San Lazzaro

San Lazzaro


La terza domenica di Dicembre c'� l'appuntamento al Pozzetto con la Compagnia di San Lazzaro.
raccontava la Cedi, moglie di "Pinotu 'd Ravisa elr cali�" e madre di Bruno detto "bimbo", che una volta la zona del Pozzetto era abitata da poche povere famiglie ed era chiamato San Lazzaro.
Di qui il nome della Compagnia di San Lazzaro, fonadata da nove amici che abitavano al Pozzetto o si trovavano al Bar del Dolfo che era il locale del luogo (adesso al posto del bar c'� la ferramenta di Gino).
Era il 1976 ed i nove amici erano: Adolfo Morra, Franco Currado, Giuseppe Castelli, Gian Carlo Cerrato, Giuseppe Magnetti, Guido Ravizza, Paolo Poncini, Giovanni Frova e Bruno Ravizza che f� anche il primo "priore".
Gli altri priori furono Luigi Scassa, Luciano Ferrato e Carlo Quarello.
L'attivit� della Compagnia consiste nell'organizzare una festa che si svolge la terza domenica di Dicembre.
Nei giorini precedenti i soci si radunano per la "cena del digiuno", ovvero si incontrano a cena ma versano sopratutto una quota per finanziare la festa.
Le prime edizioni videro distribuzione pubblica di grandi quantit� di fagioli con le cotiche.
Poi vennero lelenticchie ed infine, su suggerimento di Nella Cellino, trippa e ceci cotti in una enorme caldaia.
Con la presenza della banda che allieta la festa, a mezzogiorno il contenuto del pentolone viene distributo a tutti i presenti, in cambio di una libera offerta che verr� devoluta per opere di interesse sociale: beneficiari ne sono stati per esempio la Casa di Riposo, l'Asilo Laura Arri, la Banda Musicale.




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