Om Bosser

Omeopata, buddhista, pittore e scultore. Cittadino del mondo, rinasce a Torino (Italia, Europa, Terra) nel 1949. Dal 1992 vive a Palermo.

Biografia Artistica

1963

Om Bosser crea una serie di personaggi: Zak, Callisto Blues, Camillo, ecc., che utilizzerà in strisce a fumetti per alcune fanzines.

1965/1967

Frequenta per breve tempo un corso di disegno dal vero tenuto del pittore Leonardo Trotti. Inzia a visitare le mostre delle gallerie di Torino (Il Punto, La Bussola, Narciso, ecc.,). Om Bosser dipinge figure filiformi. Inizia ad esporre in alcune mostre collettive. Primo viaggio a Venezia e Londra.

1968

Il maggio del ‘68 é a Parigi dove incontra e frequenta il filosofo Cioran e lo psicoanalista Lacan. Primi pellegrinaggi in Corsica, Africa (Algeria, Marocco, Tunisia, Ghana, ecc.). Inizia una particolare ricerca su materiali alternativi (vernici sintetiche, colle da marmo, terre, ecc.) per la realizzazione delle sue opere; sempre in questo periodo mette a punto una particolare tecnica di disegni ad olio su carta. Realizza una serie di dipinti su tela mettendo in pratica questa sua ricerca. Incontra Enzo Gagliardino.

1969

Con Gagliardino allestisce la prima personale alla Galleria Il Cenacolo di Casale Monferrato (AL), testo in catalogo di Adolfo Merlone. Inizia a frequentare la Libro galleria Il Torchio di Torino di Ninni Questa prima e di Francesca Landriscina poi, dove conosce gli artisti: Ruggeri, Maciotta, Piero Pit Piccinelli, l’attore Buazzelli e l’editore Ruggero Aprile. Inizia a ritagliare i disegni ad olio su carta e li fa aderire a delle tele, lastre di alluminio, pannelli di legno dipinte con vernici sintetiche, creando così un lavoro in linea con l’avanguardia italiana del momento (Pietro Gallina). Al Torchio allestisce la sua prima personale torinese, che sposterà poi allo Sporting Club di Albenga (SV). Inizia ad assemblare svariati materiali (ferro, legno, alluminio, ecc.) realizzando le sue prime sculture.

1970

Di questo periodo i quadri su supporti alternativi alla tela come: plasti-Riv, mattonelle da pavimento e da parete, con fondo variegato su cui galleggiano bianche figure umane come fantasmi. Viene invitato alla " 9a Rassegna Internazionale della piccola scultura "organizzata da Ezio Pagani alla Galleria Pagani del grattacielo, Milano, testo in catalogo di Pino Zanchi. Le sue opere verranno poi ospitate permanentemente nel Museo della Galleria Pagani a Legnano. Ritorna a Parigi dove Trabujo gli allestisce una mostra al Salon de l’Eveil. Diviene socio della Società Promotrice delle Belle Arti di Torino. Realizza la scultura "Mondo 1940" esposta nel salone della 128a Esposizione Arti Figurative alla Promotrice B.B. A.A. di Torino.

1971

Il critico Guido Della Martora lo presenta in catalogo nella personale alla Galleria Spazio di Napoli. Allestisce una personale dal titolo "Le visioni di Om Bosser" alla galleria La Lanterna di Moncalieri (TO). Inizia la collaborazione con il critico Franco Torriani che lo presenta in catalogo nella personale alla Galleria La Tavolozza di Torino, ed alla Galerie Valdotaine di Aosta. é presente con una personale di disegni ad olio su carta nello stand della Galleria La Tavolozza nella rassegna d’arte "Arte Natale ‘71" a Palazzo Esposizioni al Valentino di Torino. Conosce gli artisti del gruppo Surfanta (Abacuc, Alessandri, Camerini, Molinari, Pontecorvo, Schwab, Remé) con i quali si instaura un rapporto duraturo di amicizia e frequentazione. Ha dei rapporti epistolari con Costan (gruppo Cobra). Di questo periodo la realizzazione di quadri - scultura realizzati su travertino, con inserimenti di sculture in gesso e legno; e di lastre di conglomerato di legno ricoperte con collante da marmo colorato poi monocromaticamente. Realizza una ventina di xilografie su legno di bosso di punta. Esegue i primi criptogrammi barocchi. Conosce lo scrittore Ferdinando Albertazzi. Realizza una serie di grandi sculture in ferro per committenti privati. Nasce sua figlia: Sarah Carlotta Galadriel. Elabora una idea per una "cooperativa" artistica aperta a tutti gli artisti liberi, uscita del "manifesto" sulla rivista BolaffiArte a cui aderiscono alcuni artisti tra i quali lo scultore Cappello. Inizia la realizzazione dei primi dipinti su vetro, perspex, plexiglas, che a buon titolo rientrano nella corrente nuova figurazione post-pop.

1972

Assiste il pittore Silvano Gilardi (Abacuc) nel restauro dei "trasparenti" (grandi dipinti su tela del 1700/1800) che fanno da scenografia alla Processione Storica della Via Crucis a Mendrisio (Svizzera). Esegue il logo per la Libro Galleria Il Ferro di Cavallo. Torriani lo presenta in catalogo nella mostra personale alla Libro Galleria Il Ferro di Cavallo di Roma, dove conosce Franco Crispolti. Realizza una cartella contenente 4 xilografie su 4 racconti di Franco Torriani, testo di Carmine Benincasa, Edizione Ferro di Cavallo, Roma. Viene invitato da Guido Della Martora alla rassegna "Figurazione ‘70" a Vico Equense (SA). Viene invitato dal pittore Lorenzo Alessandri alle rassegne " Fantacollages" e "Fantamagia" allestite alla Galleria Corvo Blu di Giaveno (TO). Viene invitato all’International Art Exhibition and sale organizzato per il Bertrand Russel Centenary, con mostre a Londra e Notthingham. Realizza delle piccole sculture e dei gioielli nella Bottega degli Artisti di Audero a Torino.

1973

Nell’ambito della serie: "Incontro con l’Artista" alla Libro galleria Il Torchio di Torino, i critici Vittorio Bottino e Franco Torriani conducono un dibattito pubblico sul significato dell’arte di Bosser, e sulle opere recenti esposte in personale nella galleria. Nera Carando lo invita con una personale nella Galleria Civica d’Arte Contemporanea di Saint Vincent (AO), testo in catalogo dell’artista. Con Francesca Landriscina, Romano Gazzera, Romano Martinetti e altri fonda il Teatro Aquileia a Torino. Ezio Gribaudo lo invita alla manifestazione "I giovani per i giovani" rassegna sperimentale di pittura collettiva in atto, svoltasi in Piazza Cavour a Chieri (TO). La tela di 3 metri per 20 venne poi esposta al Parco Rignon di Torino durante le manifestazioni pubbliche estive. Viene invitato dal Circolo degli Artisti di Torino ad una rassegna sul calcio. Espone in personale alla Galleria Cavallino Bianco di Suzzara (MN), testo in catalogo di Om Bosser, dove conosce Cesare Zavattini. Viene invitato al Concorso nazionale "25 anni Apeco", sala dell’Angelicum, Milano. Incontra e frequenta gli artisti: Giuseppe Grosso, Marco Seveso, Enzo Sciavolino. Diviene socio di Alberto Peola alla Galleria La Tavolozza di Torino, e alla Galleria Corvo Blu di Giaveno (TO). Frequenta Antonio Calderara a Sanremo e nella sua casa museo di Vaciago. Realizza la copertina per la musicassetta della cantante folk olandese Françine. Esegue la copertina per il libro di Franco Torriani "Libera", Edizioni Toso Torino.

1974

è l’anno in cui visita e frequenta tutte le Art Fiere europee, Basel, Colonia, Dusseldorf, ecc., incontrando e frequentando artisti emergenti e rappresentativi dell’arte contemporanea come: i componenti del gruppo spagnolo Equipo Cronica, Claudio Costa, Daniel Spoerry, Opalka, Vostell, Kienolz, Raimond Hains, ecc. Direttore artistico della galleria Grazia Bosser Arte Contemporanea di Torino, allestisce fra le altre mostre personali di Volf Vostell, Calderara, Canogar, Claudio Costa, Ugo Dossi, Paul Onteniente e Alessandro Lupano, con scheda critica di Franco Torriani. Inizia la sua lunga frequentazione con l’artista ed editore Duilio Gambino.

 

1975

Viene invitato da Angelo Pezzana alla mostra "Arte per i diritti civili" ospitata nella Galleria Martano e nella galleria Claudio Bottello Arte di Torino. Inizia lo studio del sassofono soprano. Con Bruno Portigliatti fonda a Giaveno (TO) il Centro d’Informazione Buddhista.

1976

Realizza il quadro su plexiglas "Il talismano" per S.S. il XIV Dalai Lama. Conosce a Parigi l’orientalista Paul Arnold.

1977

Nera Carando ripropone i lavori recenti di Bosser nella Galleria d’Arte Contemporanea Carando di Saint Vincent (AO), testo in catalogo di Om Bosser. Realizza una cartella contenete cinque xilografie dal titolo "La parola morte. Omaggio a R.J. Wilcock". Conosce e fa propria la tecnica di illustrazione "al nero" giapponese (in disuso da circa 400 anni) con la quale realizza alcuni disegni a grafite, carboncino e china su carta.

1978

Una sua personale viene ospitata alla galleria La Tavolozza di Torino, in catalogo quattro liriche inedite di Dario Brondello.

1979/1985

Realizza l’acquaforte/acquatinta "Mi sforzerò di..." per l’Unione Buddhista Europea.Un lungo periodo in cui Bosser non espone i suoi lavori in pubblico, ma intenso come ricerca di nuovi strumenti e tecniche pittoriche. Ospita a Torino, nella sede del Centro Studi e Documentazione Omeopatica Dharma (da lui fondato) la prima assemblea plenaria della costituenda Unione Buddhista Europea (U.B.E.), in tale occasione distribuisce ai responsabili delle varie delegazioni le copie dell’incisione "Mi sforzerò di...". Dal 1982 al 1987 è docente di storia della medicina ai corsi di specializzazione post laurea della Fondazione Omeopatica Italiana di Napoli. Vincitore con l’opera "Omeopatia - la risorsa umana" del concorso indetto dalla OmIt, azienda produttrice di farmaci omeopatici, per la realizzazione di un bozzetto grafico inerente l’omeopatia. Soggiorna a Pietrasanta (LU) dove frequenta lo studio dello scultore Felix Recondo. Prende casa per qualche anno in un podere a San Casciano Val di Pesa (FI), dove ospita gruppi teatrali durante le loro tournees e performances fiorentine. A Saint Vincent (AO), incontra e frequenta gli artisti Lucio Bulgarelli e Franco Bogge.

1986

Realizza le due litografie su pietra a 8 e 10 colori del "Dilemma del Porcospino". Espone il lavoro di questi ultimi anni nella personale "Time Out" al Centro Attività Artistiche di Perrier (AO), nei locali della galleria Perriere di Saint Vincent, testo in catalogo di Om Bosser. In occasione del vernissage i musicisti Andrea Pala (sax), Danilo Pala (vibrafono) e Actis Dato (sax) realizzano la session jazzistica "Colori estemporanei". In catalogo testi di Om Bosser, copertina e manifesto di Lidia Devettori. Inizia la realizzazione degli oltre 150 fogli che compongono il ciclo "Il Dilemma del Porcospino" elaborando con disegni, collages, dipinti e altro i due soggetti litografici del "dilemma". Inizia una lunga frequentazione della compagnia teatrale Gran Serraglio di Torino, in particolare con Gianna Franco, Ricky Ferrero e Sergio Martin.

1987

Espone per la prima volta in una mostra personale le opere del ciclo "Il Dilemma del Porcospino" in catalogo testi di Jill Purce e Om Bosser, presso la galleria Studio Laboratorio di Anna Virando a Torino. Ripropone la stessa mostra alla galleria Eleutheros di Albisola Marina (SV).

 

1988/1991

In questo periodo si dedica ad una serie di lavori materici al "nero" che poi distruggerà. Conosce a Torino lo scultore Tinguely e Nicky de Saint Phalle. Viene invitato con due disegni, alla IIIa Triennale Internazionale d’Arte contro la guerra, allo Majdanek State Museum di Lublin (Polonia).

1992

Si trasferisce a Palermo. Il Maidanek State Museum di Lublin (Polonia), acquisisce una parte della sua produzione di grafica, presentazione di R. Balawajdek nel catalogo della collezione di opere d’arte contemporanea del Panstwowe Muzeum na Majdanku. Conosce il critico Aldo Gerbino. Realizza la copertina del volume "Manuale di pronto soccorso e terapia omeopatica" Nuova IPSA Editore , Palermo.

1997

Realizza "Omaggio alla Beat Generation" 10 disegni con la "tecnica al nero" inerenti opere letterarie degli scrittori: J. Kerouack, A. Ginsberg, A. Watts, W. Burrougs, L. Ferlinghetti, B. Dylan. I dieci disegni verranno pubblicati nell’Agenda Mediterranea 1998, Nuova IPSA Editore, Palermo.

1999/2000

Inizia la collaborazione con il critico Aldo Gerbino che lo presenta in catalogo alla galleria Lupo’Art di Palermo nella personale "Colori dinamizzati" e nel 2000 nella rassegna "Verso la Resurrezione. Voci, suoni e icone del tempo sacro" organizzata dal Centro Diocesano per la Pastorale della Cultura di Palermo allestita a Villa Magnisi, sede di rappresentanza dell’Ordine dei Medici di Palermo. Con Gerbino partecipa anche alle rassegne "Rapporto pittura e poesia" (Sull’asina non sui cherubini e WASF. Figure - cifre dell’arte contemporanea) allestite alla galleria Studio 71 di Palermo. Viene inserito nel sito www.Pittorica.it con alcune riproduzioni di sue opere recenti. Inizia una nuova ricerca pittorica, abbinando nello stesso quadro diverse lastre di plexiglas a fondi di carta maché dipinta, creando suggestive dimensioni. Espone una scelta di disegni a olio su carta (Le camere del mare) del 1968/1971 e una decina di quadri recenti alla Libreria del Mare di Palermo in una personale dal titolo "Il Viaggio perduto, ovvero: il canto delle sirene" in catalogo due poesie inedite di Aldo Gerbino.

2001

Ripropone a Torino nel mese di febbraio/marzo, la personale "Il Dilemma del porcospino, ovvero: disegnare i suoni e altre storie" nella galleria Over Studio, in catalogo testo critico di Vinny Scorsone e Om Bosser, alla quale molte televisioni regionali (Video Gruppo, TeleStudio Torino, ecc.) dedicano ampli servizi; che verrà poi ospitata nel mese di aprile nello spazio espositivo del caffè letterario Shakespeare & Company di Palermo Viene invitato dall’Associazione Italia - Israele alla rassegna d’arte "Bianco e Azzurro - 70 Artisti e una bandiera" ospitata nella sede della Fondazione Italiana per la Fotografia di Torino. L’artista Colangelo lo invita alla mostra "Amici miei - una mostra in Atelier dei miei amici artisti", Torino. Partecipa alla rassegna "Cinema in mostra & Food Art - Preparativi" organizzata da Over Studio di Torino.

Viene invitato da Ruggero Aprile alla realizzazione di un libro d’artista per la mostra "Concept Art Book", edizione Electa – Elemond Editori Associati.

Partecipa al concorso virtuale nazionale del sito web: Pittorica.it, e viene invitato con un opera alla mostra" Opere finaliste del Concorso Virtuale Pittorica.it" ospitata nella Sala Grande Vasca dei Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo.

Viene invitato con gli artisti Lidia De Vettori e Gianni Maria Tessari dal critico Vinny Scorsone alla rassegna d’arte "Storie Metropolitane" ospitata nella sala conferenze Padre Bagliesi ex Macello comunale, ad Isola delle Femmine (PA). Partecipa alla 159a Esposizione Arti Figurative " (F)atti d’Arte" alla Promotrice delle belle Arti di Torino. Ha in preparazione per il 2001 una importante personale di quadri recenti dal titolo "Mnemosyne - Frammenti di memoria" alla galleria Davico di Torino.

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