Fonte: BBC News World Edition

Data: 03.11.02

Danneggiata la prova dell’esistenza di Gesù.

La cassa di pietra risalente a 2000 anni or sono, ritenuta essere da alcuni esperti la prima prova dell’esistenza di Gesù Cristo esterna alla Bibbia, è stata danneggiata nel corso del viaggio che l’avrebbe condotta alla sua prima esposizione pubblica.

La piccola cassa di calcare, definita comunemente ossario, si crede abbia contenuto le ossa di Giacomo, il fratello di Gesù.

Essa è iscritta in aramaico con le parole “Giacomo, Figlio di Giuseppe, Fratello di Gesù” ed è stata datata al 63 circa dopo Cristo.

Gli ufficiali di Toronto del Royal Ontario Museum hanno riferito di aver scoperto nuove crepe sull’antica cassa sepolcrale quando è stata estratta dal suo imballo al termine del viaggio da Tel Aviv, via New York.

Dan Rahimi, direttore dell’amministrazione del Museo, ha dichiarato: “In viaggio si debbono essere verificati ulteriori impatti sull’oggetto, o qualche altro genere di danno…

“Non possiamo averne ancora certezza, ma le crepe preesistenti sembrano essere aumentate e sembrano esserne comparse di nuove.”

Egli ha dichiarato che la cassa –che misura circa 50 cm in lunghezza ed è stata valutata per circa 2 milioni di dollari – è ancora intatta, ma che esistono vive preoccupazioni che le nuove spaccature possano renderla fragile.

Una di queste incrinature –che potrebbe essere restaurata- corre attraverso l’iscrizione che è una parte chiave dell’ossario essendo considerata la prova tangibile dell’esistenza di Gesù.

Se l’ossario verrà provato autentico, infatti, si potrebbe trattare della scoperta più importante nella storia dell’archeologia del Nuovo Testamento. 

                                                                        

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