E' veramente buono il pane che compriamo tutti i
giorni?
Da un punto di vista organolettico sicuramente sì. Cosa
c'è
di meglio di un soffice e candido panino appena sfornato magari
spalmato
di burro e marmellata? Questo almeno è quello che ci dicono i
nostri
poveri sensi, talmente sovraccaricati di sapori forti da essere ormai
incapaci
di distinguere sottili sfumature di sapore.
Sotto il profilo nutrizionale, il pane comune (bianco)
è un alimento
squilibrato, ricco di amidi e di glutine (un tipo particolare di
proteina)
ma estremamente povero di vitamine, di sali minerali e di altre
sostanze
in grado di svolgere funzioni specifiche nel nostro organismo (colina e
inositolo, importanti per la funzione e l'integrità delle nostre
cellule). Questi micronutrienti, purtroppo pressoché sempre
ignorati
e sottovalutati (a causa della loro presenza in piccolissime
concentrazioni),
sono indispensabili per il normale metabolismo energetico cellulare e
quindi
per il buon funzionamento del nostro organismo. La mancanza di questi
fattori
nutritivi rende il pane "bianco" un alimento a basso valore biologico,
ricco di calorie "vuote" (ovvero energia che l'organismo fatica ad
usare
per mancanza dei cofattori necessari al metabolismo. Il destino di
queste
calorie è l'accumulo sotto forma di grasso) il cui uso
prolungato
tende a far emergere carenze nutrizionali, tanto diffuse in questi
tempi
di alimenti raffinati. Ora cercheremo di spiegare come possiamo
comportarci
per limitare tali carenze e per ritrovare l'alimento fondamentale
dell'Uomo
dall'età della pietra ad oggi: il pane.
Perché il pane bianco non è un alimento equilibratoIl pane bianco è costituito essenzialmente (salvo aggiunte più o meno legali) da farina, acqua, lievito, sale, olio. Più naturale di così! Analizziamolo meglio nei suoi costituenti.
1- Il pane è bianco e morbido (ma solo per poche ore, poi diventa duro), gradevole alla vista e al palato (avete mai mangiato il pane di tre giorni prima?). Come dire che le apparenze sono tutto. 2- Gli ingredienti utilizzati sono privi di nutrienti fondamentali alla vita. E possibile fare meglio?La composizione del pane bianco non lo rende certo un alimento appetibile al nostro corpo. E' possibile rendere più nutriente questo alimento? Certamente, e non con il metodo adottato dalla moderna tecnologia. Oggi si trovano in vendita pani "integrali" ottenuti con aggiunta di crusca, pani ai cereali con aggiunta di qualche chicco di cereali. Il risultato non è molto diverso dal pane bianco. La soluzione vera, invece, è, come spesso accade, quella più semplice e riguarda tutti gli ingredienti. La soluzione si chiama Sapienza Antica, l'esperienza accumulata dai popoli nel corso della loro storia che loschi affaristi in nome di una presunta "scienza" (non quella vera, con la S maiuscola) vorrebbero cancellare in nome di un maggior profitto.Perché buttare tutta la parte migliore del grano per ottenere una farina scadente? Utilizzare la farina integrale per panificare è a nostro avviso il modo migliore di utilizzare tutti i nutrienti contenuti nel grano. Questo a patto che la farina sia fresca, macinata a pietra da grano di agricoltura biologica. Quest'ultimo punto è importante perche gli antiparassitari tendono ad accumularsi negli strati esterni del seme. La farina integrale, però, crea alcuni problemi di ordine tecnico (il pane lievita meno, resta quindi più compatto) e di ordine nutrizionale (il pane contiene acido fitico, un composto che lega il Calcio e il Ferro impedendone l'assorbimento). L'acido fitico, secondo alcuni nutrizionisti, è causa di carenze alimentari in chi si nutre di pane integrale. Se oltre alle provette i nutrizionisti considerassero l'Esperienza dei popoli si accorgerebbero che il pane integrale è stato mangiato per millenni senza che nessuno ne avesse danno. Perché? La pasta cruda del pane fatta con la farina integrale è ricca di microorganismi benefici (chiamiamoli fermenti) che possono, se solo si lascia loro un po' di tempo, non solo far lievitare l'impasto ma anche modificare la composizione chimica dell'impasto arricchendolo di vitamine e di proteine. Nel germe del grano (presente nella farina integrale) si trova inoltre un enzima in grado di degradare l'acido fitico. Basta lasciarlo agire per un po', senza fretta, nell'ambiente acido creato dai fermenti. Ecco risolto il mistero! Nel pane naturale l'acido fitico non c'è più! L'utilizzo di sale integrale, acqua di fonte e olio extravergine di oliva spremuto a freddo completano l'opera. La cottura effettuata nel forno a legna, inoltre, rende il pane naturale ancora più genuino e profumato. Il pane ottenuto in questo modo è un capolavoro della natura, possiede un gusto inconfondibile, pur non essendo così soffice come il pane bianco risulta morbido, rimane appetibile per molti giorni e ha una ricchezza di nutrienti che fa impallidire ulteriormente il già bianco pane ordinario. Un'ultima osservazione che possiamo fare è relativa al
sapore.
Essendo abituati al pane bianco è difficile ammettere che quello
naturale sia proprio pane. All'inizio ha un sapore leggermente acidulo.
Ma il segreto (valido per tutti i cibi in sintonia con l'uomo) è
di masticarlo a lungo. In questo modo oltre a staccarci un attimo dai
ritmi
frenetici della vita moderna daremo modo alla nostra amilasi salivare
(un
enzima presente nella saliva) di degradare le destrine e l'amido
presenti
nel pane, regalandoci un gusto irripetibile, piacevole ed equilibrato,
degno della migliore cuoca: Madre Natura!
Come riconoscere il pane lievitato naturalmente:
Modificato da (1)
Bibliografia (1) Claude Aubert - La fermentazione tradizionale - MEB 1990 (2) Caterine Kousmine - Salvate il vostro corpo! - Tecniche nuove (3) Claude Aubert - Un altro piatto (4) J.L. Darrigol - I cereali per la nostra salute - Vallardi (5) A. Vergari - Fare il pane in casa - A.A.M. Nuova Terra
Marzo 2003
Riccardo Boeri Laura Rossi 1. Per misurare il pH del pane: si pone una
cartina
al tornasole su una fetta di pane inumidita con acqua distillata e si
legge
immediatamente il pH.
Il problema è trovare la cartina al tornasole. Le farmacie ne
sono sprovviste (ormai più che omogeneizzati, preservativi e
creme di bellezza non vendono). Se ne trovate da qualche parte fatemi
un fischio!
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