La chiesa dell'Annunziata detta "dei Batì"


Sede tradizionale della omonima confraternita dei disciplinanti, detti in dialetto locale "Batì", cioè "battuti", la chiesa della Santissima Annunciata sorge sul ricetto in località Rosa.
Agli inizi del 1600, nella stessa località Rosa, esisteva una chiesa dei disciplinanti che potrebbe corrispondere all'attuale edificio, più volte rimaneggiato.
Un piccolo campanile sul lato destro reca una campana, non più suonata da decenni.
Tre archi ciechi ne alleggeriscono la facciata priva di ornamenti ed una finestrella con una immagine della Madonna dipinta sul vetro da' luce all'interno.
Un classico portone in legno in stile barocco, che porta ben marcati i segni del tempo e del maltempo, inaduaguato al suo compito di guardiano della chiesa, deve essere aiutato da una brutta ma efficace cancellata in ferro.
All'interno un bell'altare del 1770 in stucco dipinto; di pregevole fattura la formella centrale dell'Annunciazione, monocroma in origine.
Un coro in legno è addossato alla parete interna della faccia, dipinto a colori vivaci è putroppo in cattive condizioni di consevazione, profondamente intaccato dai tarli e con i legni del pavimento che sconsigliano una visione più ravvicinata.
Dietro l'altare, sulla parete posteriore un dipinto raffigurante l'Annunciazione, forse del tardo Settecento, è collocato in una cornice con chiare connotazioni di cultura e gusti popolari.
Nella chiesa non viene più officiata la Messa.
Una volta all'anno, in occasione della Sagra del Caritin, all'esterno, sul sagrato, viene innalzato un altare provvisorio ed officiata la Messa durante la quale le "carità", offerte dai fedeli e destinate alla vendita all'incanto, vengono benedette.





Il Ricetto
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