Fonte: canada.com

Data: 15.11.02

L’ossario usato due volte, dicono i curatori.

Royal Ontario Museum scopre i segni di un secondo parente di Gesù.

Toronto - La cassa sepolcrale danneggiata che si ritiene abbia contenuto le ossa di Giuseppe, fratello di Gesù, probabilmente aveva contenuto in precedenza le ossa di un altro parente, secondo quanto scoperto da un curatore del Royal Ontario Museum (ROM).

Nel condurre le riparazioni dell’ossario di calcare, che era stato danneggiato nel corso del trasferimento dall’Israele a Toronto, il Dr.Ed Keall ha notato tracce che egli ritiene indichino che la cassa sia stata seppellita per circa un secolo in una grotta, prima di essere svuotata delle sue ossa originarie e ri-dedicata a Giacomo.

Egli riferisce che si conosce troppo poco dell’albero genealogico di Giacomo per riuscire a comprendere quali dei resti possano essere stati sostituiti.

“Credo che l’iscrizione sia autentica e che fu incisa su una cassa più vecchia” ha affermato il Dr. Keall.

Egli ritiene che l’ossario sia stato realizzato circa 50 o 100 anni prima che le parole che fanno riferimento a Giacomo siano state incise. Dal momento che il seppellimento era un affare familiare, le ossa di Giacomo avrebbero potuto probabilmente essere seppellite, in tempi successivi nell’ossario già usato da un parente, anch’egli, in modo sconosciuto, familiare di Gesù.

Il disegno inciso trovato dal Dr. Keall mostra due stelle a sei punte circondate da cerchi, della taglia approssimativa di un compact disc.

Queste figure si trovano sul lato opposto dell’iscrizione in aramaico che dice: “Giacomo figlio di Giuseppe fratello di Gesù”.

I disegni, che non sono menzionati nell’articolo del Biblical Archaeology Review che annunciava la scoperta lo scorso mese, sono alquanto comuni negli ossari del primo secolo, a Gerusalemme.

Erano stati incisi nella roccia dopo essere stati dipinti sottili tratti di rosso ocra, alcuni dei quali ancora visibili sulla pietra marrone chiaro.

Il Dr.Keall nota che i disegni sembrano mostrare una maggiore erosione rispetto alle iscrizioni, suggerendo che la dedicazione a Giacomo sia stata incisa su una “cassa di seconda mano”, già per un certo periodo seppellita nella grotta calcarea, ha dichiarato.

Era una pratica comune a quel tempo per una famiglia seppellire un corpo, attendere fino a che fosse ridotto allo scheletro, e quindi raccogliere le ossa in un ossario inciso, letteralmente una “scatola d’ossa” in latino. Si ritiene che gli ossari venissero talvolta riciclati.

La teoria del Dr. Keall che l’ossario di Giacomo sia di seconda mano è sostenuta dalla scoperta di radici di albero fossilizzate e polveri batteriche individuate in un’antica fessura della cassa, una di quelle che si sono ampliate nel corso del trasferimento a Toronto.

Questa materia organica potrebbe avere accelerato la disintegrazione di qualsiasi osso si trovasse originariamente nella cassa e le pianticelle cresciute all’interno dell’ossario potrebbero avere portato i familiari a riaprirla ed usarla prima del tempo.

Dan Rahimi, amministratore e direttore del ROM, lamenta il fatto che la grotta nella quale l’ossario è stato trovato non sia stata scavata da archeologi professionisti, né la sua esatta locazione mai rivelata.

“Se questa era la grotta sepolcrale di Giuseppe [padre di Gesù], chi altri potrebbe essere seppellito lì?” chiede Rahimi.

L’annuncio del buon esito delle procedure di riparazione della cassa, ha comunque accresciuto la convinzione, tra gli operatori del ROM, che non si tratti di una contraffazione, e che le iscrizioni si riferiscano effettivamente al fratello di Gesù.

Egli ha aggiunto che il collegamento a Gesù di Nazareth non è ancora scientificamente provato, ma basato sulla possibilità statistica del numero dei Gesù, Giacomo e Giuseppe che si sapeva essere in relazione di parentela a quel tempo.

 

L’ossario è attualmente in esposizione al Royal Ontario Museum fino al 29 dicembre.

 

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