutto con un po' di stucco e carta vetrata. Alla fine sono un abbastanza soddisfatto di come ho risolto senza spendere troppi quattrini.

Spesa complessiva per colla bicomponente, rete metallica e foglio adesivo nero: 7,50€.

Direi che anche a fondo perduto si può tentare!!!!

Spero di esservi stato d'aiuto: [email protected]
Due dita a V di saluto a tutti.

Carlo - Parma


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