Rimini Medievale.
2. Una mappa europea. Matilde "di Canossa"

Matilde di Toscana (o "di Canossa"), reduce da precedenti nozze, nel 1088 sposa Guelfo V. Le cronache dicono che il matrimonio fra Matilde e Guelfo V avviene per volere di papa Urbano II, anche se il marito è parente di quinto grado.
La scusa addotta dal pontefice è che quel maritaggio fra Guelfo V e Matilde era fatto soltanto per la conservazione dell'Italia e della Chiesa. Matilde si sottomette anche se un miglior partito s'era affacciato all'orizzonte: si parla di Alessio I Comneno imperatore orientale dal 1081, nato attorno al 1048.
Il primo marito (1069) di Matilde è Goffredo il Gobbo (o Gozelone), ucciso nel 1076 mentre di notte era, come racconta Muratori, in luogo adatto per i bisogni del corpo. Fu colpito proprio nella parte più attiva al momento dell'agguato mortale.
Goffredo il Gobbo è figlio di Goffredo il Barbuto, dal 1054 secondo marito della madre di Matilde, Beatrice di Lorena (o Lotaringia). Le nozze sono state celebrate senza l'approvazione dell'imperatore Enrico III, duca di Baviera (1027), re di Germania (1028) ed imperatore (1046), figlio di Corrado II il Salico a cui succede alla sua scomparsa nel 1039. Nel 1052 Goffredo il Barbuto è stato in Germania assieme a papa Leone IX che ne fa ritorno con lui nel febbraio 1053.
Goffredo il Barbuto, attraverso il matrimonio con Beatrice di Lorena, diventa signore di gran parte dell'Italia settentrionale. Ma il matrimonio «disturbò forte la corte imperiale in Germania» (Muratori).
Sembra che tra le clausole del contratto di nozze fra Goffredo il Barbuto e Beatrice, ci fosse pure quella di far sposare la figlia di lei Matilde con il figlio di lui Goffredo il Gobbo. Goffredo il Barbuto era «nemico dell'imperatore, e personaggio di gran senno e maneggio», creduto capace «di sconvolgere tutta l'Italia, e di sottrarla al dominio degli augusti tedeschi». Per ripicca Enrico III costringe il diacono cardinal Federico di Lorena, fratello di Goffredo il Barbuto, cancelliere di Santa Romana Chiesa e futuro papa (Stefano IX, 1057-1058), a ritirarsi nel convento di Monte Cassino. Anche Federico aveva soggiornato in Germania con Goffredo e papa Leone IX.
Enrico III fa di peggio. Ordina di arrestare Matilde e sua sorella Beatrice (che ha lo stesso nome della loro madre). Quando Goffredo si sottomette all'imperatore, Beatrice e Matilde gli sono restituite.
Le nozze fra Matilde e Goffredo il Gobbo sarebbero dovute ad una scelta politica della madre di lei, Beatrice di Lorena. La quale nel 1055, l'anno dopo il matrimonio con Goffredo il Barbuto, è rapita dall'imperatore Enrico III disceso in Italia nel 1055 per sottomettere Goffredo, considerato un temibile rivale nella penisola. Beatrice è incarcerata a Lucca.
A Mantova (dove giunge a Pasqua) Enrico III dapprima riceve i messi che Goffredo da «principe assai accorto» (tale lo dice Muratori) gli invia. Essi, in segno di pacificazione, si offrono di mandare Beatrice alla corte imperiale. Enrico II concede a Beatrice, per recarsi presso di lui, un salvacondotto che però non le serve a nulla. Infatti, appena arrivata a Mantova per rispondere dell'accusa di aver celebrato le proprie nozze senza alcun permesso dell'imperatore, Beatrice è fatta prigioniera.
Enrico III nel giugno 1055 passa poi a Firenze dove incontra papa Vittore II (eletto nel settembre 1054 ed intronizzato a Roma il 13 aprile 1055), impegnato in un sinodo generale. E lo invita in Germania. Vittore II è il nobile Gebeardo di Dollnstein-Hirschberg, vescovo di Eichhstätt dal 1042, e parente dello stesso Enrico III.
Alcune annotazioni su Beatrice di Lorena. Suo padre è Federico II che sposa Matilde di Svevia figlia di Ermanno di Svevia e di Gerberga. Ermanno è fratello di Corrado II che, da Gisella di Svevia, ha Enrico III da cui deriva Enrico IV di Sassonia. Nel 1056 Enrico III lascia l'Italia e torna in Alemagna portando con sé Beatrice.
Il padre di Matilde, Bonifacio III d'Este, era stato ucciso nel 1052. Con un dardo attossicato, narra Muratori sulla scia dell'Arnolfo della «Storia milanese», mentre passava per un ombroso bosco in viaggio da Mantova a Cremona. «Certamente questo principe non era un santo. Anzi egli s'acquistò il brutto nome di tiranno presso i Tedeschi», aggiunge Muratori. Bonifacio III era figlio di Tedaldo, conte di Modena, a sua volta fratello del ricordato Alberto Azzo II. Bonifacio era conte di Modena, Reggio, Mantova, Ferrara e Canossa e marchese di Toscana (1027) per volere dell'imperatore Corrado II.
Tedaldo, padre di Bonifacio, era conte di Ferrara. Sua moglie Willa, era sorella di Ugo duca e marchese di Toscana che morendo (1001 o 1002) senza eredi le lascia terre e poteri che finiscono così in casa d'Este. Muratori lo aveva sospettato, ipotizzando che «... per qualche sua figliuola, o sorella, o zia passata nei marchesi progenitori della casa d'Este, a loro divenisse» la serie di territori e Stati su cui poi governarono, fra Rovigo, Padova e Ferrara. Muratori aggiunge: «Ma è da dire che la storia della Toscana per questi tempi è involta in molte tenebre». L'osservazione vale anche per altre zone geografiche, ovviamente.
Bonifacio III ha due fratelli, il vescovo di Arezzo Tedaldo e Corrado. Questi, «giovane di molto fuoco», tende un agguato a Bonifacio con un gruppo di armati, ma ne esce malconcio per cui muore (13 luglio 1030), anche a causa dalla sua vita sregolata (Muratori).
Il bisnonno di Matilde, quell'Adalberto Azzo (marchese di Reggio e Modena) che è padre di Alberto Azzo II (il marito di Cunegonda), è ricordato per aver salvato la regina Adelaide fuggita presso di lui nel 951. Adelaide (931-999) è vedova di Lotario II (+950) avvelenato da Berengario II d'Ivrea. Il padre di Lotario II è Ugo re d'Italia (+947), la madre Berta di Svevia. Il precedente marito di Berta, Rodolfo II dell'Alta Borgogna (+937) è il padre di questa Adelaide (+999). Il matrimonio tra Lotario II ed Adelaide sarebbe stato combinato dal padre di lui Ugo, per impadronirsi della Borgogna settentrionale, e vendicarsi del fratello di Adelaide, Corrado che grazie ad Ottone I nel 940 gli aveva tolto quel territorio.
Adelaide, proprio grazie ad Adalberto (ed al papa) sposa Ottone I "il Grande" (a Pavia), dandogli quell'Ottone II padre di Matilde di Sassonia. La quale è stata considerata la leggendaria madre di tutti i Malatesti. Il padre del primo Malatesta, "il tedesco", sarebbe Azzo, ovvero Alberto, detto pure Ezon od Erenfredo di Lorena, conte palatino del Reno. La madre, sarebbe Matilde di Sassonia sposatasi nel 990. Da loro, secondo questa leggenda, nasce colui che appunto è detto "Malatesta il tedesco". Matilde, essendo nata attorno al 980 (da Ottone II "il Sanguinario" e Anna Theophania o Teofano Skleros di Bisanzio), non poteva aver generato un erede che nel 1002 fosse già in età tale da ricevere la carica di vicario imperiale.
Secondo altre versioni dei fatti, Berengario avrebbe voluto far sposare Adelaide al proprio figlio Adalberto. Sarebbe stata la stessa Adelaide a chiamare in soccorso Ottone I. Ad Adalberto Azzo, Adelaide sarebbe stata affidata dal vescovo di Reggio Adelardo, perché la nascondesse nella fortezza di Canossa. Secondo Bacchini, Adelaide era parente della madre di Adalberto Azzo, Gisela di Milano. Per meglio ingannare tutti, sembra che Adelaide una volta giunta a Canossa abbia finto di essere morta. Soltanto ad Adalberto Azzo fu rivelato l'inganno, vista la costernazione che l'aveva colpito.
Da aggiungere, per Ottone II, ci sono tre notizie. Egli ha una sorellastra, Liutgarda la quale sposa Corrado di Franconia o Lorena, detto "Conone il Rosso", e gli genera Ottone di Carinzia a sua volta padre di tre figli, Enrico di Spira, Brunone e Corrado. Brunone diventa papa Gregorio V.
Enrico di Spira da Adelaide di Metz ha Corrado II, imperatore che entra in carica alla morte di Enrico II il vedovo di Cunegonda "la Santa". Una sorella di Ottone I, Edvige, sposa Ugo "il Grande" (+956) da cui ha Ugo Capeto capostipite di una dinastia durata oltre tre secoli. Fratello di Ottone I è Enrico I che nel 948 attraverso le nozze con Giuditta di Baviera diventa duca di Baviera. I rapporti fra Ottone ed Enrico non sono sempre pacifici. Quando lo diventano, Enrico è fatto duca di Lotaringia. Loro padre è Enrico "l'Uccellatore", la madre Matilde di Ringhelheim (figlia di Teodoro di Westfalia e Rainilde di Frisia). Adelaide, rimasta vedova (973) di Ottone, avrebbe preferito far porre sul trono il cognato Enrico di Baviera anziché il giovane Ottone II. Scomparsa Adelaide nel 999, la guerra civile si accende fra il suo partito favorevole ad Enrico e lo stesso Ottone.
Anche lo sposalizio di Guelfo V e Matilde sfocia in una separazione dovuta a dissensi politici. Mentre lei si assoggetta all'impero, Guelfo proclama una neutralità non gradita dalla consorte.

[Questo testo è una riduzione dal saggio "il potere delle donne. Malatesti ed Europa", dove esiste tutto l'apparato critico delle note, a cui rinviamo il lettore.]

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Antonio Montanari

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