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Lui�e�noi

(la prima pagina)

E' tutt'oggi che ha quel fumetto. Mio marito, dico. Non so il vostro, ma il mio ha sempre sopra la testa un fumetto, che io sola vedo e nel quale posso leggere come voi leggete questo libro. Avere un marito coi fumetti qualche volta � comodo, qualche volta no.
Lui naturalmente nega di avere fumetti e dice che io sono una visionaria. Sapete come voltano le cose i mariti. Ma quel che sta scritto adesso nel fumetto potrei leggervelo ad alta voce, se fossero cose che una signora pu� ripetere. Non lo sono.
Ammetto che ha le sue giustificazioni, oggi. E' in ferie, e piove: come ogni anno. Questo poi, ne converrete, � stato un anno scombiccheratissimo. Veramente, non so se l'avete notato, ma l'anno in corso � sempre il pi� scombiccherato di tutti. La gente guarda i giornali, legge i fatti di cronaca, scuote la testa e dice: � Che anno. Dove andremo a finire? �. Dimenticando di averlo gi� detto l'anno prima. Anche a mio marito succede qualcosa di simile: non quando guarda i giornali, ma quando guarda noi. Moglie e figli. Per lui siamo sempre dei fatti di cronaca, pi� o meno nera.
Dice che con gente come noi, ma con me in particolare, non si sa mai dove si va a finire. A leggere il suo fumetto, pare che ogni cosa che io dico, faccio e anche penso (evidentemente ho anch'io un fumetto, per lui) abbia il potere di procurare uno choc ai benpensanti. O meglio al Benpensante. Che sarebbe lui. Altri benpensanti in famiglia non ce ne sono. Tutti squilibrati. Tutti fatti di cronaca.
Questo, secondo il D.C. (sigla che sta per Diletto Consorte e che lo irrita molto a causa di certi riferimenti politici che non sto a illustrarvi; per ritorsione lui mi chiama P.iacevole C.onsorte, o anche M.oglie S.quinternata I.rrimediabile. Io, ignara di riferimenti politici, non mi irrito affatto). In realt�, dicevo, noi siamo persone normalissime. Se quest'anno � stato cos� movimentato, la colpa non � nostra, e tanto meno mia, come sosterrebbero i fumetti del mio sposo, bens� di quello che gli antichi chiamavano il Fato. Lui dice che lui non � un antico. E che il Fato, per lui, sono io.
Giudicherete voi. E' infatti mia intenzione raccontarvi le cose con scrupolosa obiettivit�. Come � mio solito, del resto: e come, secondo il mio sposo, io non perdo occasione di far noto al miei due milioni di lettrici. �Quando una ha due milioni di lettrici... �, � la frase, detta in tono ossequioso, che usa quando gli faccio venire i nervi e decide di farli venire a me. Infatti mi vengono. E va bene, che cosa c'� da dire dei miei due milioni di lettrici? Mica li ho inventati io!
� No �, dice. � Sono loro che hanno inventato te. Se ti vedessero al naturale... �.
� Io SONO al naturale! �, dico. � Quello che scrivo, lo penso. Come sono nel lavoro, sono nella vita �.
� Allora va' a guardarti nello specchio �, dice. � Al naturale �.
Nello specchio vedo una faccia smunta e spiritata, dei capelli esagitati di sopra, due braccia filiformi di fianco, due piedi nudi sotto, tracce d'inchiostro e d'esaurimento nervoso in ogni dove. Oh, Dio. La madre dei miei figli, la moglie di mio marito, la beniamina delle mie lettrici: al naturale.
Sono io, quella l�? Oh, Dio. Prima che mi venga da piangere, l'impulso � sempre quello di levarmi gli occhiali; non so se per non appannarli o se per non vedermi pi�. Ma prima che me li levi, dietro quel forsennato groviglio di capelli, ossa, inchiostro e magone, faccio sempre in tempo a vedere i suoi occhi gialli che ridono, e io sono di nuovo giovane, allegra, fortunata, spaventosamente forte. E carina. Forse perch� lui mi ha tolto gli occhiali. Sono circa vent'anni che mi succede.
Ma come ho divagato! Ho perso completamente il filo. Questo mi succede dalla nascita: ho il filo fragile. Ma da un po' di tempo � diventato fragilissimo. Il dottore diceva che era la primavera, ma adesso la primavera � passata, com'� che il filo mi si rompe sempre? Dovr� fare una cura. Mio marito dice che � da quando mi conosce che devo fare una cura. Ma dunque, dov'ero rimasta? Ah, dicevo che avrei raccontato le cose con obiettivit�: come un bravo cronista, anche se femmina, dovrebbe fare. Sono successe, stanno succedendo e hanno tutta l'aria di succedere ancora tante di quelle cose, in questo scombiccheratissimo anno, che penso valga la pena di lasciarne una traccia ai posteri. Se poi i posteri, come non � del tutto improbabile, non sapranno che cosa farsene, vuol dire che queste mie obiettive cronache resteranno nella storia di famiglia, insieme agli album di fotografie che eternano - secondo il D. C. - intere generazioni di squilibrati, dal bisnonno esploratore (aveva i baffoni, il cappellaccio, ma non risulta che abbia mai esplorato niente all'infuori delle sue celebri cantine), fino ai suoi pi� recenti bisnipoti, privi di baffoni, di cappellacci e purtroppo anche di cantine, ma, a sentire il mio sposo, ancora pi� allarmanti di quel loro avo. Quello infatti, dice, era uno solo, mentre questi sono come le termiti. Inutile fargli notare che tre delle termiti le ha messe al mondo lui, sia pure con la mia volonterosa collaborazione. Anzi, sarebbero quattro, se...


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