PRELUDIO PROGETTUALE

 

La transizione è il periodo necessario all’attuazione pratica della "riforma" progettata. Bordiga riteneva necessario mettere un limite (10-20 anni) al periodo della transizione. Ma date le condizioni oggettive attuali, scientifiche e tecnologiche, dei paesi altamente sviluppati, il processo di transizione si svolgerebbe nel processo di abbandono (coordinato-organicamente progettato-comunitariamente sviluppato-immediatamente) dal processo tensivo nel suo svolgersi (dinamico-progettuale-aggregativo).

Il tentativo di prendere il potere politico militare per poi attuare la "riforma" in un processo di transizione, presuppone un’imposizione calata dall’alto che assume metodi coercitivi, quindi punitivi o premiali, con tutte le catastrofiche degenerazioni conseguenti, con in più una oligarchia non certamente auto-dissolvente. Invece, una rete dinamicamente sempre più fitta di elementi (reificati-tensivi-slegati) (*v. nota sul WHF) che incontrino sempre più spazi e tempi liberati, costituiscono quel senso comunitario dell’uomo immediatamente attuabile e sostituto della società del Capitale. E nel contempo, il superamento sociale di specie della società del Capitale, come dinamica metamorfica dell’uomo-ritrovato uscito dal guscio della reificazione.

Il fine che si prefige Tensione è il primo passo che porranno gli individui liberati nel riconoscersi, nel coalizzarsi, per dare inizio ad un processo irreversibile caratterizzato dalla costituzione, appunto, di quelle microprogettualità che esauriranno il loro scopo solo quando avranno realizzato le prime forme di riscatto di zone territoriali dal mercato.

Il processo è coordinato organicamente da una struttura organizzata a livello internazionale, le cui attività, il modo di impiegare le proprie energie, le sovrastrutture legali regolate a norma delle discipline vigenti nei vari continenti non differiscono da quelli di altre organizzazioni che hanno altri scopi. La grande differenza è nel vincolo della finalità progettuale.

Il ruolo di Tensione è prevalentemente di indirizzo.

Un indirizzo, un orientamento che fa appello a quelle energie (che non vanno confuse con i metodi) che a tutt'oggi si continua a dedicare al processo di stagnazione del Capitale ed alle sue contraddizioni fisiologiche.

Detto questo, si può anche trarre una conclusione sul concetto e l'essenza della Lotta di classe il cui significato, vista anche la realtà dei fatti, va a sposarsi con la semplice e necessaria legittima difesa a cui gli individui ricorrono e ricorreranno in massa, oppure no, a seconda delle sorprese che riserverà loro il processo accumulativo di alcuni alle spese di altri. Sostituendo, così, la vecchia e manipolata concezione automatistica del miraggio ideologico ed idealistico fortemente voluto dai bottegai delle scorciatoie.

La diffusione, premeditata, di Tensione, in inglese, tedesco, giapponese, spagnolo, portoghese, russo, polacco, francese ed arabo, che tiene anche conto dell'opportunità di riservare specifiche edizioni a seconda delle culture, delle nazionalità, dei livelli di sviluppo e quindi dei vari habitat degli interlocutori, dimostra la serietà di un intento che mira ad una manovra di ampio respiro che avrà solo da raccogliere consensi e contributi attivi a livello mondiale.

La costruzione del WHF, World Humankind Foundation ®, che tradotto brutalmente in italiano significa Fondo o Fondazione Mondiale del genere umano sarà nello stesso tempo Progettazione e Legittima difesa. Dove la ricerca sarà libera attività (quindi volontaria), sarebbe assurdo renderla coercitiva!

La progettazione mirerà all’Accesso alla distribuzione e la disponibilità di beni, evitando nefaste regole coercitive di razionamento classiche delle società di passata e presente memoria tenendo appunto conto delle implicazioni a breve, medio e lunghissimo termine. La legittima difesa va invece a superare e comprendere le separatezze delle attuali energie investite in organismi internazionali che si occupano di "diritti umani", "di solidarietà sociale", "di salvaguardia dell'ambiente", "di ricerca scientifica", "di denuncia", "sindacalismo", ecc. ecc.

La considerazione bottegaia, elevata a metodo, che "la gente non capisce", non regge.

Non isoliamoci e non isoliamo.

Se le parole hanno un senso e giungono alla parte viva che ci ascolta, è immensa la gioia che ci procura, perché un altro individuo che tende a liberarsi presuppone la proiezione, nel presente, della comunità umana futura possibile.

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