Emergency: qualche considerazione


E' da qualche anno che ho conosciuto l'attività di questa Organizzazione. Come studente di medicina non posso che essere affascinato dall'idea di aiutare persone (pazienti) dove hanno più bisogno. Come appassionato di economia non posso che essere affascinato dal modo in cui Emergency affronta e risolve i problemi umanitari.
Tutte le Organizzazioni Internazionali operano sempre più su larga scala, costruendo strutture burocratiche gigantesche e costosissime, chiedendo soldi a tutti e lasciando che le persone che sopravvivono nei paesi cosiddetti in via di sviluppo (uno sviluppo quanto mai lento) continuino a "svilupparsi" da soli. Gli ospedali sono concepiti come dei luoghi dove i feriti e i malati vengono rabberciati alla meglio e rimandati a casa il prima possibile (un po' come in Italia). Ammesso che abbiano ancora una casa. Ammesso che sopravvivano la vita per queste persone, spesso mutilate o comunque disabili, diventa impossibile in un paese privo di infrastrutture.

Ed Emergency?

E' una Organizzazione Internazionale che opera con la mentalità del padre di famiglia. L'organizzazione è snella (grazie anche al carisma del fondatore Gino Strada) ed elastica. Gli interventi sono mirati e completi e hanno lo scopo di risollevare le sorti delle persone coinvolte nei vari conflitti. Life support for civilian war victims è il motto di Emergency. Ma viene intesa nella sua accezione più ampia: non si tratta solo di curare dei feriti. Si tratta di riportare alla vita persone condannate ad una non-vita. Per questo oltre a costruire Ospedali nelle regioni del mondo più martoriate dalle guerre (ed Ospedali con la O maiuscola, dotati di livelli assistenziali pari o migliori di molti ospedali del nostro paese) ci si preoccupa di garantire ai pazienti la riabilitazione (cosa spesso dimenticata dal nostro Ministero della salute) e il reinserimento sociale, insegnando loro un lavoro consono con la loro disabilità (generalmente attività artigianali, con le quali riescono fra l'altro a rendere in parte autonomo l'ospedale stesso). Alla fine il risultato è che persone mutilate da armi varie (spesso "intelligenti"...) riescono a riaffacciarsi ad una nuova vita e magari a mantenere la famiglia grazie alle possibilità offerte loro da Emergency (che opera anche con microcrediti per avviare attività commerciali od agricole).
Si può insomma dire che Emergency sia una delle poche (unica?) organizzazioni sanitarie a cui stia veramente a cuore il concetto di salute definito dall'OMS (non solo assenza di malattia ma benessere psicofisico). Mi piace sottolineare che negli Ospedali di Emergency si trova sempre un giardino fiorito (curato da ex-pazienti) e un parco giochi per bambini, le pareti sono colorate e tutto è rivolto per far "stare bene" i pazienti ricoverati. Concetto spesso sconosciuto ai progettisti dei nostri ospedali, mirabili esempi di ingegneria spaziale, ma che purtroppo fanno venire i brividi solo a vederli...
Spero di avervi un po' incuriosito con questa disquisizione. Se vi interessano maggiori informazioni su Emergency sotto trovate qualche sito utile.

Siti utili:

  1. Il sito ufficiale di Emergency
  2. Peacereporter, una servizio di informazioni sui paesi meno fortunati. Riporta molte notizie "dimenticate" dalla stampa convenzionale.
  3. Biografia di Saddam Hussein


Emergency (molto) in breve

E' una ONG (organizzazione non govervantiva) che opera in numerosi paesi del mondo (in cui si combattono o si sono combattute guerre). I principali ambiti di attività sono l'assistenza medica e chirurgica alle vittime civili (ma anche militari, se decidono di posare le armi...) dei combattimenti e in particolare delle mine antiuomo, vero flagello per milioni di persone. Questo scopo viene raggiunto con la costruzione di ospedali e punti di primo soccorso, che vengono successivamente lasciati a personale locale adeguatamente addestrato (anche se la gestione è sempre a carico di Emergency). Agli ospedali vengono poi affiancati centri di riabilitazione motoria e sociale. Mi piace sottolineare che l'organizzazione è per statuto apolitica. La pace e la salute, infatti, non hanno colore. Sono un patrimonio di tutta l'umanità, troppo spesso calpestato.








 
 
 
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