questo materiale è solo un abbozzo, preparato cercando informazioni in rete

Parliamo di TRIBUTI.


Voci a cui far riferimento: evasione, frode fiscale(es.fatture false), elusione (applicare le norme fiscali più favorevoli, cioè più basse per subire un prelievo minore _tipico caso quello di un immobiliarista che vende un edificio e per pagare la % più bassa prevista dalla legge, costituisce una s.p.a; fatto ciò, la cessione dell'immobile figura come vendita di azioni ad altra spa,operazione per la quale la tassazione è più bassa) e federalismo fiscale.

Lo stato del welfare è quello che eroga pensioni, sussidi di disoccupazione AL 70% DELLO STIPENDIO LORDO PER LA DURATA DI 6 MESI E AL 40% PER ALTRI 4 MESI, cassa integrazione, assegni di famiglia, prestazioni sanitarie, garantisce l'istruzione.

Nel nostri sistema tributario sono comprese: imposte (IRPEF, IVA,IRAP=imp.regionale sulle attività produttive,ICI), tasse (la prima è coattiva, la seconda volontaria per avere un servizio,es. la TARSU) e contributi(previdenziali e assistenziali all'Inps e Inail).

Per applicare l'imposta si accerta la base imponibile e si applica l'aliquota prevista dalla legge.

Cosa dice la costituzione.
L'art 53 afferma il dovere di concorrere alla spesa pubblica secondo la capacità contributiva(richiede l'accertamento fiscale che si fa su reddito, patrimonio, consumi), ciò garantisce che non è tassabile ciò che con rientra in tale capacità.
Le imposte sono progressive.
Non tutte le capacità economiche sono capacità contributive, da queste si deve sottrarre un minimo vitale.
IL MINIMO VITALE. Se ne parla intendento un'area non imponibile, quella parte di reddito senza tasse: 7500€ annui per un pensionato, 8000 per un lavoratore dipendente, 4800 per gli autonomi.
La valutazione della capacità contributiva si può fare sul reddito (denaro destinato al consumo\risparmio), il patrimonio (beni atti a produrre reddito), i consumi.Gli studi di settore servono a presumere la capacità contributiva di un'azienda secondo il tipo d'attività.

Occasionalmente, la legge finanziaria annuale prevede agevolazioni fiscali.Per esempio il "bonus bebè", mille euro per ogni figlio; il "bonus incapienti", cioè che non rientrano in una fascia di reddito.Per il 2007 si è trattato di una riduzione delle imposte di €150 riservata a che nel 2006 non aveva avuto niente da pagare.

L'art 23 ricorda che senza una legge non si possono imporre prestazioni personali o patrimoniali.
Art 75 non è ammesso referendum per le leggi tributarie.
Art 81 con legge di bilancio non si possono stabilire nuovi tributi per sostenere nuove spese.
Art.120 _Le Regioni non possono stabilire dazi per il transito dall'una all'altra di merci.

Ci sono imposte non collegate a capacità contributiva:

imposte di bollo su contratti di compravendita, fatture, certificati, denunce o domande, contratto di locazione,cambiali;
imposta di registro (per documenti richiesti alle cancellerie giudiziarie, decreti ingiuntivi, sulle locazioni, costituzione di società, fusioni societarie, aumenti di capitale,su atti notarili, sulle ipoteche)

Tra le imposte c'è l'accisa. Si dice ACCISA l'imposta di fabbricazione: su derivati del petrolio,su: alcolici, energia elettrica, tabacchi. A differenza dell'iva è sulla quantità , non sul valore. Concorre a formare il valore del prodotto e siccome su questo si applica l'iva, questa si calcola anche sull'accisa.
Di accise sui carburanti ce ne sono diverse: ogni volta che lo stato affrontava spese per qualche emergenza (partecipazione a guerre, calamità naturali, rinnovi contrattuali di dipendenti pubblici), caricava nuovi balzelli sulle benzine.

CUNEO_Il cuneo fiscale o cuneo contributivo è la differenza tra il costo del lavoro sostenuto dall'impresa e la retribuzione netta che resta a disposizione del lavoratore. È costituito dalle imposte e dai contributi commisurati alla retribuzione, che sono pagati dal datore di lavoro e dal lavoratore. Su 30 paesi OCSE(organizz. Per lo sviluppo economico e la cooperazione), l'Italia è al 7° posto per il cuneo ,col 45% circa d'incidenza sul costo del lavoro) (superata da Ungheria, Francia, Germania e Belgio)[dati 2006 relativi ad un single che percepiva uno stipendio pari alla media nazionale].Dove ci sono meno prelievi sullo stipendio lordo -come in GB- il lavoratore deve spendere di suo per il minore welfare (ass.sanitaria, istruzione, sussidi di disoccupazione).
La storia del welfare ha inizio in Inghilterra, dove intorno al 1834 furono approvate leggi per l'assistenza di minori, orfani, poveri; si aggiunsero assicurazioni volontarie contro infortuni sul lavoro, malattia e vecchiaia (in seguito divennero obbligatorie). Furono create le workhouse per dar lavoro ai disoccupati, ma di fatto furono colonie penali che contribuirono ad abbassare il costo del lavoro, grazie ad una manodopera a costo irrisorio. La Germania del cancelliere Bismarck avviò l'assicurazione obbligatoria del lavoratore contro gl'infortuni. Inghilterra e Svezia dopo la Seconda Guerra Mondiale avviarono un sistema previdenziale.
Recentemente il welfare è diventato caro per 'indebolimento del ceto medio, che perde reddito per la globalizzazione dell'economia: oggi molti prodotti sono di provenienza asiatica, diminuisce il benessere di molte famiglie di lavoratori i cui contributi finanziavano lo stato assistenziale.
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