La mia prima uscita


"(…..dalle e-mail del club)




Chi ha letto le mie precedenti sà che non ero certa di avere il coraggio
di uscire da sola per la mia PRIMA volta. Come ho gia detto "gicavo in casa" ed avevo un grosso freno psicologico che dovevo rimuovere. Avrei voluto realmente che ci fosse un "comitato primi passi" a darmi una mano ,che facesse gruppo attorno a me all'ingresso del locale, qualcuno che porgesse per me il soprabito al guardaroba,che mi desse un braccio d'appoggio nell'eventualità di una storta o di un malessere.
Come un cucciolo di delfino appena nato viene sospinto dal branco verso la superficie per respirare ed iniziare a vivere,così desideravo non sentirmi sola al di fuori della porta di casa;nel mare delle possibilità!.
La richiesta di direttive fatta a Lola era stata tardiva e vana..... e non sapevo cosa avrei fatto da lì a poche ore.
Non c'è stato il momento della decisione come avevo previsto,è sucesso tutto a livello inconscio.
Ad una certa ora mi sono resa conto che ...era già tardi!
Smaltarsi le unghie ,riempire del necessario la borsetta,chiudere la porta di casa è stato più facile del previsto ma.....ora dovevo "uscire allo scoperto".
Qualche istante per cercare un evento più "significativo " e "rischioso" di ciò che stavo per fare e trovare la determinazione di andare avanti e poi...fuori.
Il controllo dei movimenti,dei gesti,dei pensieri mi hanno fatto guadagnare la sicurezza familiare dell'abitacolo dell'auto. Guidare con i tacchi non è stato nemmeno rilevante.
Una volta per strada ,il pensiero era sempre teso alla condotta conservativa dell'auto.
Evitare l'incidente,dare sempre e comunque la precedenza a tutti, arrivare senza intoppi alla meta.
AUTO DELLA POLIZIA!!!!!(MINCHIA!!!!)
E' ferma e con le portiere aperte.
"Controllo,tutto è sotto controllo,non ho niente da temere".E mentre in frazioni di secondo immagino "tutto e di più", supero la volante e con essa quel momento di forte disagio.
La strada diventa dritta,scorrevole,rassicurante.
Mi rilasso e......mi accade ciò che ricorderò sempre come "forte ed importante".
Vedo, con sorpresa, che le mani che hanno mosso fino ad allora il volante,come hanno sempre fatto in precedenza, sono diverse.
Tengono lo sterzo con una eleganza nuova.
Le dita,sembrano felici di portare le loro "corone di lacca rossa" e le osservo,una per una.
La sensazione è nuova,forte e fatico a comprderla.
Cerco qualcosa, e lo sguardo mi si abbassa istintivamente.
La linea orizzontale della gonna fa partire le cosce che avvolte nelle calze si spingono in avanti.
Il mio sguardo le esplora e le carezza muovendosi sulle ginocchia che,tonde e curve, lo portano sulle gambe e poi giù sulle
scarpe che si intravedono appena nell'osurità, sui pedali.
La sensazione di prima si rafforza e mi sconvolge.
Cerco il mio sguardo, per conferma, dentro al retrovisore ma lui mi restituisce un'immagine ancora più sconvolgente. La piccola cornice rettangolare mi riflette solo gli occhi.
E' il particolare più curato.
Sopracciglia alte, ombretto azzurro e rosa.Le linee nere del kajal e dell'hailiner danno un taglio paricolare;il rimmel sul ciglia piegate dà un femminilità a l'iride che ha un colore diverso.
Vedere solo gli occhi senza il resto del viso non mi ere mai capitato.
HO LA COMPRENSIONE DELLA PERCEZIONE.
La cosa mi confonde,mi turba e mi piace.
E' un momento di immensa intimità.
Ripasso ,rapidamente e freneticamente, con lo sguardo su tutto ciò che ho appena visto e ne ho la conferma.
Quello dentro cui mi sento,è un corpo nuovo, reale e Femminile.
E' molto di più di quello che sentivo adosso nella rassicurante solitudine casalinga ma che era fatto di molta fantasia e poce conferme;
questo è decisamente più reale ,più concreto,più mio,perché è il più nuovo.
E' simile alla sensazione di essere alla guida di una vettura appena comprata ma tanto desiderata e attesa.
I pensieri e le emozioni che sono seguite,penso che sono comuni a tutte noi.
I primi passi. I primi passi dopo aver parcheggiato.
Ovviamente il parcheggio scelto è isolato ed in penombra ma.....decisamente più disante dalla meta!!
Ed i primi passi sono.....già troppi!!!
Uno due ....un piede davanti l'altro con oscillazione simmetrica della spalla opposta.Portamento ed eleganza ,spalle in dietro e...via cosi .
Si gira sulla corsia di acesso del parcheggio ed....una fila di macchine mi vengono in contro con le loro sciabolate di luce che mi colpiscono una dopo l'altra.
Provo a pensare che un attimo prima ero io nella loro stessa posizione e che magari la maggior parte di quegli autisti sono come me...e via così.
"scusa posso chiederti un informazione" Panico. Chi è?. Non era previsto di parlare così presto.
Mi giro ed una f.genetica al volante incontra il mio sguado.
Decido che data la situazione di grande sconvolgimento posso permettermi di non rispondere; accenno
un sorriso di diniego e con uno scarto giro attorno alla macchina per non dare alla guidatrice possibiltà di replica. Raggiungo la statale.
E' da atraversare.
"E se cado adesso" "le calze rotte" "il sangue"
"la macchina che arriva,il guidatore distratto dal movimento in giro..lo schianto..e fatta!!!!"
Attraverso! A metà strada vedo giungere un auto a velocità sostenuta e decido di lanciarmi nella mia prima breve corsa sui tacchi.
Cerco di muovermi come una gazzella nella savana e mi sembra di riuscirci bene,così bene che non so se la sensazione piacevole che provo viene dalla percezione delle movenze del corpo, del tutto nuove, o dal raggiungimento della salvezza rappresentata dal marciapiede che mi portera alla meta.
Mentre mi avvicino all'ingresso comprendo che devo solo ritirate al volo una tessera dalle mani di uno sconosciuto.
Mi tranquillizzo. Sono quasi arrivata...... Entro dentro e...vengo accolta da decine di sguardi giudicatori di coloro che stanno lì proprio per vedere chi arriva. La gola è gia arsa ,la bocca è gia secca ma io sono alla META!
Cerco subito di identificare Lola. Una figura di spalle, davanti a me, mi da qualche speranza.
Mi sembra lo stesso gruppo che avevo visto e che avevo invidiato pochi minuti prima mentre arrivavo sulla statale.
Avevo notato che si davano reciprocamente aiuto nel superare quel tratto di prato in discesa che separa il parcheggio dalla strada prospicente la discoteca.
Osservo, mi sposto di lato.La riconosco. Ho studiato bene le foto del suo sito.Cerco di controllare la voce.
Mi avvicino e mi presento: " ciao sono Polly..." Il resto ve lo ha già raccontato Sonia.

CONCLUSIONI:
-Il tempo è davvero volato.
-Mi ha fatto veramente piacere ritrovarmi a parlare di cose normalissime come ad esempio di ristoranti tipici ciociari con Tanya, o di passioni comuni con Vanessa.
Oppure di cose più femminili come ho fatto con Valentina e Sonia parlando di corsetti,scarpe o tecniche di depilazione .
-Mi fà un immenso piacere ritrovarmi a dover controllare il sorriso compiaciuto e divertito che naturalmente sorge ogni qualvolta penso a una di voi o ad un istante della serata trascorsa.
Mi sento decisamente più "normale" di prima .
Mi sento decisamente più "speciale" di prima
Mi sento più "grande",più"forte",.
Mi sento più "ricca"
Un ringraziamento particolare LOLA, per avermi permesso di realizzare ciò che fino a pochi mesi fa ritenevo impossibile

Grazie a tutte .
A presto POLLY
Brescia,02 marzo 2002



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