Brunella da poco non c'era gi� pi�, ma io, prima di vedere quel libro, non sapevo neppure della sua esistenza.
La mia vita di ragazzina "politicizzata" di fine anni 70 scorreva cos� lontana dal suo mondo professionale fatto prevalentemente di riviste femminili, che non ci saremmo potute incontrare se non per caso.
Per caso e per curiosit�.
Quel titolo, Una donna e altri animali, mi attirava troppo per lasciarlo l� in libreria. Il solo porsi, nella frase, allo stesso livello di "altri animali" (veri? metaforici? quali? come? perch�?) aveva fatto scattare in me la molla.
E appena iniziato a leggere, scocc� il colpo di fulmine.
Da l�, il rimpianto di non averla mai conosciuta da viva, proprio lei a cui sarebbe stato tanto semplice mandare almeno una lettera di apprezzamento (chiamiamola cos�, ma � una definizione troppo fredda; sarebbe stato piuttosto un "grido" di riconoscimento: sei tu la madre che avrei voluto, la sorella che non ho mai avuto, l'amica che vorrei accanto... pi� esattamente LA ME STESSA CHE HA GIA' VISSUTO UN'ALTRA VITA).
E la ricerca, difficile, affannosa e gratificante, tra remainders e bancarelle dell'usato, di tutto ci� che aveva pubblicato, perch� anche se non avremmo potuto avere un futuro insieme, il passato c'era, ed era tutto da scoprire...
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