PROLOGO STORICO

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(premessa di Kepha Hlodowig)

 

Nel 1893 Franz Stein, tecnico meccanico, uno dei più noti attivisti politici pangermanici della regione dei Sudeti in Alta Boemia, in quei tempi parte dell’Impero Austo-Ungarico, su invito dell’ideologo deputato Georg Schoenerer, fondò la “Deutschnationalen Arbeiterbund”, (Lega dei Lavoratori Tedesco-Nazionali).Qualche anno dopo, nel 1895, Stein fu l’editore dell’organo di stampa dell'associazione politica con la testata “Der Hammer”. Fin dai primi momenti i membri della Lega si presentavano salutandosi pubblicamente con l’Heilgruss, invece di usare il filoimperiale “Hoc”: le diversità anche solo degli atteggiamenti formali, evidenziavano già la loro natura rivoluzionaria.  

Nel 1898, sempre in Boemia, nel “Sindacato dei Lavoratori Tedesco-Boemo” i membri d'etnia ceca si staccarono da quelle tedesche: i primi confluirono nell’organizzazione politica denominata “Nazionalsocialisti Cechi”, mentre i tedeschi formarono una nuova corrente, definendosi “Lavoratori Nazionalisti e Socialisti Tedeschi”.

L’anno successivo, a Eger, nome tedesco dell’odierna Cheb, Schoenerer, Stein, il redattore Karl Hermann Wolf, il tessitore Hans Knirsch, l’ideologo Ferdinand Burschofsky, e molti altri collaboratori, organizzarono la prima “Giornata Tedesco-Popolare del Lavoratore”, in cui fu sancito un programma con molte novità in campo sociale, e il “Giuramento d'Eger”, ove i deputati di circa cento città boeme fecero voto di “…combattere le contraddizioni sociali ed economiche esistenti al fine di porsi al servizio del bene nazionale, con una lotta unitaria di tutti i lavoratori, senza distinzione di classe, per ottenere, ed avere riconosciuti, oltre al diritto politico e nazionale, una posizione sociale migliore”. Il risultato di tale adunanza fu la creazione del “Reichsbund Deutscher Arbeiter Germania” (Lega Imperiale dei Lavoratori Tedeschi “Germania”) e, due anni dopo, il “Deutsche Arbeiteramt” (Ente Tedesco dei Lavoratori). La base ideologica delle neonate formazioni politiche si riassumeva comunemente nel conferire alla comunità popolare etnica uguali diritti tra gli individui, nonché l’aclassismo sociale. Le elezioni che seguirono portarono all’ottenimento d'alcuni seggi al Reichsrat (Parlamento Austriaco): gli stessi Schoenerer, Stein e Wolf furono eletti deputati.

Nel 1902, all’interno del movimento pangermanico si crearono due correnti, una con a capo Stein riconobbe Schoenerer come “Guida” e l’altra si riunì attorno a Wolf, che spinse quest’ultimo a fondare una nuova formazione politica denominata “Deutschradikale”. Tutte queste formazioni, pur restando divise, invocavano comunemente una chiara costituzione impostata sulla trilogia “un solo popolo, una sola organizzazione statale ed un solo capo”, si organizzavano attorno al “Fuehrerprinzip” (legge ed autorità del capo) ed adottavano già un simbolo molto in voga: la “Hakenkreutz”. 

Sul finire dell'anno 1903 molti tedeschi dei Sudeti chiesero ed ottennero da Wolf la creazione di un gruppo autonomo; nel 1904 a Trautenau, l’odierna Trutnov, sempre nei Sudeti, Knirsch, Burschofsky, il ferroviere Rudolf Jung con alcuni colleghi, costituirono la nuova associazione politica definita “Deutsche Arbeiterpartei” (DAP), che resterà in ogni caso affiliata alla “Lega Tedesca dei Lavoratori Nazionalisti”, con sede anche a Linz. Questo partito otterrà la completa autonomia dal 1908, proponendosi autonomamente all’elettorato.

La galassia dei partiti nazionalsocialisti tedesco-boema presentava già alcuni deputati al Reichsrat prima del 1906, ma con le nuove elezioni i pangermanisti di Schoerener, i tedesco-radicali di Wolf ed i nazionalsocialisti cechi n'ottennero 24; nel 1911 la situazione migliorò con il conseguimento del risultato di 45 seggi, compresi i tre del DAP, che fece inserire tra gli eletti anche Knirsch ed il coordinatore Walter Riehl. Nel 1918, durante la Grande Guerra, il DAP boemo mutò il proprio nome in “Deutsche Nationalsozialistische Arbeiterpartei “ (DNSAP). I partiti nazionalsocialisti austriaci e cecoslovacchi furono attivi fino all’annessione con la Germania nel 1938, che portò la loro fusione nel “Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori”. 

 

Nel 1917 a Monaco, in Baviera, l’ingegnere civile Gottfried Feder fondò la “Lega combattentistica tedesca per spezzare la schiavitù dell’interesse”, proponente l’abolizione delle speculazioni private con sequestro dei capitali conseguiti. Sempre a Monaco il l7 marzo del 1918, l’ex fabbro, impiegato delle ferrovie Anton Drexler e l’ingegnere ferroviario Michael Lotter, assieme ad una decina di colleghi, fondarono il “Comitato Libero dei Lavoratori per una Buona Pace”, affiliato del comitato omonimo di Brema costituito due anni prima. 

Il 2 ottobre successivo alcuni iscritti alla Thule-Gesellschaft, tra cui il giornalista sportivo Karl Harrer, formarono, su invito dei dirigenti di quest’ultima, il “Circolo di Lavoro Politico”, in comunione d'intenti con il Comitato di Drexler e la Lega di Feder.

Il 5 gennaio del 1919, nella birreria Fuerstenfelder di Monaco, su imitazione dei lavoratori tedeschi in Boemia, il Comitato Libero si trasformò nel “Deutsche Arbeiterpartei” (DAP), formazione politica nazionalista, socialista e aclassista. Quattro giorni dopo, all’Hotel Vier Jahreszeiten, il Circolo di Lavoro Politico si fuse nel DAP, facendone salire gli iscritti a circa cinquanta persone: la fusione dette vita all’organizzazione affiliata “Nationalsozialisticher Deutscher Arbeiterverein”, con Harrer Presidente Nazionale. Drexler fu invece nominato primo segretario del DAP, mentre Lotter e Feder saranno tra i primi membri del direttorio assieme al dottor Oskar Korner, vicesegretario, ed al poeta Dietrich Eckart. Successivamente faranno parte del comitato direttivo il capitano dell’esercito Erich Roehm e l’architetto baltico d'origine tedesca Alfred Rosemberg.  

   

 

 

Il 24 febbraio del 1920, nella birreria Hofbrauhaus di Monaco, si proclamò pubblicamente il “Manifesto del Partito - Programma dei 25 Punti”, sunto degli intendimenti comuni, impostato da Drexler, da Feder e dal “Bildungsoffizier” (Ufficiale Fiduciario) Adolphus Wolf, iscritto da pochi mesi ma già membro dell’esecutivo come responsabile della propaganda. Wolf, simpatizzante di Schoenerer, aveva avuto in passato anche contatti con i deputati Stein e Karl Wolf.

Il 2 marzo 1920, a seguito del successo del 24 febbraio, il DAP mutò il proprio nome in “Nationalsozialistische Deutsche Arbeitpartei” (NSDAP), divenendo la formazione politica con il più alto numero d'iscrizioni volontarie d’Europa, con proseliti ed organizzazioni affiliate in ogni nazione del vecchio continente.   

Il 29 luglio 1921, nell’assemblea plenaria svoltasi al circo Krone di Monaco, fu accolta a grande maggioranza la mozione presentata dall’oratore Hermann Esser: Wolf fu nominato “la nostra Guida”, il capo indiscusso della NSDAP.

 

L’otto novembre 1923, a Monaco, infiammò una rivolta popolare in opposizione alle decisioni del governo centrale tedesco, incapace di opporsi ai soprusi delle potenze straniere nonché agli atti di continua vessazione a danno della popolazione, operati da speculatori interni sorretti da potenti gruppi della finanza internazionale.

Il comitato insurrezionale, la “Kampfbund” (Lega di Battaglia), cui aderiva la NSDAP ed alcune associazioni combattentistiche, aveva l’appoggio dei commissari governativi della Baviera, da loro manifestato in pubblica assemblea nel salone della birreria Buergerbraukeller; altra illustre presenza tra i rivoltosi era il generale Ludendorff.      

Se nonché il giorno successivo, a seguito del possibile intervento armato dell’autorità centrale, i governanti locali si defilarono, lasciando tutti sgomenti nel momento più delicato: oramai non era più possibile fermare la sommossa. 

Nella manifestazione di quello stesso giorno, l’attore baltico d'origine tedesca Max Erwin von Scheubner-Ricter, uno dei principali ideologi, cadde, fulminato a morte da una fucilata proveniente dalla folla e non dallo schieramento di polizia come si era inizialmente creduto; risultò che alcuni sicari, al soldo dei potentati contro i quali ci si stava opponendo, istigarono l’incidente che dette inizio alla sparatoria e alla carneficina. In seguito, parecchi esponenti della NSDAP furono ingiustamente condannati da un tribunale speciale che, per colmo d’ironia, fu fatto istituire dagli stessi commissari promotori dell’insurrezione, al fine da allontanare i sospetti ed evitare ritorsioni per aver tenuto un equivoco comportamento. La sentenza interruppe l’attività della NSDAP per due anni, ma gli ideali ed i valori restarono saldi.  

Von Scheubner-Ricter, ucciso assieme a 17 militanti, divenne il primo Eroe Martire della rivoluzione nazionalsocialista.

 

Queste sono le nostre origini.

 

 

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Trascorso un secolo dal “Giuramento d'Eger”, per volontà espressa in pubblico testamento, sul finire del 1999, si è formato un “Comitato di Lavoro Politico”, nel tentativo di far risorgere, aggiornata ed universale, l’Idea istintiva espressa dai fondatori dei primi movimenti nazionalsocialisti dei lavoratori, con la speranza che il suo germoglio rifiorisca nei cuori delle masse e generi nuovamente, solo sull’esempio delle cose buone intraprese dagli Eroi del passato, il modello di Nazione atteso dai Popoli Europei dall’alba della civiltà.

Al termine dei lavori durati due anni, il Comitato di Lavoro Politico è confluito nell’associazione NSAB-MLNS.   

 

NSAB-MLNS, Nationalsozialistische Arbeiter Bewegung - Movimento Nazionalsocialista dei Lavoratori: fondato il cinque gennaio 2002.  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

……la regola fondamentale della democrazia recita: “Tutto il potere deriva dal Popolo”. La costituzione stabilisce il modo con cui un concetto, un’idea, e quindi un’organizzazione, debbano conquistare dal Popolo la legittimazione per la realizzazione dei propri obiettivi. Ma in ultima istanza è il Popolo stesso che determina la propria costituzione…. 

 

…Quando una costituzione si dimostra incompatibile alla sua esistenza, non è la Nazione a morire, ma la costituzione ad essere cambiata.

A.  Wolf

 

 

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