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CENNI STORICI SULLA PARROCCHIA

Tratto dal volume: "Migliarina e la sua Parrocchia, 1838 - 1988"

di Gianni Donati

Il decreto che sancisce la separazione tra la parrocchia di San Giovanni Battista di Migliarina e quella di San Giacomo di Isola, reca la data del 16 giugno 1838.

La via litoranea preistorica che da Luni procedeva verso la riviera ligure venne "romanizzata" nel 155 a.C. da M. Claudio Marcello: tra i luoghi toccati vi era l' oppidum di Boron, toponimo corrispondente al porto ed alla pieve di San Venerio di Migliarina, dal IV sec. primo nucleo di cristianità della parte orientale del Golfo. La notissima pieve, sorgeva a levante di quella "Mecarìna" che nei secoli successivi sarebbe divenuta Megiaìna e nel linguaggio curiale Meliarina.

Il nostro territorio conobbe in successione la presenza dei greco-bizantini, dei Longobardi, dei Franchi e degli Obertenghi, ma spiritualmente fu dominato dalla grande figura di San Venerio (530 - 630). Dopo l'invasione longobarda fiorì il culto di San Vittore, di evidente derivazione ambrosiana: dobbiamo considerare "chiesa matrice" di quelle di Isola e Migliarina la chiesa intitolata al Santo milanese sorta ancor prima del 950 sul Monte Albano, poco distante dal luogo ove sorgerà il castello di Isola.

Per iniziativa vescovile fu fondato, nel 1160 l'Ospedale di San Giovanni Battista di Migliarina ed in epoca non precisata fu ad esso annessa una cura che diede poi origine alla parrocchia. Primo rettore della parrocchia fu tale Girolamo de Facio (o Fazio), nominato nei documenti dell'Archivio Vescovile Lunense nel 1558. Nel 1584, durante la visita apostolica della diocesi compiuta da Angelo Peruzzi vescovo di Sàrsina in Romagna, l'ospedale di San Giovanni Battista viene incorporato con quello cittadino di S.Andrea, mentre la chiesa di Migliarina, sebbene antica "satis bene se habet".

Alla fine del cinquecento fiorivano, in tutte le parrocchie della diocesi le confraternite laiche: tramite esse, la gerarchia mirava a mantenere i legami con le popolazioni; a Migliarina era sorta la Confraternita di San Giovanni Battista, sebbene i fedeli, vestiti di un saio bianco, recitavano l'ufficio alla Vergine nell'Oratorio di San Bernardo del Felettino.

Negli ultimi anni dell'ottocento si ribadisce la necessità di una nuova chiesa: la vecchia era stata definita antigienica dal Regio Commissario Menzinger. nel 1904 il vescovo Giovanni Carli conferisce alla chiesa di San Giovanni il titolo di Prevostura, che la parrocchia di Isola già deteneva dal 1729. Fu Mons. Stefano Danè ad assistere alla posa della prima pietra il 20 giugno 1926 da parte del vescovo Bernardo Pizzorno. Il vescovo Giovanni Costantini inaugurò la nuova chiesa il 3 settembre 1933, opera del progettista genovese ing. Lorenzo Basso e del direttore dei lavori arch. Ermelindo Panconi. Per questo progetto neogotico a tre navate si è parlato di "compiacenza scenografica", date le ardite dimensioni: facciata alta 25m, lunghezza della chiesa 37.15m, navata centrale alta 18m e le laterali alte 7m e lunghe 33m; sul frontale la croce in ferro battuto (1.80x1.50m) Le vetrate possedute dalla chiesa al momento dell'inaugurazione vennero distrutte dal bombardamento del 10 maggio 1944. Altre parrocchie si formarono dalla nostra: nel 1952 il Felettino fu annesso ad Isola venendo dotato di una nuova sede parrocchiale trentaquattro anni dopo (S.Anna); nel 1955 fu la volta del Favaro ad essere intitolato al Cuore Immacolato di Maria; nel 1963 il vescovo Giuseppe Stella eresse la parrocchia di San Paolo Apostolo assegnandole il territorio della località La Pianta.

 

 

SVILUPPO DEMOGRAFICO DI MIGLIARINA

ELENCO DEI PARROCI DI MIGLIARINA DAL 1938

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